Durante i lavori di pulizia e consolidamento di un tratto di muro a secco, in un terreno privato, è stata rinvenuta quella che si ritiene essere una palla d’artiglieria tardo rinascimentale.
La perfetta sfera di metallo ferroso, del diametro di 6 centimetri e del peso di 950 grammi (all’incirca tre libbre italiane) è con tutta probabilità la palla di un falconetto o di una piccola colubrina.
L’impiego di questi cannoni di piccolo calibro, solitamente tra i 5 e i 7 centimetri, fu molto diffuso, in Italia e in Europa, tra il 1400 e il 1700. Sparavano palle metalliche piene o camiciate, cioè con un nucleo di ferro rivestito di piombo, comprese tra 1 e 3 libbre.
L’area in cui è stato rinvenuto il manufatto è sita nei pressi del bivio che dalla strada comunale che da Vetto porta alle frazioni della Costa e del Casone, porta alla località Rossigneto.
Il luogo del ritrovamento, alla base di quello che era un imponente muro a secco, e l’assenza di deformazioni da impatto, fanno ritenere che la palla interrata da secoli, poiché’ abbandonata o forse andata persa, potesse far parte del munizionamento a corredo di un pezzo di artiglieria di una postazione difensiva forse a presidio di una delle vie di accesso al castello di Rebecco.