Come ogni anno torna a fine maggio la “Settimana mondiale della tiroide”, evento dedicato alle patologie tiroidee: dai sintomi alla guarigione, dallo screening neonatale alla diagnosi e terapia.
la Settimana della Tiroide è patrocinata dall’Iss, Istituto Superiore di Sanità, e promossa dalle associazioni dei pazienti e dalle principali società scientifiche mediche e chirurgiche, che quest’anno hanno elaborato un documento chiarificatore per rispondere alle domande più frequenti sulla tiroide e le sue patologie: “Tiroide: genetica, familiarità, e cronicità”.
Come spiega il Direttore della Struttura Complessa di Endocrinologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, Andrea Frasoldati “I dati epidemiologici dicono che nella nostra provincia sono oltre 10.000 le persone che soffrono cronicamente di ipotiroidismo e oltre 3.000 quelle che in una fase della loro vita manifestano forme di ipertiroidismo. Sono malattie curabili, ma possono richiedere una sorveglianza di lungo periodo. La patologia nodulare della tiroide, ad esempio, è molto diffusa: noduli benigni possono essere presenti in una persona su due ma solo una minima percentuale richiederà un trattamento specifico. Ogni anno sono circa 150 i casi di neoplasia tiroidea diagnosticati nei nostri ambulatori e avviati all’intervento chirurgico”.
Negli ospedali dell’AUSL di Reggio Emilia una rete multidisciplinare di specialisti dedica gran parte della propria attività alla diagnosi e al trattamento delle malattie tiroidee e garantisce una presa in carico completa sotto il profilo assistenziale.
AIBAT – Associazione Italiana Basedowiani e Tiroidei - che collabora attivamente con i reparti di Endocrinologia, di Medicina Nucleare e di Otorinolaringoiatria dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, propone un calendario di iniziative che abbracciano un periodo di diversi mesi, a iniziare da un punto informativo previsto per il 23 maggio davanti al Santa Maria Nuova.
Per informazioni: https://www.aibat.it/contatti