Immaginate lo stadio di San Siro in Appennino. Fatto non di ultrà, ma di appassionati di presepi che scelgono di visitare uno dei più distanti borghi del crinale a due ore dalla città. È quello che è successo a Gazzano che, quest’anno, ha segnato 3.500 presenze a visitare i presepi di Antonio Pigozzi, allestiti nei locali della ex stalla vicino alla parrocchiale. Dal 1989 ad oggi per questa mostra, che è stata ristrutturata completamente con significative novità nel 2019, le presenze contate assommano a 100.000, per la precisione 20 mila in più della capienza dello stadio calcistico della Madonnina.
Un piccolo miracolo che si è svolto in 30 anni attorno alle scene del celebre presepista Antonio Pigozzi, di caratura e notorietà ormai internazionale, tanto che a Gazzano, si tenne il 43° congresso nazionale dell’Associazione italiana amici dei presepi nel 2012.
“Malgrado il periodo trascorso- commentano l’artista Antonio Pigozzi e Silvia Gigli che, con lui, cura l’esposizione - le persone sono venute a trovarci ed hanno lasciato commenti e valutazioni molto positive… siamo contenti perché il grande lavoro svolto in sinergia con la sola proloco di Gazzano ha portato i presepi e il territorio reggiano nel cuore di tutti. Ci auguriamo di aver trasmesso emozioni, valori e sentimenti di pace in questo periodo dove nulla è scontato”.
Sono saliti appassionati, famiglie, scuole sia da varie parti d’Italia oltre che dall’estero, quest’anno addirittura dall’Australia.
La mostra espone sia opere dell’artista che della sua collezione. All’interno attualmente ci sono 16 scene che rappresentano principalmente la natività, ma anche altri episodi del Vangelo anche della collezione di Pigozzi o di amici artisti. Queste scene hanno diverse dimensioni e quindi differenti tempistiche e modalità di realizzazione. In particolare esistono due scene richieste esplicitamente per i due film di Ficarra e Picone e Pieraccioni.
“La scena utilizzata nella pellicola dell’artista fiorentino - spiega Remo Secchi, presidente della Pro loco gazzanese - intitolata ‘Raggio di luce’ e ambientata nel borgo castelnovese di Pietradura, è stata realizzata da Pigozzi in collaborazione con Silvia Gigli, che con il maestro cura l’esposizione. All’ingresso è possibile acquistare, tra l’altro, il presepe di carta dell’Appennino emiliano creato dai due. L’opera di Fulvio Pizzagalli, proveniente dalla provincia di Bergamo, è invece una natività popolare ambientata nei borghi delle sue montagne”.
Conclusa l’esposizione permanente natalizia, ora l’esposizione presepistica può essere visitata su prenotazione, contattando i numeri telefonici 338 3459222 (Antonio), 3493802121 (Silvia) e 3487732579 (Ernestina).
Altre informazioni sul sito https://mostrapresepigazzano.wixsite.com/