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Accolto il ricorso dell' imprenditore edile residente a Casina

Consiglio di Stato: rinviato il fascicolo di Francesco Falbo

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Francesco Falbo, 67 anni, imprenditore edile originario di Cutro e residente a Casina, si trova al centro di una vicenda giudiziaria connessa alla lotta alla criminalità organizzata. Nei mesi scorsi, infatti, era stato raggiunto da un’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura reggiana, contro la quale aveva presentato ricorso al Tar, ottenendo però una conferma della decisione. Successivamente, Falbo aveva fatto appello al Consiglio di Stato, che pochi giorni fa ha deciso di rinviare il fascicolo al Tar per valutare la richiesta di sospensiva del provvedimento.

La situazione di Falbo è legata anche a quella di Tommaso Manfreda, ex assessore ai Lavori pubblici di Casina, raggiunto da un diniego della Prefettura per l’iscrizione della sua azienda edile alla white list, anche per contatti con la famiglia Falbo di Casina. In dicembre, il sindaco Stefano Costi aveva definito l’iniziativa prefettizia verso Francesco Falbo come un “fulmine a ciel sereno”, affermando di conoscere la sua famiglia da sempre.

Le autorità hanno deciso di indagare sulle dinamiche interne al Comune di Casina, con l’ex prefetto Iolanda Rolli che, su delega del ministero dell’Interno, ha nominato una commissione di indagine nel municipio appenninico per verificare eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Inoltre, a carico di Falbo erano scattate diverse misure prefettizie, a causa della sua presunta parentela con i Grande Aracri e dei suoi presunti collegamenti con l’indagine ‘Aemilia’.

Nel ricorso difensivo presentato al Consiglio di Stato, Falbo ha sottolineato di non essere stato indagato nell’indagine ‘Aemilia’, a causa di un caso di omonimia con un altro Francesco Falbo, nato nel 1965 e coinvolto nell’operazione ‘Aemilia’ attraverso l’affare della lottizzazione di Sorbolo. Inoltre, è stato sollevato l’esito dell’udienza preliminare di ‘Billions’, in cui Falbo era stato imputato per frode fiscale come legale rappresentante della sua ditta, ma era stato poi prosciolto dal gup Andrea Rat.

Il Consiglio di Stato ha deciso di rinviare il fascicolo al Tar per verificare la questione dell’omonimia e per valutare se ci sono gli elementi per sospendere l’interdittiva, anche alla luce del proscioglimento di Falbo in ‘Billions’. Nel frattempo, le autorità continuano ad indagare sulle dinamiche interne al Comune di Casina e sui presunti tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata.