La Giunta dell’Emilia-Romagna punta sull’innovazione tecnologica nei campi e negli allevamenti e approva un bando che mette a disposizione dei centri di ricerca regionali risorse per 2 milioni di euro.
Il bando è il braccio operativo della legge dell'Emilia-Romagna che promuove ricerca e sviluppo in campo agricolo e agroalimentare. Potranno fare domanda organismi di ricerca o di diffusione della conoscenza che come finalità principale abbiano lo svolgimento in maniera indipendente di ricerca di base, ricerca industriale o di sviluppo sperimentale o la diffusione dei risultati di tali attività.
Le risorse sono distribuite in modo uguale fra il settore vegetale e quello animale. Le domande vanno presentate entro il 31 marzo 2023 via posta certificata. Tutte le info sul bando sono disponibili qui.
Le domande vanno inviate via pec al settore regionale Competitività delle imprese e sviluppo dell’innovazione della Direzione Agricoltura: [email protected]
I progetti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2025 e le attività, i risultati e le spese dovranno essere ripartiti su tre annualità (2023, 2024 e 2025).
Il contributo è pari al 100% delle spese ammissibili, le dimensioni di ogni progetto vanno da 100 mila ai 250mila euro.
I risultati dovranno essere resi disponibili gratuitamente e pubblicati anche on line per un periodo di almeno cinque anni dalla data di conclusione del progetto.
I temi prioritari su cui i progetti si dovranno misurare, individuati a seguito delle consultazioni con il mondo agricolo attraverso la Consulta regionale, vanno per il settore vegetale dalle strategie di contrasto alle emergenze fitosanitarie, al risparmio idrico, agli adattamenti tecnologici, colturali e organizzativi per accompagnare l’evoluzione verso un’agricoltura 4.0.
Per quanto riguarda il settore zootecnico, i progetti dovranno riguardare il miglioramento del benessere animale, misurare l’efficienza dei processi produttivi, diffondere la contabilizzazione delle emissioni, le tecniche di mitigazione e adattamento.
Un altro tema di interesse riguarda gli studi per il miglioramento genetico delle razze tra cui quelle a rischio di erosione genetica per valorizzare la biodiversità zootecnica regionale.
“Un ulteriore sostegno alla ricerca- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi- i cui risultati saranno trasferiti a tutti i settori agricoli e agroalimentari coinvolti. In particolare, i progetti dovranno riguardare tematiche emergenziali e di stretta attualità per il comparto vegetale e quello animale, come il contrasto agli effetti dei cambiamenti climatici, il benessere animale e la biosicurezza".
La nostra Regione- prosegue Mammi- investe più del 5% delle risorse complessive dello Sviluppo Rurale in ricerca sul campo, in collaborazione con i centri di ricerca e le imprese, per sostenere il reddito degli agricoltori e investire sulla competitività e tenere insieme la sostenibilità economica, ambientale e sociale dei processi agricoli”.