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Il mistero di Emily Bronte

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Emily Bronte in un ritratto del fratello.

Nel film televisivo della BBC To Walk Invisible, Camminare senza essere visti, del 2016 Emily Bronte  (1818-1848) afferma: “Quando un uomo scrive qualcosa è quello che scrive ad essere giudicato, quando una donna scrive qualcosa è lei ad essere giudicata”. Per questo motivo Emily insistette sempre a restare anonima in ciò che scriveva, facendo pubblicare i suoi lavori con uno pseudonimo maschile. Sua sorella maggiore Charlotte era più ambiziosa: fu lei, infatti, a convincere le sorelle a cercare un editore che pubblicasse le loro poesie e, in seguito, i loro romanzi. La pubblicazione non era, però, solo la realizzazione di un sogno, ma anche una necessità. Il padre di Charlotte, Emily ed Anne, Patrick, era curato di Haworth nello Yorkshire occidentale. Le sorelle sapevano che alla morte del genitore sarebbero state dipendenti in tutto dal fratello Branwell poiché l’eredità, al tempo, seguiva solo la linea maschile. Purtroppo questa evenienza era tutt’altro che rassicurante: Branwell aveva fallito come pittore, come scrittore e si era pure fatto cacciare dalla posizione di tutore per aver avuto una relazione con la padrona di casa. A tutto questo si aggiungeva una forte dipendenza dall’alcol. Guadagnare dal loro amore per la lettura e la scrittura sarebbe stato, per le Bronte, un bel risultato.  

Le sorelle ed il fratello avevano iniziato a scrivere molto presto: ispirati dai soldatini giocattolo di Branwell inventarono mondi fantastici dove ambientarono le loro storie di eroi, miti e leggende, testi che sono purtroppo andati quasi completamente perduti. Per Emily, inoltre, motivo di ispirazione era il paesaggio della brughiera dello Yorkshire con l’orizzonte quasi infinito immerso nel vento incessante:

 

High waving heather (1836)                                       

Alta Erica Ondeggiante  

 

High waving heather 'neath stormy blasts bending,    

L’erica che ondeggia alta piegandosi sotto i colpi della tempesta,

Midnight and moonlight and bright shining stars;        

Mezzanotte e luce della luna e luminose stelle splendenti;

Darkness and glory rejoicingly blending,                     

Oscurità e splendore che si fondono con gioia,      

Each rising to heaven and heaven descending;          

Ognuna levandosi al cielo mentre il cielo discende;

Man's spirit away from the drear dungeon sending,    

Allontanando lo spirito dell’uomo dalla squallida prigione

Bursting the fetters and breaking the bars.                 

Spezzando le catene e aprendo le sbarre.

All down the mountain-sides wild forests lending       

Ai fianchi delle montagne le foreste selvagge danno

The mighty voice to the life-giving wind;                     

Voce possente al vento vivifico

Rivers their banks in the jubilee bending,                   

I fiumi piegano le loro rive nel giubilo

Fast through the valleys a reckless course wending, 

Muovendo un percorso temerario veloci tra le valli.

Wilder and deeper their waters extending,              

Le loro acque si allargano più profonde e selvagge

Leaving a desolate desert behind.                           

Lasciandosi dietro un deserto desolato

Shining and lowering, and swelling and dying,       

Risplendendo e scendendo, rigonfiandosi e morendo, 

Changing for ever from midnight to noon;              

Cambiando per sempre da mezzanotte a mezzogiorno;

Roaring like thunder, like soft music sighing,         

Ruggendo come tuono, come dolce  musica sussurrando,

Shadows on shadows advancing and flying;        

Ombre su ombre che avanzano e volano;

Lightning-bright flashes the deep gloom defying, 

Luminosi bagliori di lampo che sfidano,

Coming as swiftly and fading as soon.                 

Arrivando velocemente e ugualmente sbiadendo.

(....)                                                                      

Scena dal film 'Emily' del 2022

Sembra di vedere l’equivalente in versi di un quadro di Turner: questa natura è possente, mutevole, vitale, indomabile e non necessariamente benevola, anche se in grado di liberare lo spirito umano. E’ anche la stessa natura che ritroviamo nell’unico romanzo di Emily, Wuthering Heights, Cime Tempestose. Viene la tentazione di pensare che Emily stessa possa essere identificata in questa natura. Ma è difficile sapere come la donna fosse realmente: quello che conosciamo di lei viene soprattutto da Charlotte che, dopo la pubblicazione di Wuthering Heights nel 1847 e certe reazioni scandalizzate alla storia di passione ossessiva del romanzo, cercò di dipingere la sorella come un genio ingenuo che non si rendeva ben conto di cosa aveva scritto. Ma Emily era invece una donna istruita, anche se non proprio nel modo tradizionale, che leggeva libri e riviste e si teneva aggiornata, come è evidente dall'abbondanza di pubblicazioni che arricchiva la canonica di Haworth. Certo non amava allontanarsi da casa e lo fece in poche occasioni. Una di queste fu per recarsi in Belgio con Charlotte e studiare alla scuola di Costantin Héger per poi iniziare una scuola che le sorelle avrebbero diretto. La scuola non si materializzò mai, ma il periodo a Bruxelles fu importante per Charlotte, che lo avrebbe usato come ispirazione, e per Emily che si rafforzò nella convinzione che il suo posto era ad Haworth. Un po’ come i protagonisti di Wuthering Heights, Catherine e Heathcliff, sanno che il loro posto è, appunto, Wuthering Heights, la casa nella brughiera che fa da sfondo alla storia tragica di due famiglie i cui componenti riescono a distruggersi uno dopo l’altro. Una sorta di legame ossessivo come quello che unisce i due protagonisti, e che fa di Heathcliff, dopo la morte di Catherine, un uomo crudele alla ricerca di vendetta, ben lontano dall’eroe romantico tradizionale e più vicino all’eroe di Lord Byron, affascinante ma egoista e certo non votato al bene,  si trova anche nei seguenti versi: 

 

from Silent is the House   (1845)                       

da La Casa è Silenziosa 

Come, the wind may never again                                 

Vieni, il vento potrebbe non più

Blow as now it blows for us;                                          

Soffiare come soffia ora per noi

And the stars may never again shine as now they shine;  

E le stelle potrebbero non brillare mai più come brillano ora;

Long before October returns,                                       

Molto prima che Ottobre ritorni

Seas of blood will have parted us;                               

Mari di sangue ci avranno diviso;

And you must crush the love in your heart, and I the love in mine!  

E tu devi schiacciare l’amore nel tuo cuore, ed io l’amore nel mio!

la canonica di Haworth

Questi versi sembrano davvero rispecchiare l’ossessione che assorbe la vita di Heathcliff una volta resosi conto che non potrà avere Catherine, ma anche la donna è consumata da questo legame: una volta lontana da Heathcliff morirà. La storia dei due personaggi è quella di due bambini abusati che diventano a loro volta, specialmente l’uomo, violenti una volta adulti. La loro vita diventa impregnata di disperazione: come poteva Emily Bronte, la figlia di un curato che passò quasi l’intera vita in una canonica, conoscere la disperazione di un legame ossessivo?  Difficile rispondere, se non che i dolori che la vita le aveva comunques presentato, sua madre morì di cancro quando aveva tre anni, le sorelle Maria ed Elizabeth di tubercolosi e tifo quando ne aveva sei, e la zia che l’aveva allevata quando ne aveva ventiquattro, avevano certo lasciato un segno. I versi che seguono sono allo stesso tempo dolci e malinconici:

I know not how it falls on me                     

Non Capisco Cosa mi Succede (pubblicato nel 1910)

I know not how it falls on me,                            

Non so cosa mi succede,

This summer evening, hushed and lone;          

Questa sera d’estate, silenziosa e solitaria;

Yet the faint wind comes soothingly                 

Tuttavia il vento leggero viene a dar sollievo

With something of an olden tone.                     

Con qualcosa come un vecchio motivo.

 

Forgive me if I’ve shunned so long                 

Perdonatemi se ho evitato così a lungo

Your gentle greeting, earth and air!                 

Il vostro gentile saluto, terra e aria!

But sorrow withers even the strong,                

Ma il dolore prosciuga anche i forti,

And who can fight against despair?                

E chi può combattere contro la disperazione?

La natura può dare sollievo, ma la disperazione può distruggere. Emily è in grado di vedere tutta la varietà della natura, riesce a riconoscere tutti i suoi aspetti e ad accettarli: non è solo la bella stagione che porta sollievo, come ci dice in questi versi:

Fall, leaves, fall (pubblicato nel 1921)          

Cadete, Foglie, Cadete

Fall, leaves, fall; die, flowers, away;            

Cadete, foglie, cadete, fiori, andatevene;

Lengthen night and shorten day;                 

Allungati notte e accorciati giorno

Every leaf speaks bliss to me                      

Ogni foglia mi parla di felicità

Fluttering from the autumn tree.                  

Svolazzando dall’albero d’autunno

I shall smile when wreaths of snow             

Sorriderò quando ghirlande di neve

Blossom where the rose should grow;   

Sbocceranno dove la rosa dovrebbe crescere;

I shall sing when night’s decay               

Canterò quando il marcire della notte

Ushers in a drearier day.                       

Accoglierà il triste giorno.

Anche i momenti di decadenza, di morte, di gelo porteranno gioia: Bronte vede e accetta tutti gli aspetti della natura allo stesso modo in cui è in grado di distinguere le diverse sfaccettature degli esseri umani, la loro complessità, l’impossibilità di dividerli in buoni e cattivi in Wuthering Heights

Nel 1845 Charlotte scoprì i suoi quaderni di poesie. Emily era furiosa ma, alla fine, si fece convincere a pubblicarle, insieme a quelle delle sorelle, con, come si è detto, la condizione di usare pseudonimi maschili. Il libro, purtroppo, vendette solo due copie (il che convinse le tre donne a scrivere romanzi poiché si resero conto che, allora come oggi, la poesia non vende bene) nonostante le buone recensioni. Specialmente una poesia di Emily trovò il favore dei critici, la seguente:

The Old Stoic  (1846)                                               

Il Vecchio Stoico  

Riches I hold in light esteem,                              

Non stimo le ricchezze,

   And Love I laugh to scorn;                                    

   E rido sprezzante dell’amore;

And lust of fame was but a dream,                     

E il desiderio di fama era solo un sogno,

   That vanished with the morn:                               

    Che è svanito all’arrivo del mattino:

 

And if I pray, the only prayer                               

E se prego, l’unica preghiera

   That moves my lips for me                                 

   Che muove le mie labbra per me

Is, "Leave the heart that now I bear,                   

E’, “Lascia il cuore che ora porto,

   And give me liberty!"                                          

   E dammi la libertà!”

 

Yes, as my swift days near their goal:                

Sì, mentre i miei giorni veloci si avvicinano al loro fine:

   ’Tis all that I implore;                                            

   E’ tutto ciò che imploro;

In life and death a chainless soul,                     

 In vita e morte un’anima senza catene

   With courage to endure.                                      

   Con il coraggio di resistere.

Emily resta misteriosa, difficile da definire come persona (tanto che Héger, il docente belga, disse di lei che avrebbe dovuto essere un uomo), timida e testarda, fuori dal mondo eppure così abile a capire gli esseri umani, ma, evidentemente, i più grandi valori per lei erano la libertà, il coraggio, la forza di resistere alle avversità. 

Branwell Bronte, il fratello, morì nel Settembre del 1848. Al funerale Emily si prese una brutta infreddatura. Le sue condizioni peggiorarono, ma rifiutò di chiamare un medico:

Top Withens, Haworth - forse l'ispirazione per 'Wuthering Heights'

Charlotte ed Anne poterono solo guardarla spegnersi e pregare. Il 19 Dicembre Emily, infine, disse che era pronta a vedere il dottore. Ma era troppo tardi: si spense quel giorno di tubercolosi, a trent’anni. L’uomo che preparò la bara disse di non averne mai fatta una così piccola per un adulto. Ma quel piccolo corpo ci ha lasciato versi e parole che volano ampie e profonde come il vento tra gli spazi senza fine e l’erica della brughiera.

 

3 COMMENTS

  1. E la scuola non confina forse ancora le sorelle Bronte nella loro brughiera? E non chiude ancora in una stanza tutta per lei Virginia Woolf che deve inesorabilmente lasciare il campo per l’ingombrante Joyce? E che fine fa George Eliot? E la sublime Jane Austen? Ancora la voce delle donne rimane sotto la cenere sebbene in cattedra siano per lo più esponenti del gentil sesso…

    Chiara

    • Firma - Chiara
    • Concordo con te, Chiara. Ecco perché nei programmi delle mie classi quinte liceo (ed anche terze e quarte) cerco di mettere più scrittrici di scrittori: Aphra Behn, Jane Austen, Mary Shelley, Emily Dickinson, Christina Rossetti, George Eliot, Emily Bronte e le sue sorelle, Vera Brittain, Maya Angelou, Nadine Gordimer, Angela Carter, Sylvia Plath, Zora Neal Hurston, Toni Morrison, Margaret Atwood. E potrei continuare…

      Lucy Simonato

      • Firma - Lucy Simonato