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I consiglieri regionali reggiani di maggioranza chiedono il riconoscimento del valore militare ai martiri di Minozzo

“Sia riconosciuto il valore militare ai martiri di Minozzo”

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Una richiesta, profonda e sentita: la “ricompensa al valore militare” per i caduti di Minozzo del 1944.
Nessuna risposta.
L’istanza è stata trasmessa alla fine di maggio dell’anno scorso dal Comune di Villa Minozzo alla presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero della difesa per il riconoscimento del valore militare ai caduti della frazione di Minozzo. Da allora non è stata ancora pervenuta nessuna risposta.
È con spirito di compassione, riconoscenza e deferenza che i consiglieri reggiani di maggioranza, Ottavia Soncini, Roberta Mori e Andrea Costa del Partito democratico, Federico Amico di Emilia-Romagna Coraggiosa e Stefania Bondavalli della lista Bonaccini, hanno rivolto l’interrogativo alla giunta regionale con un atto formale a prima firma Ottavia Soncini intervenendo sulla proposta esposta dal Comune di Villa Minozzo.
Come insegna la storia, Minozzo è stata teatro di un eccidio nazifascista tra il 30 luglio e l’1 agosto del 1944. L’atto riporta testualmente che il massacro era di fatto una “punizione impartita per l’appoggio dei residenti ai partigiani: con i suoi 19 morti è la seconda frazione martire del comune di Villa Minozzo, dopo Cervarolo”.
In quell’occasione le truppe nazi-fasciste si macchiarono di quest'eccidio ripartito in due diverse giornate con l'obiettivo di disperdere l’organizzazione partigiana che nel comune di Villa Minozzo aveva il suo centro organizzativo e di terrorizzare la popolazione, privandola di tutte le risorse alimentari quale punizione all’appoggio dato ai partigiani, arruolando anche manodopera da deportare in Germania.
I riconoscimenti al valore militare sono attribuiti anche come insegnamento per i posteri e, testualmente, “per esaltare gli atti di eroismo militare, segnalando come degni di pubblico onore gli autori di essi e suscitando, ad un tempo, lo spirito di emulazione negli appartenenti alle forze militari”.
“Ad oggi ancora nessuna risposta - hanno affermato i cinque consiglieri nell’interrogazione -. Le ricompense al valore militare sono pubblici attestati dello Stato italiano che hanno la finalità di segnalare come degni di pubblico onore gli autori di atti di eroismo militare: il conferimento avviene per decreto del presidente della Repubblica, su proposta del ministro della Difesa”.
"L’eccidio di Minozzo, il secondo che ha colpito la gente di Villa Minozzo dopo quello di Cervarolo del 20 marzo 1944, rappresenta una ferita ancora aperta per la popolazione del luogo. I figli e nipoti delle vittime portano dentro un dolore che trova consolazione solo nella condivisione della memoria collettiva, come già è accaduto per altre stragi dello stesso periodo”, hanno concluso.
Si attende una voce dall’esecutivo regionale in risposta ad una richiesta che tocca la memoria di tanti e il cuore di tutti senza compromettere nulla, se non un riconoscimento sentito per chi merita che il proprio nome non venga dimenticato.

5 COMMENTS

  1. A quasi 80 anni da quegli eventi seppur tragici c’è ancora chi ci perde tempo a chiedere riconoscimenti ed altro. Cari consiglieri siete stati messi su quelle poltrone per risolvere problemi odierni se non ne siete in grado lasciate ad altri. Giusto ricordarci di questi morti ma ora occupatevi del presente che c’è tanto da fare grazie.

    Giovanni

    • Firma - Giovanni
    • Purtroppo dalla creazione del mondo le guerre ci sono sempre state e ci saranno ancora finché esisteremo e con ogni guerra ci sono stati migliaia o milioni di persone uccise a seconda del conflitto. Rispetto per queste vittime che sono quasi sempre vittime innocenti ma ribadisco, vi abbiamo eletti affinché vi occupiate dei problemi del territorio che sono: sicurezza, disoccupazione, viabilità, sanità ed altri ancora. È vero che si ci si può occupare del passato e anche del presente ma purtroppo vedo che il presente spesso viene tralasciato e secondo me quel che conta ora è il presente perché è ora che stiamo vivendo e spesso lo facciamo con molte difficoltà. Io preferisco avere servizi funzionanti ora che essere ricordato a 80 anni dalla mia morte. Il passato? Nessuno lo dimentica, è scritto sui libri di storia!

      Giovanni

      • Firma - Giovanni
  2. Sono completamente d’accordo con quanto scritto dal Sig. Giovanni!!!
    Anch’io preferirei che questi consiglieri, da noi eletti , si occupassero PRINCIPALMENTE dei tanti problemi attuali (elencati molto bene dal Sig. Giovanni) che, soprattutto in montagna, di certo non mancano!
    Lucia

    Lucia Antichi

    • Firma - Lucia Antichi