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Cicogne: “la macchina del consenso prepara il terreno ai tagli della sanità”

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“Ancora una volta la macchina del consenso si muove per preparare il terreno ai tagli della sanità a partire dai punti nascita, usando la doccia fredda delle prime pagine dei giornali come si trattasse della bomba alla stazione di Bologna. La Gazzetta di Reggio titola a tutta pagina quello che è stato il leitmotiv della coppia Bonaccini-Venturi nel 2017: chiudere i punti nascita per la sicurezza di madri e neonati.”

Interviene a gamba tesa il comitato ‘Salviamo Le Cicogne’ sull’intervista al dottor Lorenzo Aguzzoli, primario dell'Ostetricia e Ginecologia dell'Ausl, pubblicato oggi 9 gennaio dalla Gazzetta di Reggio Emilia. Tra le domande poste una sui punti nascita e una sul potenziale rischio dovuto alla lontananza geografica.

“Andando poi a leggere l’intervista al primario di ginecologia – continua il Comitato - si scopre che fa riferimento a morti in utero (quindi non di parto) diminuite rispetto a tre anni fa: ma il punto nascita di Castelnovo Monti, che è l’unico ufficialmente soppresso, è chiuso da cinque anni. Questo confronto quindi non è chiaro a cosa si riferisce, come è stato fatto e perché prima morivano di più, che ci sembra un fatto su cui indagare bene, magari con una indagine esterna. Poi nella stessa intervista il primario parla di riaprire Guastalla perché sfavorito rispetto a Scandiano per la lontananza geografica! Allora esiste un problema di lontananza! Ma quando il giornalista rileva la cosa la risposta è subito minimizzante: un parto all’anno in ambulanza e tutti molto positivi!”

“Questa è la riprova che chi gestisce il servizio, gestisce anche i dati, la loro classificazione e la loro divulgazione, allarmando o sorvolando sui rischi attraverso criteri e preferenze conformi al proprio modo di pensare, alla propria comfort zone. – incalza il Comitato - Non è così che si fa cara Ausl e Regione, invece di usare i dati a vostro piacere abbiate la decenza di presentarli completi, disaggregati per zona e in sequenza, riferiti all’arco temporale degli ultimi 15 anni, ovvero a partire da prima delle attuali grandi manovre. Altrimenti ci troviamo di fronte alla ripetizione di quanto è successo nel 2017, quando si condizionò il parere ministeriale inviando a Roma dati distorti sia sui km di distanza sia sul personale, facendolo figurare come personale in prestito e non personale dipendente di una unica Ausl provinciale. Inoltre per accreditare la tesi che più grande è il punto nascita e più c’è sicurezza, tesi che serve a giustificare le chiusure provinciali e la costruzione megalomane del Mire, vennero citate pubblicazioni americane che poi siamo andati a leggere: non solo quelle pubblicazioni non sostenevano questa tesi di stampo industriale, ma addirittura una di queste rilevava esattamente il contrario, trovando maggiori complicanze al parto in grandi strutture con alto numero di parti (Lasswell SM et al. Perinatal regionalization for very low-birth-weight and very preterm infants: a meta- analysis. JAMA 2010; 304:992-1000).”

La lunga nota si conclude con una precisazione: “Tanto per diradare i fumi creati apposta per far confusione, vogliamo ricordare che a Castelnovo ne’ Monti operavano gli stessi ginecologi del Santa Maria Nuova, rispondeva in tutto ai requisiti richiesti dalla legge per quanto riguarda i punti nascita di primo livello, anzi era l’unico ospedale oltre a quello di Reggio ad essere dotato anche di terapia intensiva, e ha salvato molte vite di mamme e bambini prestando assistenza prima e durante il parto con grande professionalità e qualità della degenza, quest’ultima ben diversa dalla congestione di altri ambienti.”

3 COMMENTS

  1. “Si iniziò a parlare di dimensioni e qualcuno inventò un numero “cinquecento nati/anno” per marcare il confine tra strutture inevitabilmente inefficienti ed inefficaci e strutture idonee, una scelta “fortunata” dato che l’equivoco, che crea, perdura anche nei nostri tempi“
    Paolo Giliberti
    Presidente della Società Italiana di Neonatologia
    Gli Standard Per La Valutazione Dei Punti Nascita – 2012

    Consiglio a tutti di scaricare il “Libro bianco del Punto Nascita di Castelnovo ne’ Monti” a questo link:
    https://salviamolecicogne.com/il-libro-bianco-del-punto-nascita-di-castelnovo-ne-monti/
    serve per capire quanto impegno ci hanno messo a chiudere un servizio che Pasquale Marconi aveva costruito con tanto impegno.

    Gianni Marconi

    Gianni Marconi

    • Firma - Gianni Marconi
  2. Fa più che bene il Comitato ‘Salviamo Le Cicogne’ a tener viva l’attenzione sul Punto Nascita montano, ma ho l’impressione, ovviamente tutta da dimostrare, che i nostri “decisori” politici, dalla sfera locale a quella regionale – causa un insieme di ragioni, vedi l’esito delle elezioni di settembre, e l’avvicinarsi del voto in due importanti Regioni, nonché le tensioni e divisioni congressuali – siano entrati in una sorta di “cortocircuito”, politicamente parlando, che rende di fatto piuttosto difficile prendere decisioni.

    Non a caso, stando sempre alla mia percezione, che può essere anche del tutto fallace, si limitano ad autocelebrarsi, elencando le “cose buone” fin qui fatte, a loro opinione, ossia ragionano sostanzialmente del passato continuando per così dire la tendenza alla autoreferenzialità, il che mi fa pensare che si dovrà quantomeno attendere la conclusione della fase congressuale, e le risultanze del suddetto voto regionale, prima che vi sia una “ripresa dei lavori”, si riattivi cioè il percorso decisionale (e vedere poi cosa ci riserva).

    P.B. 10. 01.2023

    P.B.

    • Firma - P.B.