Il territorio dell'Appennino emiliano-romagnolo sarà presto premiato con fondi provenienti da diverse fonti di finanziamento, non solo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
In particolare, il sindaco di Castelnovo ne' Monti e delegato dell'Unione Appennino per i progetti delle Aree Interne, Enrico Bini, ha sottolineato che il territorio montano reggiano beneficerà di ulteriori fondi già definiti e stanziati, tra cui quelli provenienti dalla Strategia nazionale Aree Interne, la strategia regionale Stami e le Green Communities.
"È un momento positivo per il nostro territorio: abbiamo progetti consistenti che hanno trovato canali di finanziamento che ci consentiranno di realizzarli in tempi piuttosto rapidi. - commenta Bini - Tra i fondi del Pnrr sono stati assegnati, per citare alcuni esempi, 27,9 milioni a Castelnovo Monti, con progetti di rilievo quali il nuovo palasport, 6,2 milioni a Casina, 3,6 milioni a Carpineti, 9,4 milioni a Toano, 6,9 milioni a Ventasso, 5,8 milioni a Villa Minozzo. Ma ci sono altre azioni, come la Strategia nazionale Aree Interne, la strategia regionale Stami, le Green Communities che porteranno ulteriori 10 milioni di euro in montagna, su progetti per i quali oltre ai Comuni dell’Unione sono coinvolti anche i Comuni di Baiso, Viano e Canossa".
La Strategia nazionale Aree Interne ha già investito 29 milioni di euro sul territorio dell'Unione, su progetti riguardanti sanità, mobilità, agro-alimentare, turismo sostenibile e istruzione.
Prosegue Bini: "L’esperienza della Strategia nazionale delle Aree Interne in questi anni è stata fondamentale. Abbiamo ottenuto e già investito 29 milioni di euro sul territorio dell’Unione, su azioni le cui principali aree di interventi sono state sanità, mobilità, agro-alimentare, turismo sostenibile e istruzione. Tra i progetti realizzati ci sono stati la valorizzazione della filiera del Parmigiano Reggiano di Montagna che ha coinvolto una trentina di imprese agricole e 10 caseifici sociali; la fase di start up di imprese agroalimentari in collaborazione con il Gal Appennino Reggiano e Antico Frignano; percorsi di alternanza scuola lavoro con gli istituti tecnici; sulla mobilità è stato attivato il servizio 'Bismantino' per collegare i servizi del centro e la Pietra di Bismantova; sulla connettività a banda ultralarga sono state eseguite opere a Vetto, Carpineti, Toano, Ventasso, Villa Minozzo; sul turismo sostenibile progetti di fruizione dei parchi della Riserva di Biosfera Unesco, attraverso interventi di qualificazione delle località turistiche esistenti per l’accoglienza dei visitatori, la fruizione del patrimonio naturalistico, l’informazione e l’educazione ambientale; sulla sanità opere molto importanti come l’istituzione dell’Infermiere di comunità nei Comuni di Ventasso e Villa Minozzo, i posti letto ad alto grado di intensità assistenziale nella Casa Residenza Anziani 'I Ronchi' di Castelnovo Monti, a Toano la nuova Casa della Salute; infine su istruzione e formazione è stato sviluppato il Laboratorio Appennino con nuovi laboratori negli Istituti Superiori Cattaneo-Dall’Aglio e Nelson Mandela, progetti per il miglioramento dei rapporti col mercato del lavoro, la piattaforma educativa 0-10 anni che ha visto una progettazione integrata di comunità ed azioni relative ai linguaggi espressivi dei bambini. Sono stati realizzati anche interventi sulla riqualificazione energetica di edifici scolastici, in particolare la scuola media Bismantova di Castelnovo”.
Prossimamente, il territorio dell'Appennino emiliano-romagnolo beneficerà di ulteriori fondi provenienti dalla Strategia Territoriale per le aree montane e interne dell'Emilia-Romagna (Stami), che si svilupperà attraverso quattro assi: investire sui talenti; costruire comunità; rigenerare un territorio accogliente e sostenibile; e trasformazione digitale e innovazione sociale.
"Il territorio in cui ricadrà questa azione – continua Bini - comprende tutti e 10 i comuni dell'Appennino reggiano. Il motto della Stami è 'Dalla Montagna del Latte alla Montagna dei Saperi', per indicare la continuità con il progetto di sviluppo locale che ha sostenuto la Snai e che al tempo stesso afferma l'esigenza di farlo evolvere assumendo l'orizzonte di una frontiera tecnologica (trasformazione digitale) e organizzativa (innovazione sociale) entrambe attraverso paradigma della sostenibilità (transizione ecologica). La Stami si svilupperà attraverso quattro assi: investire sui talenti; costruire comunità; rigenerare un territorio accogliente; usare la sostenibilità come leva di sviluppo. A marzo e stata approvata dalla Giunta dell'Unione l'ultima versione del documento programmatico che è possibile consultare sul sito areeinterne.unioneappennino.re.it. Su queste azioni è stato anche attivato un processo partecipativo, 'Appennino domani – Dialoghi sul futuro' per raccogliere idee, spunti e sollecitazioni dai cittadini su temi quali ambiente, turismo, istruzione, comunità, mobilità, salute, agricoltura e alimentazione, prioritari nella programmazione 2021/27. Per quanto riguarda le Green Communities, i fondi saranno investiti su tre assi principali: la gestione integrata e certificata delle risorse forestali; la produzione di energia da fonti rinnovabili locali; lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile".
Conclude Bini: "Si tratta di opportunità straordinarie per la nostra montagna, che dobbiamo essere capaci di sviluppare nel modo migliore così come abbiamo mostrato di saper fare con le azioni della Strategia Nazionale delle Aree Interne: un’occasione irripetibile per compiere passi avanti nella crescita del territorio in diversi settori strategici, per offrire una prospettiva di futuro e di crescita".