Ieri, 18 marzo, un motociclista di sessantaquattro anni ha vissuto un momento di terrore. L'uomo, originario di Genova, si trovava a Cortogno di Casina, una località situata lungo il torrente Tassobio, insieme ad altri appassionati di motocross.
Durante l'attività sportiva l'uomo ha perso il controllo della moto ed è caduto rovinosamente nel torrente sottostante riportando un trauma all'arto inferiore. La caduta è stata molto violenta, tanto che i presenti hanno subito chiamato i soccorsi.
Sul posto è giunta una squadra di operatori del Soccorso Alpino Emilia-Romagna stazione monte Cusna, tra cui un sanitario, che hanno prestato le prime cure all'infortunato. Il personale sanitario ha visitato e stabilizzato l'uomo, che è stato trasportato all'ospedale di Sant'Anna di Castelnuovo nè Monti per ricevere le cure del caso.
Cmq io ritengo che violare il bosco con queste motociclette rumorose ed inquinanti sia un gesto criminale!
Giovanni
È ben altro che inquina non sicuramente le motociclette io faccio enduro a livelli molto alti e ho aperto strade di montagna chiuse da anni e ho raccolto rifiuti sparsi per il bosco a quintali…già ma le moto danneggiano e inquinano…..noi rispettiamo e puliamo la nostra montagna e c’è ne prendiamo cura non siamo vandali…….
ICE-MAN
Non capisco perché se si infortuna un motociclista bisogna fare polemica , se si infortuna un escursionista a piedi no , non vedo la differenza dove possa essere….si sono entrambi infortunati (purtroppo) facendo sport. L’importante è polemizzare sempre e solo sui mezzi a motore .
Marco
Polemiche o non polemiche, resta il fatto che le moto sono rumorose e inquinanti. E resta anche il fatto che ci sono persone incivili che spargono rifiuti per il bosco. Sono due fatti non per forza correlati, ma entrambi sgradevoli. All’infortunato va augurata una pronta guarigione, a prescindere.
Sulle persone incivili che spargono rifiuti e sulla pronta guarigione del motociclista sono pienamente d’accordo ,che le moto che siano rumorose e inquinanti assolutamente NON sono daccordo . Nonostante io non sia un motociclista a me non danno nessun fastidio . Auguri sinceri al motociclista sperando che possa tornare in sella alla propria moto il più presto possibile .
Marco
Ho lavorato x 45 anni sulle moto scooter ciclo tutte questi pareri sull’uso delle moto nei boschi mi sembrano irriguardose nei confronti della maggioranza di motociclisti che hanno questa passione. La maggioranza di loro sono amanti della natura e percorrono le carraie con la massima discrezione senza andare nei campi coltivati, purtroppo c’è una minima quantità che non rispetta le semplici norme di educazione civica. Ho 62 anni e ai miei tempi nella scuola sì insegnava anche EDUCAZIONE CIVICA x imparare a rispettare l’ ambiente, il prossimo tutto; adesso la scuola privilegia altro o solo in minima parte questo insegnamento e i social ci fanno rimbecillire tutti. Soprattutto noi non più giovani postiamo cose assurde e dimentichiamo che la ‘mia’ libertà finisce dove incomincia quella del ‘mio prossimo’. DISTINTI SALUTI FERRARI STEFANO STEGA X GLI AMICI MECCANICO DITTA ROMEI MOTO
CASTELNOVO NE’MONTI REGGIO EMILIA
Le polemiche sono sempre frutto di ignoranza voluta o involontaria, i mezzi utilizzati da noi escursionisti su ruote sono regolarmente immatricolati e conformi con il codice della strada
Gli stessi mezzi sono stati utilizzati in questo episodio per fare si che i soccorritori arrivassero velocemente sul posto, visto che sia l ambulanza che l automedica non erano adatti anche se è stato specificato al momento della chiamata di soccorso che bastava un qualsiasi mezzo 4×4 per raggiungere l’infortunato essendo su di una strada carrabile con larghezza superiore ai 2.5 mt., fare intervenire un elicottero è stata un eccesso probabilmente dovuta a comunicazioni poco chiare fra i soccorritori poiché si è trattato di un malleolo rotto.
Nnniccc.