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Troppi km per ritirare le medicine

Delfini (Federfarma): “Sindaci e Asl non ci ascoltano”

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"La vicenda della polizia municipale della Val d’Enza, costretta a fare decine di chilometri per il rifornimento alle proprie auto pur avendo altre stazioni di servizio molto più comode, fa riflettere sull’importanza dell’avere servizi come la dispensazione dei farmaci a km zero piuttosto che sul dover fare, inutilmente e regolarmente, decine e decine di chilometri (che alla fine dell’anno, considerati tutti i soggetti coinvolti, diventano decine di migliaia di chilometri), con perdita di tempo e denaro per tantissimi cittadini/pazienti e i loro familiari".

Lo afferma dottor Giuseppe Delfini di Federfarma Reggio Emilia e aggiunge: "Da troppo tempo un gran numero di persone -  in tutta la provincia sono costrette spesso nel corso di un anno a fare troppi chilometri (a volte diverse decine ogni volta) per ritirare i farmaci che potrebbero ritirare tranquillamente nella farmacia vicino a casa, con risparmio di tempo e denaro per i pazienti e per i familiari coinvolti".

"Esistono certamente alcuni farmaci ad uso esclusivamente ospedaliero - sottolinea -  ma quotidianamente gli ospedali distribuiscono farmaci nati e prodotti per essere dispensati in farmacia, avanzando teorie di un presunto risparmio (tutto da verificare). Per migliorare questa situazione, per noi assolutamente non ottimale, (tra l’altro: perché nessuno in ambito pubblico considera i costi sociali di questa scelta?), nel luglio scorso per l’ennesima volta abbiamo proposto di sperimentare, almeno per le farmacie dei Comuni della ex Comunità montana, la dispensazione di tutti i farmaci in farmacia (la cui diffusione sul territorio è molto più capillare rispetto alle strutture ospedaliere), senza costringere nessuno ad andare in ospedale per ritirarli. Un modo per verificare concretamente costi e gradimenti".

E conclude: "Lo abbiamo proposto alla Asl e a tutti i sindaci della Provincia. Risposta: zero. Abbiamo anche proposto di provare a distribuire i presidi per i diabetici (aghi, siringhe, pungidito, strisce reagenti…) in farmacia, risparmiando molteplici viaggi in ospedale ai pazienti diabetici. Anche questa, come la proposta precedente, è una cosa già prevista da un accordo regionale in vigore firmato da tutti i soggetti coinvolti. Anche in questo caso abbiamo scritto a Asl e sindaci. Speriamo prima o poi in una risposta…e che lo zero rimanga solo quello dei km da fare per potersi curare…".

 

 

1 COMMENT

  1. Le ragioni avanzate dal dr. Delfini sembrano “stare in piedi”, e se non erro non è la prima volta che capita di leggerle, e a questo punto sarebbe interessante, io credo, sentire anche la voce della Az. USL o di qualche Sindaco (almeno tra quelli della montagna, e semmai, intanto, riguardo ad un periodo di sperimentazione, come proposto dal dr. Delfini).

    P.B. 27.01.2023

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