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prese di posizione sul libro di Luca Tadolini

Gianluca Marconi: “Pasquale Marconi ha combattuto ogni totalitarismo”

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Continuano le prese di posizione in merito al libro dello storico reggiano Luca Tadolini "La Repubblica Sociale Italiana a Reggio Emilia - 1944", ed in particolare un passaggio dedicato all'Onorevole Pasquale Marconi, cofondatore delle brigate Fiamme Verdi, i partigiani cattolici, poi parlamentare e membro dell'Assemblea costituente.

In un passaggio del libro, Tadolini afferma: "L'antifascismo cattolico nella persona di Pasquale Marconi rappresenta una sorta di componente tradizionalista, che però risulterà essere un mortale paravento della micidiale guerriglia comunista sostenuta dagli angloamericani".

Sul tema risponde ora il medico pediatra, nipote di Marconi ed ex Sindaco di Castelnovo Monti Gianluca Marconi: “Su Marconi tradizionalista cattolico e la sua ipotizzata copertura politica a processi sommari ed uccisioni da parte dei partigiani è un assurdo falso storico e culturale, che può essere avanzata solo se si ha come riferimento una fazione politica e storica e culturale che Pasquale ha combattuto senza armi, ma con la sua testimonianza, la sua intelligenza, il suo amore cristiano per il prossimo, per tutta la vita: "il fascismo". Pasquale Marconi ha combattuto ogni totalitarismo, di estrema destra e di estrema sinistra. Si è opposto tenacemente alla violenza fascista e comunista in nome della dignità e dell'assoluto valore dell'uomo e della sua vita. Penso che tutti i cittadini, specialmente quelli della nostra montagna, conoscano il grande valore di Pasquale Marconi come uomo, medico, partigiano, amministratore e politico”.


Prosegue Marconi: “Non occorre ricordare, anche se in ogni anniversario lo faccio personalmente per affidarle alla memoria di chi non lo ha conosciuto, opere quali la fondazione dell'Ospedale Sant'Anna, le strade gli acquedotti, le scuole, le case, le infrastrutture del nostro territorio che ha realizzato o contribuito a realizzare. Nel 2021 ricordai il 90° anniversario di fondazione dell'Ospedale, e nel 2022 il 50° della sua morte, e ringrazio il Comune di Castelnovo che lo ha voluto ricordare anche attraverso una rappresentazione degli studenti delle nostre scuole a cui va la sua memoria.
Tornando alle vicende del Partigianato, Pasquale Marconi, definito da molti montanari Il Padre della Montagna, continua a vivere nel loro ricordo e nel loro cuore. Marconi ha fatto il partigiano senza mai toccare un’arma, ha difeso tutti gli uomini e le donne facendosi nominare avvocato difensore d'ufficio a tutti i processi del tribunale partigiano. Si mise spesso tra il plotone di esecuzione ed il condannato come nella ricordata vicenda di Marianna Azzolini. Il 27 gennaio scorso è stato il giorno della memoria, del ricordo dello sterminio razziale degli ebrei. Ricordiamo con orrore le leggi razziali naziste e fasciste. Ebbene tutti sanno che nel 1944 Pasquale Marconi, saputo che i fascisti erano venuti a prelevare degli ebrei libici in confino a Castelnovo Monti per portarli nei campi di sterminio, si precipitò in piazza, li difese dai fascisti e li baciò ed abbracciò tutti, chiedendo loro scusa per quello che degli italiani gli stavano facendo. Penso non servano altre parole. Ringrazio il professor Giuseppe Giovanelli, intervenuto a sua volta per replicare a Tadolini, a cui va la mia stima e la mia riconoscenza. Come iscritto sia all’Associazione Partigiani Cristiani di cui sono membro del coordinamento provinciale, sia all'Alpi, porto la totale condivisione dei loro Presidenti ed iscritti alle mie riflessioni”.

4 COMMENTS

  1. Spesso succede che alcuni giornalisti improvvisati e/o cantastorie del momento,se ne escano scrivendo e raccontando quello che è il frutto di scarsa e non esatta informazione o solo dopo ever ricevuto informazioni,documenti e quant’altro da una sola “campana”. Sinceramente oramai ci abbiamo fatto il callo.
    Ma quando tutto questo è frutto di chi dovrebbe essere un professionista,uno storico,una persona perlomeno di elevata cultura,ecco allora ci ferisce, perchè
    a mio avviso, prima di parlare di certi personaggi, bisogna essere sicuri di quello che si sta dicendo.
    Mi unisco virtualmente come anello forte alla catena del dott. Marconi perchè anche io come lui sono nipote “d’arte” e soprattutto sono un appassionato
    della storia delle Fiamme Verdi. Sono riuscito negli anni a raccogliere parecchie documentazioni e testimonianze su personaggi ed avvenimenti che riguardano i nostri paesi durante il periodo della guerra, non nego di aver trovato a volte qualche discordanza e quindi dico a maggior ragione che solo se ci informiamo a 360 gradi riusciamo a chiudere il cerchio.

    Marco Zobbi
    consigliere ALPI-APC
    cofondatore del centro studi Fiamme Verdi

    Marco Zobbi

    • Firma - Marco Zobbi
  2. Un grazie a Redacon che ci ricorda questo grande “Uomo” della montagna; la sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto in quanto dopo di Lui sul nostro Appennino c’è stato solo il vuoto; dopo di Lui il bene comune è finito in fondo a qualche cassetto e si è sempre pensato agli interessi di parte o di partito. Voglio portare una testimonianza di mio Padre, partigiano delle camice rosse; aveva grade stima e rispetto per Pasquale Marconi per ciò che ha fatto non solo in tempo di guerra; parlando di Pasquale Marconi nel periodo della guerra mi diceva sempre: correva giorno e notte per salvare vite innocenti, partigiani e non partigiani, ricordo chiaramente queste parole e il modo in cui me lo diceva mi lasciavano perplesso. Grazie On. Pasquale Marconi, i Cittadini della Municipalità di Ramiseto, ma credo di tutti i cittadini del comprensorio montano, Le devono molto. per le opere che ha fatto e per gli insegnamenti che ci ha trasmesso.
    Lino Franzini
    Presidente della Municipalità di Ramiseto

    Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto

    • Firma - Franzini Lino Presidente della Municipalità di Ramiseto
  3. Ritengo opportuno trascrivere l’intervento del Deputato On. Pasquale Marconi che, molti suoi sostenitori, dovrebbero conoscere e non dimenticare:
    In un discorso alla Camera dei Deputati tenuto il 14 febbraio 1951 ebbe a dire: “…Ora, non per sentito dire, ma perchè ho il piacere di aver combattuto insieme con i comunisti e purtroppo ho visto quel che sono capaci di fare in male (oltre che in bene, perchè li ho visti anche combattere bene), posso dirvi che li ho visti commettere atti di una ferocia tale da non aver nulla da invidiare a quelli commessi dai nazisti! (Proteste all’estrema sinistra).
    Voi avete dimostrato, specialmente in Emilia, specialmente nella nostra zona, questa ferocia; e non mi riferisco all’epoca della lotta partigiana, ma a dopo. Sono disposto a spiegare anche i fatti avvenuti dopo; ma la vostra stampa, il vostro partito, i vostri esponenti non hanno mai condannato alcuno di questi assassini, alcuna di queste stragi, perchè evidentemente anche la strage e l’assassinio entrano nel vostro metodo”….
    (Stralcio tratto dal libro “La Penna e la Voce del Dr Pasquale Marconi” di Mons. Francesco Milani)

    Ivaldo Casali

    • Firma - Ivaldo Casali
  4. Se l’insegnamento trasmessoci dall’on. Marconi è quello di opporsi ad ogni totalitarismo, qualunque ne sia il colore, e c’è da credervi, ed esserne altresì d’accodo, verrebbe allora da pensare che un versante politico abbia appreso ed applicato tale insegnamento soltanto a metà, o a senso unico, vista la “indulgenza” o tiepidezza che più di una volta lo stesso è sembrato mostrare verso regimi, indubitabilmente non di destra, del secondo Novecento.

    P.B. 01.02.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.