In seguito alla vicenda del bimbo nato morto la procura di Reggio ha preso immediatamente in mano il caso, iniziando ad effettuare approfonditi accertamenti. Le cartelle cliniche sono state acquisite e gli inquirenti stanno attualmente raccogliendo tutti gli elementi necessari per comprendere appieno le circostanze di questa drammatica tragedia.
La tragedia ha suscitato un forte dibattito sulla sicurezza delle gravidanze e sulla chiusura dei punti nascita nell'Appennino. Questo evento doloroso ha riacceso le polemiche sulle misure adottate nel 2017, quando alcuni punti nascita sono stati chiusi a seguito di una direttiva ministeriale che imponeva requisiti minimi per garantire parti in sicurezza. I critici sostengono che questa decisione abbia creato difficoltà e lunghe distanze da percorrere per le future mamme, con potenziali conseguenze negative per la salute delle partorienti e dei neonati.