Home Economia Pellet, Uncem: “Iva dimezzata, ma il prezzo è diminuito?”

Pellet, Uncem: “Iva dimezzata, ma il prezzo è diminuito?”

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"Bisogna avviare una mappatura sui prezzi del pellet”, lo chiede Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) ai Ministeri competenti d'intesa con l’Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel) e gli Enti locali.

Per Uncem “dopo il dimezzamento dell'IVA, passata dal 22 al 10%, bisogna capire se i prezzi sono scesi o se invece non sono rimasti uguali considerato il fatto che siamo nel pieno della stagione (climaticamente anomala) invernale e che le scorte vanno fatte fuori con i prezzi considerati in precedenza da parte di grandi e piccoli commercianti”.

Da diversi mesi l’associazione denuncia il rischio speculazione perché i prezzi di un sacco da 15 chilogrammi non possono essere vicini ai 13, 14, 15 euro. Lo scorso anno, in stagione, erano 5, 6, qualche volta 7 euro per 15 chilogrammi. E la diminuzione dell'IVA, che per lo Stato è un costo in termini di gettito, deve portare a un calo del prezzo del sacco e del pellet sfuso.

“Chi deve controllare in tal senso, come per il rischio di speculazione di benzina e gasolio per auto e camion, - sostiene Uncem - lo faccia evitando che a pagare siano ancora una volta i consumatori. E se vi sono sanzioni, le autorità crediamo debbano intervenire. Il mancato controllo dell'aumento dei prezzi del pellet è gravissimo in particolare nei Comuni montani non metanizzati, e sono 1500 in Italia, oltre a mille parzialmente metanizzati ove pellet e legno rappresentano una fonte di riscaldamento imprescindibile”