Riceviamo e pubblichiamo
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Un ragazzo a cui non viene data la voce, emblema di questa generazione di muti.
Adolescenti a cui non viene data la possibilità di parlare.
Ben venga, allora, prendersi il palco e distruggere quella finta e ipocrita felicità degli adulti.
Blanco rade al suolo la menzogna di un mondo in sfacelo e del suo incensarsi.
I ragazzi si prendono la rivincita e mettono a soqquadro il palcoscenico più in vista affinché sia data loro finalmente una voce, così che si faccia a meno di celare la continua menzogna ma che venga a galla come un fiore reciso in uno stagno di indifferenza, di paura e di tagli.
Blanco, nel branco, prende il suo posto e si fa portavoce di una generazione messa a tacere e additata come untrice di tutti i peccati che circolano. Dalla pandemica chiusura dei loro luoghi di gioco e di musica, al rinchiuderli in stanzette blindate e occuparne le mattine con lezioni a distanza. Evviva il distruggere i fiori, con rabbia e platearità, affinché la voce del disagio esca e gridi in faccia ad ogni costo la propria libertà.
Maria Chiara Baldini
Ogni anno distruggono intere serre per allestire il palco di sanremo e regalare a ciascun ospite un bouquet di fiori recisi.
Ora, a me ha fatto davvero pena quel ragazzotto viziato del 2003 che ha devastato il palco a calci con la scusa che non gli funzionava la cuffia di rimando della sua voce.
E mi è parso un gesto esagerato e assurdo il suo, anche se penso che – in fondo – l’intento era principalmente quello di far parlare di sé. E c’è riuscito viste le miriadi di commenti sui social e i titoloni su pseudo giornali.
Un episodio da cortocircuito di cocaina e adrenalina.
Roba da palco da rockstar più che da Sanremo.
Con questo, però, tutti i cori indignati ed accusatori che si levano sono una roba bigotta assai.
Evvia su, quei fiori erano già in stato morente, non è che ha devastato un bosco o un giardino, ma per piacere!
Un piccolo coglioncello con tanta boria, tutto qui, come in tanti quando siamo giovani e crediamo di avere il mondo nelle nostre mani. (cit)
luigi bizzarri
Bianco è un pirla maleducato, non cerchiamo giustificazioni nel nulla.
Ivano Pioppi
…..”I ragazzi si prendono la rivincita e mettono a soqquadro il palcoscenico più in vista affinché sia data loro finalmente una voce”…. quell’atto dimostra un malessere ma non dei giovani in generale … suo e DAR VOCE NON VUOL SIGNIFICARE DISTRUZIONE . Mi ha fatto veramente pena.
Complimenti, continuiamo a giustificare questi giovani senza testa. Ho un’ idea: chi trova che siano atteggiamenti sensati, li inviti a manifestarli a casa propria.
Sara.
Bello l’articolo ma la realtà è un altra. Questo personaggio miracolato costruito in laboratorio ha pensato di essere il padrone di Sanremo solamente perché (inspiegabilmente) ne ha vinto un edizione. Teppistello che dovrebbe essere cacciato a calci nel sedere. Oppure, molto più probabile, tutta una sceneggiata organizzata per far parlare di Sanremo e non saprei dire quale delle due opzioni sia la più triste e squallida. Che profonda tristezza per come vengono impiegati i soldi del canone Rai.
Giovanni
Movala’ basta con ste balle, trovare l’idea dove l’idea non c’è. Se ne stava a casa e stop. E noi non eravamo (o meglio, lei) qui a fare della filosofia da 20 cent su un invasato che si crede Bob Dylan.
MA
Non ho fatto la foto, non ero a Sanremo.
MCB
Nessuno le ha imputato di aver fatto la foto, ne di essere presente alla manifestazione (e ciò rappresenta un punto di merito)
MA