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Lo annuncia Nadia Vassallo

“Una certa politica ha vinto, noi Cicogne smantelliamo”

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“E’ arrivato il nostro tempo, quello di chiudere l’esperienza iniziata nel 2015”, così Nadia Vassallo annuncia la chiusura del comitato Salviamo le Cicogne di Montagna.

“Fermiamo l'attività del comitato – spiega-  e arriviamo alla scadenza naturale del mandato consiliare a Castelnovo ne' Monti con la lista Castelnovo ne' Cuori espressione del comitato. Se qualcuna o qualcuno di noi vorrà continuare la propria lotta lo farà a suo nome o attraverso altre sigle, ma il comitato Salviamo le Cicogne si ferma qui, ora”

Vassallo afferma: “Lo facciamo sopraffatte dalla delusione. Ci sentiamo sole. Ci sentiamo sfiancate. Quando abbiamo iniziato non avevamo certo in mente di metterci così tanto in mostra e per così tanto tempo, noi donne comuni prestate ad un impegno civico per senso di solidarietà e giustizia verso i soggetti più indifesi e da proteggere: la maternità in montagna, dove le difficoltà possono rappresentare la linea fra la vita e la morte della donna e del nascituro. Oggi percepiamo che il mondo è cambiato, la gente si nasconde per timore o si muove per convenienza, la politica è per la maggior parte occasione di carriera ed è guidata dal gioco delle parti, coperto da una facciata di ipocrisia”.

"Ci sentiamo sconfitte – ripete e aggiunge - non nella ragione, che dopo una dura battaglia ci è stata riconosciuta, ma nell'obiettivo di riaprire il punto nascita, perché chi ha promesso con la sua parola di riaprire ciò che ha chiuso non è stato capace di farlo e ora preferisce far finta di niente, anzi si propone come il paladino che riporterà la sanità pubblica in Italia. Proprio questo è il punto: l’irresponsabilità dei politici (ricordiamo le dichiarazioni del presidente Bonaccini, alla vigilia del voto alle ultime elezioni regionali, che dichiarava che i punti nascita sarebbero stati aperti e in maniera celere, ndr). Possono dir quel che vogliono e poi tacere quanto gli pare, tanto non pagano mai pegno, anzi trovano supporto anche in chi avrebbe dovuto difendere la propria città e i propri cittadini dalle loro angherie”.

E conclude: “Così, in questo deserto morale, stanche, abbiamo deciso di tornare alla nostra vita, al nostro anonimato di donne comuni e lasciare tutti alle proprie responsabilità, che da noi non saranno mai dimenticate. Questa è la nostra ultima forma di protesta: un atto di accusa senza sconti o giustificazioni, che rimarrà come nostra ultima parola. Grazie a chi ci ha sostenuto e a chi in tempi diversi ha prestato il proprio impegno nel comitato, è stato un percorso intenso e spesso amaro per gli attacchi subiti, ma ha avuto senso farlo nonostante tutto.

9 COMMENTS

  1. Sono onorato di essere stato accolto in questo gruppo di donne consapevoli e combattive che non hanno mai avuto paura di metterci la faccia per reclamare i diritti delle donne e dei nascituri di montagna. Da sole hanno combattuto le ipocrisie della politica e degli amministratori, sono da tutti state attaccate perché sono una voce libera e non assoggettata a portar acqua a nessuno, hanno piegato la tracotanza di Bonaccini che ha dovuto ammettere di aver sbagliato, ha chiesto scusa e ha dato la sua parola che avrebbe presto riaperto il punto nascita.
    Ma Bonaccini non è una di queste donne.
    E’ il candidato alla solita politica di facciata.

    Gianni Marconi

    • Firma - Gianni Marconi
  2. Intervengo come componente del Comitato salviamo le cicogne per ringraziare pubblicamente la nostra portavoce Nadia Vassallo che in questi otto anni ci ha rappresentato al meglio con determinazione, dedizione e grinta che ha sempre dimostrato in questa battaglia contro la chiusura del punto nascita del nostro ospedale.
    Otto anni sono tanti, un impegno gravoso per lei e tutte noi, ma lo abbiamo fatto volentieri per tutte le donne che come sovente accade sono sempre quelle che ci rimettono del suo. Voglio anche ringraziare tutte le persone che ci hanno sostenuto, senza il loro appoggio non sarebbe stato possibile arrivare fino a qui. Vorrei precisare che la cessazione dell’attività del comitato è essa stessa un atto di accusa profondo nei confronti della politica tutta, che in questi anni ha promesso ma non mantenuto. Noi non ci riteniamo sconfitte, le abbiamo provate proprio tutte e siamo ormai senza più nulla da dire e niente altro da poter fare, la conseguenza naturale è quindi quella di iniziare a tacere.
    Agnese Lazzari

    Agnese Lazzari

    • Firma - Agnese Lazzari
  3. Grazie Cicogne ma murtroppo, col tempo si arriva a prendere atto di ciò che ci sta intorno, della falsità e dell’ipocrisia della politica, del menefreghismo della gente, quello che a volte può sembrare rassegnazione ma che non è solo questo. A forza di amarezze e delusioni non bastano più le piccole e sporadiche soddisfazioni ottenute a farci andare avanti e si arriva per forza a porsi la fatidica domanda: ” ma chi me lo fa fare ?! ” Ti capisco Nadia e anche se mi dispiace penso che sia la scelta giusta. So per esperienza che combattere certe battaglie non paga e col tempo ci si sente come Don Chisciotte contro i mulini a vento ma ti ringrazio per tutto l’impegno che hai dedicato alla lotta per un nostro diritto. Mi auguro che un giorno, coloro che avrebbero potuto aiutarci a fare valere i nostri diritti, abbiano qualche rimpianto, qualche rimorso, ma ci credo poco. Grazie a te e a quei pochi che nel tempo sono rimasti a lottare e lottare stanca. Un famoso personaggio, idolo di quella sinistra di un tempo lontano, diceva: “Se lotti puoi anche perdere ma se non lotti hai già perso”, allora personalmente giungo alla conclusione che di guerrieri ce ne sono davvero pochi e che alla fine abbiamo si perso tutti, tutti sconfitti ma con diverso onore.

    Antonio D. Manini

    • Firma - Antonio D. Manini
  4. Non è certo il primo Comitato che arriva a chiudere la propria esperienza, per stanchezza, delusione, scoraggiamento …, il che è abbastanza naturale essendo per solito compito dei Comitati il promuovere l’attenzione verso un determinato problema, cui successivamente devono giocoforza subentrare i “decisori”, ossia la politica, che può raccogliere il testimone per darvi seguito, o accettare la sfida se è di tutt’altro avviso, e l’ultima parola spetta poi ai cittadini elettori, a dirci col voto “con chi stanno” (o fornirci utili indicazioni in tal senso).

    Ritengo che le Cicogne di Montagna abbiano assolto tale non secondario compito, e abbiano altresì contribuito a far emergere le contraddizioni di una certa politica, e credo inoltre che non sia comunque mai vana l’azione di chi, con l’esporre ed argomentare le proprie tesi, apre di fatto un confronto tra i vari punti di vista che può servire, a chi ne fosse interessato, per “chiarirsi le idee”, e farsi a sua volta un’opinione su l’uno e altro argomento.

    Circa il mandato consiliare con la lista Castelnovo ne’ Cuori, espressione del Comitato, è risultato ottenuto con quasi il 10% dei consensi, a comprova della fiducia accordata da un significativo numero di castelnovesi, e varrebbe forse la pena di chiedersi se alle prossime urne del 2024 non sarebbe opportuno che si candidasse ancora una rappresentanza del Comitato, semmai all’interno di altra lista (il che significherebbe casomai schierarsi politicamente, ma si continuerebbe così a dar voce alle ragioni del Comitato).

    P.B. 01.02.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.
  5. Mi verrebbe da dire “here – :Castelnovo ne Monti”, come un inutile slogan, oppure aree interne, ma semplicemente è forse più attuale un semplice… Anche questa è Emilia. Ovvero, si può tutto, tranne sfondare il muro di gomma delle coscienze plasmate dal dopo guerra ad oggi. Questa è la realtà, del nostro territorio: niente turismo o investimenti per il futuro, sempre meno servizi e guai a dubitare che il partito ha sempre ragione. Grazie comunque, Cicogne.

    • Firma - MA
  6. Mi dispiace doverlo ammettere ma ancora una volta il tempo mi ha dato ragione. Dal tempo della famosa fiaccolata e dalla sfilata con tutti i sindaci della Comunità Montana poi lungo i tavoli di trattativa e i viaggi della speranza nelle varie sedi istituzionali, bisogna ammettere che vi hanno preso in giro (ed uso un eufemismo). Vi ricordate quando mi sono dimesso dal Consiglio Comunale? E quando per paura che le mie idee fossero volte alla privatizzazione della sanità pubblica avete abbracciato e sostenuto i padroni locali. Questi sono i risultati. Vi hanno lasciato parlare giusto per parvenza democratica ma non vi hanno mai ascoltato. Avete intravisto nel sottoscritto un lupo, non vi siete accorti dei lupi veri vestiti da monkina come Cappuccetto Rosso. Tutti si lamentano perfino Consiglieri come Bonk ma poi rimangono li attaccati alla sedia facendo trascorrere il tempo perché è vero il tempo aggiusta tutto, poi in testimone passerà nelle mani di altri. Nel frattempo si sono perse occasioni per rendere la montagna vivibile, dove la popolazione già in difficoltà per locazione geografica, scarsa possibilità occupazionale ecc possa riprodursi, nascere e vivere in loco senza dovere emigrare per opportunità di vita ed occupazionali. Si è perso tempo, si è parlato tanto ma tanto fumo e niente arrosto. Buon proseguimento e buona fortuna. Dott. Cavana da Ospedale di Casale Monferrato

    Cavana

    • Firma - Cavana
  7. Grazie di cuore Cicogne,
    da una nipote del Gigante Pasquale Marconi,
    oggetto di un sorriso compassionevole a proposito della difesa della sanità pubblica.
    È veramente difficile trovare un motivo per andare a votare, a parte il dovere di gratitudine al Nonno Partigiano Fiamma Verde, Medico di tutti e Costituente.
    Siamo granelli di sabbia informatica e sulla sabbia non si costruisce, si impera.
    Vi abbraccio con stima, gratitudine e lo stesso sgomento,

    MCG

    • Firma - MCG
  8. Restano i nomi di coloro che hanno costruito qualcosa per una comunità ed i nomi di coloro che alla comunità hanno “tolto”.

    Si ferma anche questo comitato per forza di cose e non perchè questa politica abbia convinto che così doveva andare.
    Non ci avete convinto.
    Banalmente si chiude un capitolo.

    Grazie a Nadia e a tutte le Persone che hanno lottato e speso del tempo per i diritti di questa comunità periferica (comprese tutte le persone che hanno contestato eventualmente il modo, ma almeno non si son voltate dall’altra parte).

    Daniela.Baroni

    Daniela.Baroni

    • Firma - Daniela.Baroni