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Diga di Vetto, via libera ai primi 3,5 milioni

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Si è fatto un passo avanti sulla diga di Vetto. Ieri il deputato reggiano Gianluca Vinci ha incontrato il viceministro Galeazzo Bignami, con delega alle infrastrutture idriche, “per iniziare a ragionare in concreto di un progetto fondamentale per i territori delle province di Reggio Emilia e Parma ma non solo, la diga di Vetto”,

“I primi 3,5 milioni di euro finalmente liberati dal MIT nei giorni scorsi dovrebbero arrivare entro il prossimo febbraio. Le istanze importanti dei territori trovano finalmente nell’attuale Governo un interlocutore capace di affrontare le questioni senza pregiudizi ideologici”.

 

 

3 COMMENTS

  1. E’ vero, si è fatto un passo avanti, ma non illudiamoci, se si stanziano milioni di euro per studi di fattibilità e non per l’adeguamento del progetto Marcello, il percorso si allunga di molti anni e temo non si farà nulla. Abbiamo bisogno di acqua, tutti hanno bisogno di acqua, ma ogni giorno sulla valle dell’Enza in questo periodo si mandano a mare qualche milione di metri cubi di acque limpide e tra non molto si griderà all’emergenza per la siccità; chiunque dovrebbe comprendere che se vogliamo l’acqua in luglio e agosto la dobbiamo invasare in questi mesi, ma se si fa la diga di Vetto finisce il businnes del pompaggio delle acque da falda o da Po. Ma la cosa a cui in pochi pensano è il fabbisogno energetico dell’Italia, tutti si riempiono la bocca di “Fotovoltaico” e nessuno si chiede il perchè, molto semplice, con i pannelli fotovoltaici ci guadagna il produttore, l’importatore, il venditore, l’installatore e successivamente chi ne dovrà fare lo smaltimento, come successo con il cemento amianto; con una Diga ciò non avviene e allora portiamo avanti il fotovoltaico, energia ad intermittenza, energia su cui non puoi contare, e diciamo di No all’Energia veramente pulita prodotta dalla diga di Vetto e disponibile quando serve, si sappia che l’energia prodotta dalla diga di Vetto è energia da bacino e non da acqua fluente, la differenza è abissale, ma a chi sa non si da voce, si da voce a chi ha altri interessi e l’acqua porta interessi solo se manca e allora diciamo di No alla Diga di Vetto, mentre in tutto il mondo c’è la corsa a fare Dighe da miliardi di metri cubi per trattenere le acque quando ci sono e non piangere quando non ci sono.
    Lino Franzini Presidente della Municipalità di Ramiseto

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