Il presidente della Provincia di Reggio Emilia e sindaco di Castellarano, Giorgio Zanni, è
stato eletto all’unanimità nuovo vicepresidente dell’Unione delle Province emiliano-romagnole. Lo ha deciso ieri pomeriggio il comitato direttivo di Upi Emilia-Romagna nel corso della riunione che ha eletto Andrea Massari (Parma) nuovo presidente al posto di Gian Domenico Tomei (Modena), che ha terminato dopo
quattro anni il proprio mandato.
«In continuità con il lavoro svolto dal presidente uscente Tomei, in un periodo di grandi difficoltà tra pandemia e crisi energetica, il nostro impegno sarà quello di continuare a garantire supporto ai nostri territori, d’intesa con le istituzioni regionali di cui le Province rappresentano fondamentali ‘sentinelle’, per rispondere con rapidità ed
efficacia ai bisogni delle nostre comunità – ha dichiarato il nuovo vicepresidente dell’Unione delle Province emiliano-romagnole, Giorgio Zanni – Un compito che le Province della regione intendono svolgere al meglio e per il quale diventa ancora più indispensabile quella riforma della Legge 56/2014 che Upi nazionale e i sindaci da tempo sollecitano, ridisegnando il perimetro delle funzioni attribuite per legge alle Province e restituendo loro piena dignità sotto il profilo economico, elemento fondamentale per costruire risposte all’altezza delle sfide che attendono i nostri concittadini e le nostre amministrazioni comunali”.
All'unanimità
Per la Diga di Vetto, ora o mai più. Ci auguriamo che il nuovo Presidente di UPI Emilia Romagna, ing, Andrea Massari, Presidente della Provincia di Parma e Sindaco di Fidenza, un Parmigiano, e il neo Vice Presidente di UPI Emilia Romagna, dott. Giorgio Zanni, Presidente della Provincia di Reggio Emilia e Sindaco di Castellarano, un Reggiano, uniscano le forze di Parma e Reggio Emilia per far ripartire i lavori della Diga di Vetto, previo adeguamento del Progetto Marcello alle nuove normative sulle dighe emanate nel 2014, ulteriori ritardi non sono più accettabili, come non è accettabile che per un’opera già progettata, autorizzata e già avviata, si proponga di ripartire da uno studio di fattibilità, un modo per non fare nulla, un modo utile solo a spendere milioni di euro.
Il futuro del Parmigiano Reggiano e tante altre DOP, riconosciute a livello mondiale prodotte a Parma e a Reggio Emilia, sono nelle loro mani e il futuro dei paesi montani è legato alle loro decisioni; che il Grande Spirito li illumini.
Lino Franzini Presidente della Municipalità