Notizie di stampa del 2 gennaio ci segnalano che, nel corso di queste festività, in diverse località della nostra provincia - tra le quali non sembra figurare per ora la montagna - si sono verificati fenomeni di vandalismo contro i simboli ed emblemi del Natale, il che a parer mio non dovrebbe passare inosservato, e dopo aver provato sentimenti d'indignazione per tali biasimevoli e ingiustificabili gesti, bisognerebbe pure chiedersi, a mio vedere almeno, se e quale “retroterra” possano avere alle spalle.
Chi ha poco o nullo trasporto verso le nostre tradizioni religiose, può anche non dare granché importanza a detti atti - e al loro crescendo, stando sempre a quanto è dato di leggere - ma se, in qualche modo, fossero semmai prodotto e conseguenza del clima di permissivismo che ha messo radici nella nostra società, andandosi mano a mano più espandendo col trascorrere degli anni, dovremmo forse preoccuparcene un po’ tutti, io credo, perché nessun ambito o settore potrebbe poi venir risparmiato.
Ove una tale eventualità non andasse esclusa a priori, ci si potrebbe altresì domandare se la cosiddetta “secolarizzazione”, o una fraintesa maniera di intenderla, abbia via via sminuito e banalizzato i simboli religiosi, al punto di renderli più esposti alla irriverenza, se non al dileggio, mentre in passato erano comunque rispettati, anche dai non credenti ed osservanti, tanto che nella cultura popolare vigeva il principio “scherza coi fanti ma lascia stare i santi” (principio che trovava allora un’ampia e convinta applicazione).
Le mie sono semplici supposizioni, tutte da dimostrare, ma se avessero un benché minimo fondamento varrebbe probabilmente la pena, e ci costerebbe peraltro assai poco, di scoraggiare quanto più possibile gli eccessi del permissivismo – nel nostro sentire comune, che ispira a sua volta i nostri comportamenti – recuperando e incoraggiando nel contempo un generale rispetto della nostra simbologia religiosa, anche col vederne i tratti identitari (e indipendentemente dal nostro rispettivo grado di fede o devozione).
P.B.