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Quanto don Gianfranco Gazzotti abbia saputo incidere nella comunità ecclesiale e civile reggiana lo hanno dimostrato le tante testimonianze di affetto, cordoglio, gratitudine rivoltegli in occasione della sua improvvisa scomparsa.
La partecipazione commossa di tantissime persone di ogni età ai momenti di preghiera, di veglia e alla liturgia di commiato in cattedrale presieduta dall’arcivescovo Giacomo Morandi sono state prova ulteriore del loro profondo legame con don Gianfranco.
Una manifestazione che ha oltrepassato certamente i confini della nostra provincia. La Terra Santa era particolarmente “presente” in questi giorni a Reggio, non solo attraverso i messaggi dei religiosi, delle religiose e dei volontari che colà operano, ma tramite il ricordo dei tanti generosi aiuti portati assieme ai pellegrini che guidati con sapienza e competenza da mons. Gazzotti hanno percorsi in oltre mezzo secolo i luoghi di Gesù.
Il Seminario, gli Amici di Terra Santa, la Scuola, la Caritas, la parrocchia della Cattedrale, la basilica di San Prospero, l’Istituto Artigianelli, l’Ordine del Santo Sepolcro, l’Azione Cattolica sono stati tra gli ambiti in cui monsignor Gianfranco tanto bene ha generosamente seminato.
Una dote da tutti riconosciuta è stata la sua capacità di relazioni, di saper creare e mantenere durature e solide amicizie. In questo modo la sua profonda fede si è concretizzata in innumerevoli e preziose occasioni di incontro, preghiera, celebrazione, condivisione, consiglio, conforto spirituale, sostegno.
Certamente la sua impronta nella comunità reggiana è oggi evidente, ma nel contempo deve essere mantenuta viva nel tempo.
Per questo la sua attenzione prioritaria verso chi è in condizioni di disagio e di fragilità troverà continuità in iniziative che si collocheranno nella prospettiva da lui indicata.
I fratelli Maria Teresa, Claudio Pietro, Domenico