Accordo di collaborazione tra le province di Reggio Emilia e Modena per migliorare la viabilità nel distretto ceramico. Ieri, 8 maggio, nella Sala consiliare del Comune di Castellarano è stato firmato l’accordo di collaborazione tra le Province di Reggio Emilia e Modena, i Comuni di Baiso, Casalgrande, Castellarano, Scandiano, Fiorano Modenese, Formigine e Sassuolo, il presidente di Confindustria ceramica, Giovanni Savorani, e Regione Emilia-Romagna per individuare la migliore localizzazione di un nuovo ponte sul Secchia e potenziare la viabilità esistente nel distretto ceramico reggiano-modenese, dove transitano oltre 30.000 veicoli al giorno.
L’obiettivo dell’accordo firmato oggi è di avviare l’iter per la realizzazione di un terzo ponte sul Secchia e potenziare la viabilità esistente a partire dal raddoppio delle corsie della Pedemontana nel versante modenese. Si tratta di una delle principali criticità della viabilità a cavallo tra le province di Reggio Emilia e Modena, che ogni giorno, principalmente a causa della strozzatura di Sassuolo, provoca intenso traffico nel distretto ceramico nei momenti di punta.
“Sono obiettivi ambiziosi, che necessiteranno di tempo e di un lavoro serio e costante, ma pensiamo che l’intesa costruita su questo tema tra tutte le istituzioni del distretto ceramico non possa rimanere inascoltata anche dalle istituzioni sovraordinate, affinché insieme si possa finalmente dare risposta alle esigenze di questo territorio: migliorando la qualità di vita dei cittadini, degli spostamenti casa-lavoro, degli studenti e garantendo prospettiva futura alle aziende del polo produttivo ceramico”, hanno dichiarato i presidenti delle due Province, Giorgio Zanni e Fabio Braglia.
“Lo studio sarà finanziato da Confindustria Ceramica, che ringraziamo per il concreto apporto a sostegno di questo percorso, e consisterà nell’acquisizione di tutti i dati necessari a fornire una valutazione complessiva dei flussi di traffico interprovinciali e a simulare ipotesi alternative di collegamento, tra nuove infrastrutture e potenziamento di quelle esistenti, con una prima stima dei costi”, concludono i presidenti delle due Province.
Le ipotesi inizialmente emerse nei primi mesi di confronto erano tre. Una – quella più a nord, tra Magreta e Salvaterra – è stata scartata a marzo perché ritenuta non risolutiva dei problemi dei flussi provenienti soprattutto dalla montagna reggiana e modenese. Oltre ai potenziamenti sulla Pedemontana, i possibili tracciati che lo studio preliminare valuterà per la collocazione del nuovo terzo ponte saranno dunque due, entrambe a cavallo tra i comuni di Sassuolo, Castellarano e Casalgrande.