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Assistenza in urgenza dalle 8 alle 20 ogni giorno della settimana

Riapre il pronto soccorso di Scandiano

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Il Pronto Soccorso dell’Ospedale Magati di Scandiano è stato riaperto questa mattina, 20 marzo, a distanza di tre anni dalla sua chiusura. La struttura è stata completamente riqualificata e progettata per consentire l’ingresso separato dei pazienti negativi al Covid da quelli sospetti. L’assistenza in urgenza funzionerà dalle 8 alle 20 ogni giorno della settimana, grazie a un’equipe medica, infermieristica e socio-sanitaria.

Nell’occasione è stato inaugurato anche l’Osco – Ospedale di Comunità, il primo in provincia di Reggio Emilia, che ha iniziato la propria attività lo scorso 6 marzo. L’Osco di Scandiano prevede fino ad un massimo di 20 posti letto ed è composto da professionisti sanitari con differenti competenze che collaborano secondo un Piano Assistenziale Individuale concordato con il paziente e la sua famiglia.

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti l’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini, il Presidente della Provincia Giorgio Zanni, il Sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, e il Direttore generale Cristina Marchesi insieme ai professionisti delle equipe ospedaliere.

“La riapertura del Pronto Soccorso di Scandiano è innanzitutto una promessa mantenuta ai cittadini” ha ricordato Raffaele Donini “Dopo lo stop forzato a causa del Covid, ora potranno nuovamente contare su questo servizio, per ora su 12 ore, ma lavoreremo per assicurare la copertura sulle 24 ore degli accessi, che per l’80% sono di bassa criticità. I cittadini della provincia di Reggio Emilia potranno presto contare anche sulla riapertura del Pronto Soccorso di Correggio, irrobustendo quindi la rete della presa in carico dei bisogni di salute da parte del territorio. La contestuale inaugurazione del primo Ospedale di Comunità della provincia di Reggio Emilia sempre all’interno del Magati, inoltre, permette di aumentare l’offerta dei servizi e rispondere in maniera sempre più puntuale alle nuove domande di sanità della popolazione”.

"La riapertura del Pronto Soccorso dell'ospedale Magati di Scandiano è una notizia che spettiamo da oltre tre anni” ha dichiarato il Sindaco Matteo Nasciuti “Sono stati anni difficili, a causa della pandemia prima e delle sue conseguenze sul mondo sanitario poi, e per noi quella di oggi è una giornata in cui riallacciare i fili con il nostro passato, recuperando un servizio fondamentale su un distretto che vale oltre 80mila persone. Ce lo hanno chiesto le cittadine e i cittadini in tutti i modi e noi per loro. Vogliamo pertanto ringraziare anzitutto l'Azienda Usl - Irccs di Reggio Emilia, con la quale in questi anni il dialogo è stato quotidiano e proficuo. Un grazie va anche alla Regione, che ha sempre colto nella nostra "insistenza sul tema" il carattere di un'urgenza reale, e un pensiero va ai colleghi sindaci che ci hanno supportato, lavorando al perseguimento di un risultato che è di tutti e che, in questo periodo, non era assolutamente scontato. Non abbiamo mai nascosto che l'apertura diurna del Pronto Soccorso è per noi un punto di partenza, non di arrivo: vogliamo approdare alla riapertura h24 e non lo abbiamo mai nascosto. Oggi però il primo passo fatto è di quelli significativi".

“La riapertura del Pronto soccorso di Scandiano, con il servizio di automedica, è il risultato non solo delle giuste richieste dei cittadini, ma anche dell’impegno degli amministratori” ha dichiarato Giorgio Zanni “Ricordiamo bene i drammatici giorni in cui, di fronte a un virus tanto aggressivo quanto sconosciuto, si decise di riorganizzare la rete provinciale dei Pronto soccorso a tutela della salute delle nostre comunità. Da allora sono stati effettuati importanti investimenti, 1,4 milioni solo al Ps di Scandiano, ma se oggi la situazione pandemica è, fortunatamente, meno grave, lo stato di salute del sistema sanitario nazionale rimane purtroppo complicato. La drammatica e diffusa carenza di personale specializzato in emergenza-urgenza è l’ultimo ostacolo, in ordine di tempo, che Ausl e amministrazioni hanno dovuto superare per rispettare gli impegni presi con i cittadini e giungere a questa riapertura: che rappresenta una bella notizia, ma che non deve distoglierci dal sollecitare, anche oggi, la necessità di un intervento nazionale tempestivo e deciso, che metta in sicurezza il nostro fondamentale sistema sanitario pubblico ed universalistico”.

“È una giornata importante” ha commentato Cristina Marchesi “Le inaugurazioni di oggi ci permettono di guardare al futuro e rappresentano un’offerta che aderisce ai bisogni della comunità. Da ora in avanti dovremo ragionare sempre più in un’ottica provinciale, ogni servizio che attiviamo è pensato per servire l’intero territorio”.

1 COMMENT

  1. Sono felice x questa bella notizia, devo fare un appunto alla direzione USL 9 DI REGGIO EMILIA IL NOSTRO amato OSPEDALE S.ANNA da molti anni è lasciato al suo destino di CASA DI RIPOSO X ANZIANI, io essendo volontario in CROCE VERDE tocco con mano tutti i giorni le problematiche dell’ospedale e l’ultima perla è quella di stamattina. Ascensore che porta ai piani 2/3 ambulatori e chirurgia ortopedia urologia(30/40 posti letto forse?)in panne dal sabato precedente cosa assurda x un ospedale moderno come il nostro. Mio papà ha lavorato più di 40 anni in ospedale GIANCARLO FERRARI ed era lui responsabile e reperibile di ascensori e gruppo elettrogeno, queste emergenze venivano risolte in poco tempo lui personalmente o altrimenti VIGILI DEL FUOCO. Ma mai e poi mai questi tempi assurdi di manutenzione. Le ditte che si occupano di tali problemi ai suoi tempi in meno di 3 ore venendo anche da BOLOGNA INTERVENIVANO PRONTAMENTE anche lavorando sabato o domenica. La direzione dell’AUSL dovrebbe farsi carico di questi problemi e lamentarsi x questo ritardo. Non so il motivo ma posso immaginarlo. MEDITATE DIRIGENTI MEDITATE FATEVI UNA DOMANDA E SE RIUSCITE DATEVI UNA RISPOSTA. L’ospedale S.ANNA X NOI MONTANARI è FONDAMENTALE E NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE ESSERE PRESI IN GIRO CON PROMESSE MAI MANTENUTE,L’ONOREVOLE PASQUALE MARCONI (buon anima sua)lo fece costruire negli anni 30 consapevole che in montagna era fondamentale avere un ospedale(prima sanatorio e poi come è adesso; possiedo sempre a cura del papà di filmati inerenti al periodo e tutta la storia della nostra montagna essendo GIANCARLO appassionato di video e foto).Confido che questa mia lamentela non rimanga nel vuoto(anche s’è passerà inosservata a tanti, maà la inoltrerò al presidente BONACCINI al responsabile della sanità EMILIA ROMAGNA al mio amico POLI DIR.SANITARIO AL S.ANNA e ai giornali x informarli di tutto ciò).DISTINTI SALUTI FERRARI STEFANO STEGA x gli amici

    CASTELNOVO NE’MONTI REGGIO EMILIA

    • Firma - CASTELNOVONE'MONTIREGGIOEMILIA