Nel pomeriggio del 29 novembre dello scorso anno, un giovane di 20 anni domiciliato a Casina, insieme al fratello, è stato arrestato per concorso in detenzione ai fini di spaccio di un etto e mezzo di cocaina, oltre a 1 chilo di hascisc e 4 chili di marijuana. Tuttavia, lo scorso 15 febbraio, il giovane ha ottenuto i domiciliari presso un’abitazione di Casina con la prescrizione di non comunicare con persone diverse da quelle con lui conviventi e la possibilità di un colloquio settimanale con la fidanzata.
Il giovane ha violato le prescrizioni imposte dalla magistratura, non solo comunicando con persone diverse da quelle indicate, ma addirittura facendosi recapitare stupefacenti.
I fatti sono iniziati quando i carabinieri di Casina si sono recati presso l’abitazione del giovane e hanno trovato la fidanzata, già controllata nella stessa circostanza il giorno prima, in violazione delle restrizioni imposte.
Il forte odore di marijuana all’interno dell’abitazione, poi, ha indotto i carabinieri a procedere con una perquisizione domiciliare, durante la quale è stata trovata una scatoletta contenente una quarantina di grammi di hascisc e uno di marijuana, che sono stati sequestrati.
La Procura reggiana, diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci, ha richiesto e ottenuto dal tribunale di Reggio Emilia l’ordinanza di aggravamento della misura, sostituendo i domiciliari con la custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato eseguito l’altro pomeriggio dai carabinieri di Casina, che hanno condotto il giovane in carcere.
Il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari, al fine di consentire al giudice di verificare l'eventuale piena responsabilità dell'indagato.