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Istituire un tavolo permanente che coinvolga tutti i protagonisti

Il Cupla si mobilita per la gestione della sanità

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Luigi Davoli, presidente Cupla

Il Comitato Unitario Pensionati Lavoratori Autonomi (Cupla) di Reggio Emilia ha espresso la sua preoccupazione per la gestione della sanità e, in particolare, per le lunghe liste d'attesa.

Questa preoccupazione è stata sollevata in seguito a un sondaggio riportato dall'articolo pubblicato da Redacon e all'intervento del dott. Grassi, segretario generale Fimmc Reggio Emilia.

Il Cupla rappresenta oltre trentamila cittadini pensionati che hanno svolto la propria attività lavorativa come lavoratori autonomi, tra cui artigiani, commercianti e coltivatori diretti.

Gli anziani sono particolarmente sensibili ed interessati alla gestione della sanità, poiché rappresentano una grande parte della popolazione che necessita di cure mediche. Tuttavia, il quadro generale è complesso e i problemi da affrontare sono molti, tra cui l'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle famiglie monogenitoriali, l'aumento delle copie miste multiculturalità e la riduzione degli investimenti sulla sanità.

Questi problemi sono ancora più gravi in montagna, dove le infrastrutture sono fragili e le distanze tra le frazioni e l'ospedale sono maggiori. Il volontariato e gli enti locali stanno cercando di affrontare queste problematiche. Esistono alcune cooperative di comunità come la Valle dei Cavalieri di Succiso e i Briganti del Cerreto o realtà sorte a Civago e Vetto che svolgono una importante e decisiva funzione sociale: trasporto degli anziani dal medico o in ospedale, trasporto studenti, sostegno di carattere economico verso persone sole o famiglie in difficoltà. Esistono centri sociali come quello di Castelnovo ne’ Monti che svolgono una funzione primaria per l'aggregazione e affrontare casi di isolamento e depressione. Esistono centinaia di volontari che prestano la loro opera nella Pubblica Assistenza a Castelnovo ne’ Monti, Casina, Vetto, Carpineti, Villa Minozzo e Alto Crinale. In questa ultima realtà operano tre infermieri di comunità che svolgono un necessario compito di promozione della salute, di prevenzione e gestione nelle reti multiprofessionali dei processi di salute individuali e familiari all'interno di cure primarie. E oltre a prestare assistenza stabiliscono con le persone e le comunità rapporti affettivi e legami solidaristici che diventano parte integrante della presa in carico.

Anche gli enti locali hanno cercato di affrontare concretamente alcune tematiche, ad esempio sulla mobilità. Il comune di Castelnovo ne’ Monti, con l'adesione di quaranta bar e negozi ha concretizzato una iniziativa per inclusività e contro le barriere per favorire l'accessibilità nel centro del paese (spazi pubblici, negozi, bar).

Il Cupla propone di istituire un tavolo permanente che coinvolga tutti i protagonisti delle realtà e delle esperienze sopracitate, inclusi cooperative di comunità, centri sociali, organizzazioni di volontariato, enti locali e organizzazioni sindacali, al fine di affrontare concretamente le questioni riguardanti il territorio.

La situazione della gestione della sanità è complessa e richiede l'impegno di tutti i protagonisti del territorio. Il volontariato, gli enti locali e le organizzazioni sindacali hanno un ruolo fondamentale da svolgere per affrontare queste problematiche e migliorare la qualità della vita della popolazione.

1 COMMENT

  1. Oggi, più che mai, occorre difendere la sanità pubblica che rischia di essere sgretolata nel giro di pochi anni. Un plauso alle associazioni di volontariato e alle cooperative di comunità che svolgono un ruolo importantissimo.

    Una montanara preoccupata

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