Al via il bando per l’assegnazione dei lavori dell’ex Mulino Boni: c’è tempo fino al 28 aprile alle ore 12.00 per le ditte che vogliono partecipare alla gara per l’affidamento dei lavori di “Restauro e rigenerazione urbana dell’ex Mulino Boni”, progetto che ha vinto il bando 2021 promosso dalla Regione Emilia-Romagna finalizzato a promuovere processi di rigenerazione urbana, ambientale e sociale attraverso il recupero di immobili pubblici.
“Si tratta di un importante intervento di riqualificazione dell’area est del nostro paese – ha dichiarato il sindaco Stefano Vescovi - che permetterà di completare il recupero del vecchio mulino di proprietà comunale dagli inizi degli anni 90, acquistato dall'allora Consiglio presieduto dal sindaco Zannoni. Oltre alla sala delle macine, che si trova al piano terra e che verrà adibita a sala espositiva, sarà realizzata un’ampia sala polivalente da circa 100 posti mentre la casa del mugnaio sarà destinata a spazi aggregativi, alla scuola di musica comunale e, al piano terra, a cucina che potrà essere utilizzata per laboratori gastronomici o per le manifestazioni in cui è previsto un punto ristoro. Infine nell’area verde esterna saranno realizzati una piccola arena per eventi estivi nonché vari spazi di aggregazione. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le associazioni del territorio che hanno partecipato al cammino intrapreso nel 2019 e che hanno avuto un ruolo fondamentale nell'ottenimento del finanziamento di 700.000€ erogato non tramite il Pnrr ma bensì dalla Regione Emilia-Romagna".
La stazione unica appaltante dell’ Unione Colline Matildiche ha avviato, su richiesta del Comune, una procedura di gara aperta per l’affidamento dei lavori che scadrà appunto il 28 aprile. Il bando di gara, pubblicato e disponibile sul sito dell’Unione Colline Matildiche, prevede che le offerte possano essere presentate unicamente sul sistema per gli acquisti telematici dell’Emilia-Romagna (Sater.) Per partecipare al bando, gli operatori economici dovranno inoltre effettuare sopralluogo in loco, previo appuntamento.
L’intervento è inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2021/2023, ha un costo stimato in 905mila euro, di cui 700mila verranno arriveranno dalla Regione, attraverso il bando, e 205mila saranno a carico del Comune, che furono accantonati 5 anni fa con il ricavato della vendita di azioni Iren, mai impegnati dalla passata amministrazione.
La volontà dell’amministrazione, largamente condivisa da parte di cittadini, gruppi, associazioni e cooperative del terzo settore, è recuperare l’edifico risalente ai primi del 1600 (il più antico edificio del territorio dopo la chiesa di San Martino) e riportarlo al centro della vita della comunità vezzanese, destinandolo a centro culturale, in cui ampliare la biblioteca, e trasformarlo in un luogo che possa svolgere molteplici funzioni.
Il mulino Boni si trova in posizione baricentrica rispetto alle piazze principali, la ss63, la collina, il letto del Crostolo, l’area sportiva e la ciclopedonale matildica percorsa dal cammino del Volto Santo che collega Mantova a Lucca.
Il progetto sarà sviluppato puntando su elementi “green”, con la realizzazione di un pozzo e l’uso di energie Il piano terra del Mulino, la sala delle macine, ospiterà un percorso espositivo capace di parlare della storia dell’edificio e del territorio; la casa del mugnaio avrà spazi per la ristorazione, rivolti sia alla cittadinanza che ai pellegrini in cammino (in particolare una cucina ed una sala per ristoro e/o laboratori di enogastronomia).
Il primo piano diventerà una sala lettura polivalente a servizio della collettività per vari eventi, sfruttando anche la capienza offerta dal soppalco esistente, raggiungibile in futuro grazie ad una nuova scala in legno e ad un nuovo elevatore anche dai diversamente abili.
Il primo piano della casa del mugnaio, così come il secondo, ospiterà invece spazi a disposizione per attività sociali e di associazionismo.
Un nuovo spazio aperto belvedere al secondo piano permetterà di godere della vista verso il parco e il lungo Crostolo. Dal punto di vista distributivo, le scelte progettuali potenziano le caratteristiche del contesto, caratterizzato dal forte dislivello di circa 3 ml tra viabilità stradale ad ovest e parco a est, offrendo la possibilità di accedere al complesso ex mulino Boni sia sul lato ovest direttamente al piano primo, sia sul lato est direttamente a piano terra. Tra i due corpi principali, quello del mulino e quello della casa, sarà inserito un elevatore che permetterà l’accesso ai disabili a tutti i livelli.