Riceviamo e pubblichiamo
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Ho visto anche io il video*** di Umberto Gianferrari riguardante il piano di controllo del parco nazionale del 18 febbraio scorso.
Mi chiedo se prima di intervenire con le armi dentro ad una area protetta si debbano prima attivare i "mandrioli" (chiusini), ossia adottare i metodi cattura ecologici e verificarne i risultati. Mi pare sia questa la procedura prevista da Ispra.
In ogni caso condivido il principio che sia barbarie ammazzare una mamma cinghiale coi piccoli al seguito. E credo anche io che questo suoide il cui periodo estrale va solitamente da ottobre a gennaio, abbia il diritto di usufruire di un periodo di quiete, ancora più se vive all'interno del Parco Nazionale.
Sauro Fontanesi presidente del circolo di Fratelli d'Italia di Castelnovo né Monti
*** Il video citato nell'articolo è reperibile sul canale Youtube di Umberto Gianferrari, cacciatore.
E in effetti, il cacciatore medio appenninico, non è che sia proprio un raffinato cultore ed intellettuale della natura, anzi… Bravo Fontanesi.
MA
Non mi è riuscito di vedere il filmato in discorso, ma in linea generale mi trovo anch’io ad essere tendenzialmente contrario agli interventi venatori durante la stagione riproduttiva della fauna selvatica, intesa nel succedersi delle sue diverse fasi, giustappunto per garantire un “periodo di quiete”, pur se vanno poi valutate le singole e specifiche circostanze, nonché le eventuali alternative, ovviamente praticabili) allorché si rendesse comunque necessario adoperarsi per far fronte a determinate e contingenti situazioni.
In ogni caso, laddove si attuano interventi per così dire straordinari ed eccezionali – ma tali da essere semmai giustificati, oltre che autorizzati – sarebbe a mio avviso opportuno fornirne la motivazione, e dal momento che in questa occasione l’accaduto sembra essersi verificato all’interno del Parco Nazionale, c’era forse da aspettarsi che detto Ente si pronunciasse in proposito, così da chiarirne le ragioni, mentre ciò non pare avvenuto a distanza di alcuni giorni dalla pubblicazione di questo articolo (ma c’è ancora tempo per farlo).
P.B. 02.03.2023
P.B.
Non mi è riuscito di vedere il filmato in discorso, ma in linea generale mi trovo anch’io ad essere tendenzialmente contrario agli interventi venatori durante la stagione riproduttiva della fauna selvatica, intesa nel succedersi delle sue diverse fasi, giustappunto per garantire un “periodo di quiete”, pur se vanno poi valutate le singole e specifiche circostanze, nonché le eventuali alternative, ovviamente praticabili, allorché si rendesse comunque necessario adoperarsi per far fronte a determinate e contingenti situazioni.
In ogni caso, laddove si attuano interventi per così dire straordinari ed eccezionali – ma tali da essere semmai giustificati, oltre che autorizzati – sarebbe a mio avviso opportuno fornirne la motivazione, e dal momento che in questa occasione l’accaduto sembra essersi verificato all’interno del Parco Nazionale, c’era forse da aspettarsi che detto Ente si pronunciasse in proposito, così da chiarirne le ragioni, mentre ciò non pare avvenuto a distanza di alcuni giorni dalla pubblicazione di questo articolo (ma c’è ancora tempo per farlo).
P.B. 02.03.2023
P.B.