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Coinvolte Baiso e Viano

Riorganizzazione automediche: preoccupazione in Appennino

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Foto di repertorio

Forte preoccupazione tra cittadini e operatori di ambulanze e automediche per l’imminente riorganizzazione del servizio, con voci di taglio del numero di automediche in provincia. Lo Snami (il sindacato nazionale autonomo dei medici italiani) ha lanciato l’allarme per "le innumerevoli segnalazioni sull’imminente accorpamento delle automediche di Guastalla-Correggio e Montecchio-Scandiano". Il taglio di due automediche sarebbe il frutto di un intervento di riorganizzazione regionale dell’emergenza urgenza, del quale nei prossimi giorni è attesa una comunicazione ufficiale da parte dell’Ausl di Reggio.

La notizia dell'accorpamento delle automediche nella provincia di Reggio Emilia ha suscitato grande preoccupazione tra i cittadini e gli operatori del settore. Secondo quanto segnalato dal sindacato Snami, l'accorpamento delle automediche di Guastalla-Correggio e Montecchio-Scandiano potrebbe comportare il taglio di due mezzi, con possibili conseguenze negative sull'efficienza e la tempestività dell'intervento in caso di emergenze.

La proposta di spostare le automediche a Puianello, su un asse stradale importante ma distante dalle zone più remote del territorio interessato, ha sollevato diverse critiche da parte dei sindaci e delle comunità locali. I sindaci di Scandiano, Rubiera e Casalgrande si sono dichiarati fortemente contrari alla riorganizzazione del servizio e hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze sulla qualità dell'assistenza sanitaria nella regione.

Anche il sindaco di Viano si è opposto all'ipotesi di accorpamento delle automediche di Montecchio-Scandiano e ha sottolineato la necessità di mantenere un servizio adeguato per la sua comunità, considerando la vastità e l'articolazione del territorio.

Le opposizioni politiche hanno preso posizione contro la proposta di accorpamento, sottolineando i possibili rischi per la vita dei cittadini in caso di interventi urgenti come ictus, infarti e traumi gravi. I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno criticato l'assessore Donini e la Regione per la riforma in corso e hanno chiesto chiarimenti sulla possibile riduzione o accorpamento dei servizi di automedica.

Anche i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato la loro forte preoccupazione e contrarietà a qualsiasi forma di riduzione dell'offerta di servizi di emergenza. Le tre sigle sindacali hanno richiesto un incontro con la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria per discutere del Piano di riorganizzazione dell'Emergenza-Urgenza Regionale e ottenere maggiori informazioni sulle motivazioni e le risorse economiche e di personale previste per la riorganizzazione delle automediche.

Nel frattempo, il consigliere di Fratelli d'Italia, Luca Cuoghi, ha presentato un'interrogazione in Regione per ottenere chiarimenti sulle ragioni che hanno portato alla revisione del sistema delle automediche nei comuni di Montecchio e Scandiano. Il circolo territoriale di Fratelli d'Italia ha anche avviato una raccolta firme contro la decisione dell'Ausl di accorpare il servizio di automedica.

L'interrogazione di Cuoghi mira anche a conoscere le indicazioni fornite al Comitato Tecnico Scientifico di Reggio Emilia per la definizione del progetto di riorganizzazione delle automediche e le risorse finanziarie e di personale destinate a tale scopo.

L'attesa è ora per la comunicazione ufficiale da parte dell'Ausl di Reggio Emilia, che fornirà maggiori dettagli sulla riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza e sulle eventuali misure adottate per affrontare le preoccupazioni sollevate dai cittadini, dagli operatori del settore e dalle istituzioni locali.