Il futuro del turismo sull'Appennino Reggiano è stato al centro di un evento pubblico organizzato da Sinistra Italiana Reggio Emilia presso la Sala riunioni della Croce Verde di Castelnovo ne' Monti il 30 marzo scorso. Tra i partecipanti all'incontro c'erano l'assessore al Turismo della regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, il sindaco di Ventasso e assessore al Turismo dell'Unione Montana, Enrico Ferretti, l'assessora al Turismo di Castelnovo ne' Monti, Chiara Borghi e il sindaco di Castelnovo ne' Monti, Enrico Bini.
L'assessore al Turismo della regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, ha presentato i futuri finanziamenti destinati all'Appennino Reggiano, sottolineando l'importanza dei privati nel settore turistico. Tuttavia, la domanda incalzante per l'assessore è stata quella di quale risposta la regione stia dando per contenere i cambiamenti climatici e contemporaneamente per aiutare coloro che di turismo vivono. Corsini ha assicurato che si sta portando avanti un dibattito sulla sostenibilità e ha invitato a smettere con l'inutile contrapposizione tra "turismo verde" e quello "bianco".
I politici locali hanno ribadito l'importanza del turismo per l'Appennino, sottolineando che, nonostante il turismo sciistico sia ancora quello che porta maggiori introiti, il turismo a tuttotondo può essere un'ottima fonte di reddito per la zona. Durante la discussione, sono emerse alcune problematicità, ma anche alcune idee interessanti. In particolare, è stata avanzata l'idea di creare pacchetti turistici simili a quelli che si offrono nelle grandi città d'arte, in modo da attirare un pubblico più vasto ma anche la nascita del Sentiero dei Ducati, che rappresenta un'ulteriore attrattiva per il territorio e che andrebbe alimentato come già si fa con la sentieristica presente sul territorio.
Il sindaco Enrico Bini ha evidenziato il legame sempre più forte che il territorio sta cercando di costruire con le università, portando come esempio la scuola di paesaggio che quest'estate terrà nell'Appennino il Politecnico di Milano ma è stata anche evidenziata la mancanza di un legame tra ricezione turistica e l'indirizzo turistico dell'Istituto di Istruzione Superiore "Nelson Mandela", che si traduce in una palesata assenza di personale. La proposta degli operatori è stata quella di aprire un tavolo tra tutte le parti coinvolte per poter discutere di una metodologia di collaborazione.
L'incontro si è dimostrato un'occasione importante per discutere del presente e del futuro del turismo nell'Appennino Reggiano e le idee emerse durante la discussione potrebbero rappresentare un valido punto di partenza per sviluppare un turismo sostenibile e di qualità nella zona, creando un'occasione di sviluppo e crescita per l'intera comunità locale.