Tra pochi giorni, il dottor Gian Luca Maria Marconi, insieme all’organizzazione “Gaom”, partirà per una missione in Etiopia. In questo gruppo, vi sarà l’onorata presenza proprio del fondatore: Riccardo Azzolini.
Il Gaom rientra nelle ODV (Organizzazione Di Volontariato, regolarmente iscritta nei registri ufficiali); la sigla sta ad indicare il “Gruppo Amici Ospedali Missionari”.
L’Organizzazione è nata nel 1984, a Castelnovo ne' Monti, da un’idea del dottor Riccardo Azzolini. Come cuore pulsante rientra in essa, la volontà di portare aiuti ai paesi in via di sviluppo.
Fin dall’inizio, Gaom ha concentrato le sue attività in Etiopia, in particolare a Gambo; paese a 300 Km a Sud della capitale Addis Abeba, sostenendo e collaborando con i Missionari della Consolata.
Nata inizialmente per migliorare l’accesso alle cure sanitarie delle popolazioni più povere, questa organizzazione di volontariato, nel tempo, si è occupata di pensare e gestire progetti di sviluppo in senso più ampio, venendo incontro alle esigenze che piano piano emergevano, delle comunità locali di Gambo e Shashemene.
Oggi Gaom conta più di 700 iscritti.
Gian Luca Marconi partirà con un gruppo il 19 gennaio da Milano per l’Etiopia e lì vi sosteranno fino al 4 febbraio.
Marconi, afferma: “Penso sia una bella iniziativa e credo sia importante sensibilizzare i cittadini circa queste iniziative e soprattutto informarli della nostra partenza e dei nostri progetti – prosegue - partiamo in tredici: medici, infermieri in pensione e volontari”.
Da sottolineare, è certamente la presenza importante ed emozionante del fondatore e presidente onorario di Gaom: Riccardo Azzolini, che all'età all’età di 95 anni tornerà in Africa per svolgere la sua missione di medico presso la clinica di Shashemane, precisamente come otorinolaringoiatra.
Il Dottor Gian Luca Marconi spiega che Riccardo andò in missione per la prima volta nel 1984: il prossimo anno infatti, si festeggerà il 40’ anniversario di fondazione di Gaom.
Gian Luca, Riccardo e gli altri facenti parte del gruppo in partenza, decidono di tornare in Etiopia per seguire e portare in auge i progetti pensati per quei territori; dopo 3 anni in cui si è vista passare una disastrosa pandemia e una guerra civile. Quei progetti che in questi anni di restrizioni, si è riusciti a sostenere “soltanto” economicamente e materialmente.
Gaom promuove e si è fatta carico anche di un progetto importante ma molto oneroso: “Casa famiglia”.
Proprio intorno a Casa Famiglia, tra la fine di quest'anno e i primi mesi dell'anno nuovo, Gaom sarà impegnato nel trasferire i laboratori di Arti e Mestieri per i ragazzi di strada, dal terreno della missione a quello della Casa. Un passaggio che si pensa, possa consentire ai ragazzi di aumentare la produzione del panificio e della falegnameria e di aprire anche una bottega di rivendita dei loro prodotti da forno. Un altro progetto strutturale consisterà nella riorganizzazione interna di un capannone: ciò consentirà di ricavare un po' di spazio per allestire altri laboratori futuri. Ne segue che la clinica potrebbe essere ampliata, poiché i lavoratori verrebbero spostati in un nuovo spazio, adattato alle esigenze.
Inoltre la clinica, potrà successivamente essere dotata di una nuova ala destinata a pre-parto e neonatologia. Traguardi importanti e considerevoli, in territori poveri e pressoché dimenticati.
Complimenti a tutti e che Dio vi protegga.
Lilli
Liliana Montermini