Effettuato all’Ospedale Sant’Anna, per la prima volta, un innovativo intervento di riparazione mini invasiva della diastasi dei muscoli retti associata a duplice ernia ombelicale ed epigastrica.
L’intervento, eseguito su una paziente di 42 anni, è stato eseguito dal dottor Federico Biolchini, responsabile della struttura semplice di chirurgia di parete, coadiuvato dall’equipe della struttura complessa di chirurgia generale di Castelnovo ne’ Monti, diretta dal dottor Rosario Faraci.
“Sono molto soddisfatto – spiega Biolchini - di poter offrire qui a Reggio Emilia un intervento mini invasivo per curare una patologia definita erroneamente solo estetica, ma che invece per molte donne rappresenta una patologia talvolta invalidante. Ci tengo tuttavia a sottolineare che, per la sua peculiarità, questo intervento riduce le capacità di espansione dell’addome e va effettuato solo su pazienti al termine del periodo riproduttivo o comunque sicure di non desiderare ulteriori gravidanze”.
Proprio in quanto patologia e non solo disturbo estetico la diastasi dei muscoli retti, quando superiore a 3 cm e accompagnata da ernie (ombelicali od epigastriche) può essere trattata tramite il servizio sanitario nazionale: il trattamento è unicamente chirurgico ed è in grado di produrre un netto miglioramento di tutti i sintomi funzionali, oltre a risolvere il problema estetico legato alla presenza della “pinna” e alla sporgenza dell’ombelico. Nell’ambito dell’attività della chirurgia di parete dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia viene effettuato il trattamento mini invasivo THT che consiste nell’utilizzo di suturatrici meccaniche (normalmente impiegate per le suture intestinali in laparoscopia) che, introdotte attraverso una piccola cicatrice sotto all’ombelico e sotto visione di una telecamera inserita in addome, permettono di rimuovere lo spazio tra i muscoli retti riavvicinandoli e riparando le ernie; viene poi posizionata una rete protesica riassorbibile al di sotto dei muscoli retti per stabilizzare a lungo termine la parete addominale. L’intervento viene eseguito in anestesia generale con una degenza ospedaliera di circa 2 giorni; dopo l’intervento é necessario indossare una ventriera e limitare le attività pesanti per il primo mese, successivamente si potrà riprendere gradualmente l’attività sportiva.
Per accedere alla chirurgia di parete occorre prenotare una visita chirurgica al’amlbulatorio di parete. L’intervento viene eseguito all’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti.
La diastasi dei muscoli retti consiste in una separazione eccessiva dei due muscoli retti (gli “addominali”), che normalmente sono uniti sulla linea mediana tra di loro e colpisce in maggior percentuale giovani donne, essendo la gravidanza il fattore di rischio principale al suo sviluppo. La diastasi, infatti, fisiologica nei primi mesi post parto, tende normalmente a risolversi entro l’anno ma, nel 30% dei casi, persiste e, quando l’ampiezza della separazione raggiunge una dimensione maggiore di 3 centimetri associandosi spesso ad ernie ombelicali od epigastriche, cessa di essere un disturbo unicamente estetico e diviene una vera e propria patologia. I sintomi più comuni sono: gonfiore addominale con ombelico spesso sporgente; presenza di una cresta (detta anche “pinna”) che si forma nella linea mediana dell’addome quando si eseguono sforzi e quando ci si alza dalla posizione sdraiata, difficoltà di digestione, dolori alla schiena nella zona lombare, incontinenza urinaria in particolare da stress (perdite di urina in seguito a colpi di tosse o starnuti).