Home Diocesi ne' Monti Unità pastorale di Carpineti: “Gesù, il servo consacrato”

Unità pastorale di Carpineti: “Gesù, il servo consacrato”

344
0

UNITÀ PASTORALE DI CARPINETI (335/8257036)

 San Prospero, San Biagio, San Donnino, San Pietro, Onfiano, Pantano, Pianzano, Poiago e Pontone

Vita parrocchiale dal 15 al 22 gennaio 2023

 

DOMENICA

15 gennaio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (def. Andrea e Licinia) ore 11.15 (def. Rivi don Ferdinando e famigliari) ore 18.00 (def. Incerti Barbara)   Pontone ore 10.00       Pantano ore 10.00
LUNEDI’

16 gennaio

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) all’asilo  
MARTEDI’

17 gennaio

Sant’Antonio Abate

S. Messa: ore 18.00 (libera intenzione) all’asilo

MERCOLEDI’

18 gennaio

Inizio settimana Unità dei Cristiani

S. Messa: ore 10.30 (libera intenzione)                                                                                                                                            

GIOVEDI

19 gennaio

S. Messa ore 18.00

(Rossi eugenia e famigliari defunti) all’asilo     

VENERDI’

20 gennaio

Giovanni Battista indica ai suoi discepoli Gesù, il Messia, qualificandolo con il titolo di “Agnello di Dio”.

Egli infatti, compirà la volontà del Padre, paziente nelle sofferenza e innocente nel sacrificarsi per la redenzione dell’umanità.

 

Ss. Fabiano e Sebastiano. S. Messa ore 18.00

(def. Tedeschi Decimo e Licia) all’asilo

SABATO

21 gennaio

Dalle ore 15.00 alle ore 16.00 incontri gruppi di catechismo.

Prefestive: ore 18.00 a S. Donnino ore 19.00 a Velluciana.

DOMENICA

22 gennaio

S. Messe. Carpineti ore 8.30 (pro populo) ore 11.15 (def. Piagni Corrado) ore 18.00 (libera intenzione)   Pontone ore 10.00       Pantano ore 10.00

 

MEDITAZIONE DOMENICALE. Il servo consacrato. Gesù viene presentato nella liturgia odierna come il servo che diventa luce e porta salvezza (prima lettura). Come l’Agnello di Dio (vangelo), espressioni usate da Giovanni il Battista. Lo scopo, in questa seconda domenica ordinaria, è chiaramente quello di presentarci la figura di Gesù. Tutte queste espressioni usate per indicare il Cristo non vengono sviluppate nell’immediato contesto dei nostri brani, ma troveranno la loro motivazione nella lettura e quindi nel cammino percorso assieme a Gesù. Non è un caso che nei versetti successivi al nostro brano del vangelo, troviamo un chiaro invito rivolto da Gesù ad Andrea e al discepolo prediletto perché lo seguano e lo osservino: “venite e vedete”. La conoscenza di Gesù e la fede in lui, convocano ogni cristiano, di ieri e di oggi, a farsi a propria volta messaggero e missionario, per portare “grazia e pace” (seconda lettura).

QUINDICESIMA GIORNATA DIOCESANA DEL SEMINARIO. Oggi domenica 15 gennaio, con tutta la Diocesi siamo invitati a ricordarci che esiste la comunità del Seminario che è composta da dodici giovani. Il percorso formativo prevede un periodo propedeutico di un anno e sei anni di studi filosofici e teologici. La vita dei seminaristi, futuri sacerdoti (a Dio piacendo), si sviluppa principalmente in tre ambiti: vita comunitaria, studio, servizio pastorale. Vivono con i seminaristi i loro formatori: Rettore, Vice Rettore e Direttore Spirituale. La scuola teologica vede la presenza di inseganti qualificati provenienti dalla nostra Diocesi, da quelle di Modena-Carpi e Parma. Ci viene chiesto un ricordo nella preghiera per le vocazioni e un contributo economico per partecipare alle spese di gestione: non facciamo loro mancare né l’uno né l’altro.

MARTEDÌ 10 GENNAIO: È UNA BELLA SERATA, il cielo è stellato e pare ancor più luminoso, dopo le lunghe giornate ovattate da fitte nebbie, perciò, ci sono i presupposti meteo favorevoli, per uscire di casa, per partecipare all’incontro sul tema “Il Vangelo di Matteo”. Ci troviamo nella sala parrocchiale calda e accogliente. Una trentina di sedie ben allineate, ci attendono per essere occupate e su ognuna di esse ordinatamente, spiccano libretti della CEI dal titolo “Il Vangelo secondo Matteo”, accompagnati da un santino con un’espressiva immagine del Santo. Il relatore è Don Guiscardo, ed introduce con una eloquente esposizione l’argomento, tratteggiandone cenni storici, riferimenti biblici, confronti con gli evangelisti sinottici e peculiarità del Vangelo di Matteo che si caratterizza: per la lunghezza, la completezza, l’equilibrio tra i miracoli e i racconti, per la terminologia e la rigorosità quasi da contabile, tale era la sua professione prima di seguire Gesù. Alcuni termini e contenuti, sono esclusivi del suo narrare quali: il termine Chiesa, ecclesia, comunità, fondata dal Maestro Gesù Cristo, il Messia, l’Unto, il Consacrato. Il termine Monte, luogo privilegiato per l’incontro della dimensione spirituale. Il termine Servo, ossia colui che si umilia, come il figlio dell’Uomo, il figlio di Dio, ed è per questo che diventa il Signore. Matteo, inoltre, non utilizza mai l’espressione Regno di Dio, per la sua sacralità, bensì Regno dei Cieli. Don Guiscardo, con la sicurezza fondata dalla sua preparazione teologica, in connubio con la sua lunga e bellissima testimonianza di ministero e di vita, porta a conclusione l’incontro leggendo la parabola di Mt.20, 1-16 sui “Lavoratori a giornata” Chi è chiamato all’alba, chi al tramonto, tutti percepiscono la medesima ricompensa, incomprensibile per noi, ma non per il Signore che dice “Gli ultimi saranno primi e i primi gli ultimi”. Anche noi quindi sentiamoci chiamati: prima, dopo, non ha importanza, mettiamoci al lavoro senza pretendere, ma con la gioia di essere al “lavoro”.  A proposito di chiamata, possiamo farci venire alla mente lo splendido quadro del Caravaggio nella chiesa di S. Luigi a Roma sulla “Chiamata di Matteo”, dove la luminosità del volto e della sua gestualità, ci raccontano la luminosità vocazionale di Matteo che ha messo in atto nella missione e nella narrazione del suo Vangelo.  Grazie don Guiscardo, in questo anno liturgico dedicato al Vangelo di Matteo, ogni qualvolta ascolteremo un suo brano, faremo tesoro di quanto appreso stasera, per dare un valore aggiunto alla Parola del Signore. Con immensa gratitudine, al prossimo incontro.

CONVOCAZIONE ECCLESIALE PER IL CAMMINO SINODALE Il Vescovo ci scrive: “Cari fratelli e sorelle, il cammino sinodale aperto nelle diocesi italiane il 17 ottobre 2021, ha permesso a tante persone di partecipare a momenti di preghiera e di confronto sperimentando una vera comunione. Anche in questo secondo anno siamo invitati a vivere l’atteggiamento fondamentale dell’ascolto, affinché l’opera di evangelizzazione sia attenta ai segni dello Spirito nel nostro tempo. Vi invito a partecipare alla convocazione ecclesiale di domenica 22 gennaio presso il Centro pastorale Sacro Cuore di Baragalla dalle 15,30 alle 18, per confermare il nostro desiderio di camminare insieme, attraverso le diverse iniziative promosse dalle realtà diocesane, dalle unità pastorali e dalle associazioni. Buona parte del pomeriggio sarà dedicata all’approfondimento delle trasformazioni del mondo della salute e del mondo del lavoro, cambiamenti che come chiesa ci interpellano direttamente. La condivisione di quanto le persone vivono e delle inquietudini della società è per noi appello a riscoprire la bellezza e la gioia del Vangelo. In modo particolare, invito ciascun parroco a partecipare a questo appuntamento insieme ad alcune persone, in modo di poter partecipare ad entrambi i dialoghi e riprendere, in seguito nella propria realtà, quanto ascoltato. In attesa di incontravi, vi benedico di cuore. Arcivescovo Giacomo Morandi”

RICORDIAMO I NOSTRI MORTI.  Mercati Claudio di anni 89 deceduto a Castelnuovo Monti il 06 gennaio. Il giorno dell’Epifania, che ricorda la manifestazione di Gesù all’umanità, è stato per Claudio l’incontro con il suo Signore, al quale è stato fedele per tutta la vita. Coniugato con Lanzi Lucia, hanno generato due figli: Clementina e Maurizio; la loro esistenza è trascorsa nella quiete di Fontanino, dove hanno costruito la loro casa e realizzato il loro progetto di vita, basato sulle solide tradizioni di semplicità, onestà, laboriosità e affabilità. Claudio è stato un valente capo cantiere nella cooperativa Ciles, lavorando con perizia e disponibilità. L’arte del muratore non è stata l’unica attività, ha sempre continuato anche a lavorare la sua terra e, con l’aiuto della sposa, curava in particolare il castagneto ed era fiero del prodotto dei suoi castagni. Amava la compagnia e l’allegria, il suo sorriso ti metteva subito a tuo agio e con lui era facile entrare in simpatia. Arguto e con la battuta pronta, senza mai oltrepassare i limiti del rispetto e dell’educazione. Considerava la parrocchia la sua seconda casa, sempre pronto a collaborare per dar vita ad iniziative per tener uniti i parrocchiani. Amante del bel canto, è stato tra i fondatori della corale di Pontone e fino all’ultimo ha continuato a dare il suo contributo per spronare e tenere uniti i cantori. La parrocchia è riconoscente a lui per la testimonianza di fede e il servizio che sempre disinteressatamente ha prestato ogni qual volta c’era bisogno. La comunità perde sulla terra un caro amico, ma sa di averlo presso Dio. Particolarmente devoto a Maria Assunta, tutte le volte che veniva in chiesa, si rivolgeva a lei come ad una madre e provava gioia. La nascita del nipotino Cesare lo ha reso felice, soddisfatto del nuovo titolo di nonno. Caro Claudio, ci mancherà la tua presenza domenicale e il tuo caloroso saluto. Il suo funerale, celebrato nella chiesa di Pontone e animato dalla sua corale, ha visto la partecipazione di tanti a dimostrazione della stima per lui e per la sua famiglia. Lo abbiamo salutato con il canto che lui amava: “Amici miei venite qui, cantate insieme a me”. Il suo corpo sepolto nel vicino cimitero vi riposi in pace. Condoglianze ai famigliari.

Olmi Marco di anni 62 deceduto a Marola il 08 gennaio. La notizia della sua improvvisa e prematura morte ha lasciato attoniti quanti lo conoscevano e nel grande dolore la sua famiglia. Marco, che gestiva con la moglie una pizzeria nel centro di Felina, era persona conosciuta e stimata, il suo lavoro era apprezzato perché svolto con professionalità, con cura e cortesia. Cresciuto a Marola, ha sempre collaborato per il bene del paese. Dal matrimonio con Graziella sono nate due figlie: Sara e Gessica che hanno cresciute dando loro esempio e amore. Dopo la morte del papà Sergio, ha desiderato che la mamma Ave andasse ad abitare con lui per poterla seguire e restare a lei vicino. Marco stava progettando il suo futuro, era diventato nonno del piccolo Mattia, che lo aveva reso felice e certamente avrebbe dedicato tempo a lui aiutando come solo sanno fare i nonni i suoi genitori. La vita e la morte non dipendono solo da noi, in poche ore un malore lo ha tolto all’affetto della sua famiglia; rimane l’amore che ha donato e ricevuto. La chiesa del seminario a Marola, la sera della veglia, era gremita e in un religioso silenzio lo abbiamo affidato attraverso la mediazione di Maria Santissima con la preghiera del rosario alla misericordia di Gesù. Lo abbiamo salutato con il canto “Signore delle cime”, tra la commozione dei presenti. Ci siamo stretti attorno ai suoi cari con parole di affetto e consolazione, cercando di lenire il dolore dell’anziana mamma che vede morire un figlio e infondere speranza alla moglie e alle figlie. Il suo funerale, per espresso desiderio della famiglia, lo abbiamo celebrato nella chiesa di Marola, alla presenza dei soli parenti e intimi amici. Il suo corpo sepolto accanto al papà nella quiete del cimitero di Marola, vi riposi in pace. Condoglianze ai famigliari.

Zafferri Franca vedova Valcavi di anni 94 deceduta a Castelnuovo Monti il 10 gennaio. A funerali avvenuti è stata resa pubblica la sua morte; da tempo Franca era ferma in casa e non la si vedeva più passeggiare con l’Enrica e fare sosta al bar per scambiare un saluto con chi incontrava. Sposata con Bruno, lo ha sempre sostenuto nel suo impegno politico e civico e negli anni in cui lui è stato Sindaco di Carpineti lei non amava apparire e tantomeno interferire, dimostrando saggezza e discrezione. Con coraggio aveva aperto la prima lavanderia a “secco” in paese, fornendo un servizio curato e gentile verso i clienti. Si è spenta la domenica in cui la chiesa celebra il Battesimo di Gesù e noi siamo invitati a far memoria del nostro. Mi piace pensare che anche Franca, battezzata in Cristo, abbia ricevuto l’abbraccio della sua infinita misericordia. Le sue ceneri saranno poste accanto a quelle del marito, nel cimitero di san Prospero. Condoglianze ai famigliari.

Offerte ricevute: Gorieri Tonino per l’asilo. Ruggi Giuseppe per il riscaldamento. Palladini Anna per la parrocchia. Benassi Luciana per riscaldamento chiesa di Pontone. In memoria di Olmi Marco i famigliari per la chiesa di Marola. In memoria di Olmi Marco, Casoni Marta e famiglia per la chiesa. A tutti Grazie!