C’era una volta la buona educazione, quella civica.
Una frase che utilizziamo sempre più spesso, e chissà se siamo arrivati ad un punto di non ritorno.
E’ la prima cosa che forse pensiamo nel vedere affisso alla Coop di Castelnovo un cartello che richiama proprio ai principi basilari: “Faremo pulire per l’ennesima volta le scritte, la sporcizia che quotidianamente ci lasciate. A nome della Coop, del personale di pulizia dei nostri soci e clienti, vi chiediamo di essere più educati. Se volete scrivere, scrivete sui fogli. Se volete giocare, giocate al parco. Se volete buttare qualcosa usate i cestini”.
Una situazione, questa, comune a tanti locali commerciali e la dice lunga sul problema della mancata ‘educazione civica’ dei cittadini. Tanti. Forse troppi.
Sempre più osserviamo e lamentiamo situazioni di degrado anche nelle piazze, alle fermate degli autobus; parchi pubblici lasciati all’incuria. E purtroppo, in molti casi, mancano i controlli.
Abbandonare rifiuti e non fare la raccolta differenziata, sporcare, imbrattare, è diventata una 'consuetudine’. Che non è prerogativa dei giovani. Puntiamo spesso il dito su di loro ma la cattiva eduzione non ha età. Sul disagio sociale delle nuove generazioni si potrebbe dire tanto, ma ricordiamoci che ai ragazzi servono adulti credibili.
E, intanto, ci auguriamo che nessuno sia più 'costretto' a ricordare le buone regole del vivere civile.