Continua la discussione tra il Pd di Carpineti e l'amministrazione comunale, di seguito la risposta del Pd.
"Le parole del Sindaco di Carpineti ci lasciano molto perplessi. La gestione politico-amministrativa di questi ultimi 10 anni ricade infatti integralmente sotto la sua responsabilità. In questi anni il paese si è impoverito: bar e negozi hanno chiuso. Il commercio è sostanzialmente sparito. In consiglio comunale Borghi ha sostenuto che i nostri negozi non abbiano più appeal e che le ragioni di questa crisi dipendano dal commercio elettronico. Affermazioni a nostro avviso spericolate visto che è difficile sostituire un panificio, una macelleria o un bar con un sito di e-commerce.
È vero, fortunatamente alcuni privati hanno fatto investimenti in paese e sono state aperte una nuova fabbrica e un supermercato. Tuttavia, è altrettanto vero che altri imprenditori hanno spostato la produzione, quando non hanno dovuto chiudere i battenti. Nel frattempo vediamo crescere le difficoltà fra la nostra gente. Ce lo dicono i numeri perché siamo passati da 35 famiglie che richiedevano sussidi al comune nel 2019 alle 73 che li hanno richiesti nel 2022. Ce lo dicono i carrelli della spesa che vediamo nei supermercati, e soprattutto le tante discussioni con i cittadini di Carpineti.
In questo scenario servirebbero politiche molto diverse da quelle che il comune sta mettendo in campo. Il caro-energia, le difficoltà economiche richiederebbero politiche che favoriscano lo sviluppo del paese e una diversa attenzione verso le fasce di reddito più deboli. Borghi purtroppo non ha capito questo e non riesce più a vedere i problemi della comunità.
L'unica preoccupazione del Sindaco è quella di allontanare da sé la responsabilità dei suoi fallimenti, come nel caso di ASP, in cui superando ogni pudore Borghi prova a sostenere che il PD di Carpineti gli abbia impedito di prendere decisioni sulla gestione del Don Cavalletti. Peccato che il Sindaco in questi 10 anni fosse lui, che detenesse oltre l'80% delle quote societarie e potesse decidere tutto quello che voleva."
Premesso che la Regione Emilia Romagna ha un governo di centro sinistra e che a questa spettano gli indirizzi principali di programmazione economica a sostegno della popolazione, se non è mera strumentalizzazione politica quella del PD di Carpineti quest’ultimo ci deve illustrare che azioni ha intrapreso la sua minoranza sui tavoli consigliari del Comune suddetto per contenere il PRESUNTO impoverimento delle famiglie e delle attività commerciali.
I lettori devono sapere che il testo unico degli enti locali dlgs 267/2000 riconosce alle minoranze consigliari oltre l’azione ispettiva riassunta in interrogazioni ed interpellanze, quella PROPOSITIVA con MOZIONI ED EMENDAMENTI al BILANCIO.
Maria Cristina Bettini