Via libera all’accordo tra Comune di Canossa e Provincia per realizzare la variante Sp 513R ’Variante di Ciano d’Enza’, opera strategica per completare l’Asse di Val d’Enza verso il territorio della collina matildica e del medio e alto Appennino tosco-emiliano.
È stato firmato oggi dal presidente Giorgio Zanni e dal sindaco Luca Bolondi, alla presenza del presidente dell'Unione Val d'Enza Luca Ronzoni il protocollo d’intesa.
Già pensata anni fa come naturale prosecuzione verso l’Appennino della Variante di San Polo d’Enza, inaugurata dalla Provincia nel 2010, la Variante di Ciano – al pari di altre opere – ha purtroppo dovuto fare i conti con i drastici tagli finanziari imposti dai provvedimenti di spending review alle Province (dal 2008 a oggi Palazzo Allende ha dovuto restituire allo Stato 196,5 milioni) e con la riforma del 2014. Un contesto che ha reso impossibile la realizzazione di un’opera che, al netto degli aumenti delle materie prime di questi ultimi mesi, ha un costo stimato di euro 17 milioni e 862.000 euro.
“Da qui la decisione di suddividere in quattro stralci funzionali un’opera, che per la Provincia era e rimane strategica, puntando a ridurre l’incidentalità, liberare dal traffico il centro abitato di Ciano migliorando la qualità ambientale e garantire collegamenti più rapidi e sicuri da e per il nostro Appennino, anche attraverso il casello Terre di Canossa-Campegine, e tra il Reggiano e il Parmense”, spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni.
L’importanza dell’"azione messa in campo grazie ad un importante lavoro di squadra tra Comune e Provincia” è sottolineata anche dal sindaco di Canossa, Luca Bolondi, per il quale “la Variante consentirà di ridurre il traffico nel centro del paese di Ciano d’Enza con evidenti benefici anche per la sicurezza stradale, completando il collegamento diretto tra pianura e montagna”.
Nel dettaglio il Protocollo d’intesa prevede dunque l’impegno di Provincia e Comune di Canossa “a collaborare nella ricerca delle modalità e dei percorsi più celeri ed efficaci per addivenire al reperimento dei finanziamenti necessari alla progettazione ed esecuzione anche per lotti della variante di Ciano d’Enza”. L’obiettivo è quello di realizzare l’opera per stralci funzionali, compatibilmente con le risorse che si renderanno di volta in volta disponibili: 4 i lotti individuati, con un costo ad oggi stimato in 4,55, 3,64, 3,82 e 5,85 milioni di euro. Partendo, ovviamente, dal tratto che dalla Variante di San Polo d’Enza arriva a via del Conchello, per il quale è per altro già stata realizzata la progettazione. Gli altri 3 lotti estenderebbero poi l’Asse di Val d’Enza fino a Cerezzola, completando il collegamento verso Vetto e Castelnovo Monti.
Oltre all’impegno comune nel reperire, anche a livello regionale, gli indispensabili finanziamenti, la Provincia di Reggio Emilia in base al protocollo d’intesa si farà carico di tutte le attività di progettazione ed assumerà la funzione di stazione appaltante. Da parte sua il Comune di Canossa comparteciperà al finanziamento degli incarichi per l’aggiornamento del progetto e si farà carico dei tratti di Sp 513 che, di volta in volta, saranno bypassati dalla nuova Variante e declassificati a strade comunali.
Se c’è coerenza e serietà da parte di verdi e ambientalisti e dei no a tutto, li vedremo in piazza a protestare contro lo scempio di terreni pregiati per fare posto ad una strada inutile e a bloccare l’esecuzione dei lavori, in quanto la strada c’è già e file non se ne fanno mai. Forse avrebbero ragione, ora basta spendere soldi, ci si inventa di tutto basta fare degli appalti, che danno lavoro e guadagno a qualcuno.
Pierluigi Rocchi