“La Regione chiude anche il punto nascita di Mirandola. Ma non doveva riaprire Castelnovo ne’ Monti?".
Questo l’amaro sfogo affidato ad un post sui social del dottor Carlo Boni Capogruppo di maggioranza a Castelnovo e medico pediatra, più volte intervenuto sulla questione della sanità in montagna e la chiusura del Punto nascita di Castelnovo.
“Ormai più che di presa in giro si può parlare di inganno – si legge - Intanto il governo non mette un soldo vero sulla sanità dopo anni di tagli violenti e sconsiderati; non intende sfruttare il MES. Ha timore di futuri ricatti; timore motivato, tuttavia se il problema è ridurre il debito per non essere più ricattabili, mi pare che occorra partire dall’evasione fiscale e dalla riduzione di vergognosi sprechi di cui siamo tutti testimoni ogni giorno”.
Boni continua: “Dove è finita la revisione della spesa di cui tanto si è parlato? Tutto sull’ altare del consenso elettorale? Intanto le persone o pagano o rinunciano alle cure o addirittura si indebitano per accedere alle prestazioni di cui avrebbero diritto. Al Governo chiederei un poco di coraggio vero piuttosto che roboanti annunci e dimostrazioni muscolari. Alla Regione più attenzione al territorio piuttosto che al futuro segretario di partito. A meno che il problema non sia un grave deficit di competenza, il che mi parrebbe anche più grave. Sale la nausea e lo scoramento”.
Pochi giorni fa la decisione comunicata dall'Ausl di Modena di sospendere i parti al punto nascita di Mirandola, “necessaria – si legge nel comunicato stampa - finché non sarà possibile ripristinare condizioni idonee sia dal punto di vista clinico e del rischio, sia dal punto di vista della continuità assistenziale necessaria a garantire la corretta presa in carico delle pazienti. L’Ausl continuerà a lavorare per il reperimento di personale, come ha fatto finora, con strategie diversificate
Posso naturalmente sbagliarmi, ma nella scelta politica di non far ricorso al MES io vedo anche un certo qual risveglio di orgoglio nazionale, il che non mi sembra essere un fattore negativo, dopo che, nel corso di questi anni, abbiamo “lasciato per strada” non pochi valori, che erano “mattoni” della nostra identità e che forse varrebbe la pena di recuperare, o tentare quantomeno di farlo (sperando di essere ancora in tempo, e comunque prima che sia troppo tardi).
P.B. 30.12.2022
P.B.
Condivido in toto quanto sostenuto dal Sig. P.B.; mi auguro che questo Governo, eletto dagli Italiani dopo dieci anni, possa porre fine alla distruzione di questo paese, per me è rimasto l’ultima speranza e che l’orgoglio di essere Italiani torni nel cuore e nella mente di tutti. Mi auguro che ALITALIA, che rappresentava l’Italia in ogni angolo del mondo, sia stato l’ultimo regalo ai Tedeschi o Americani. Avevamo il polo siderurgico più importante del mondo, è stato distrutto e svenduto anche quello. Spero che il buonismo in cambio di voti abbia fine, come spero abbia fine l’indebitamento, e il MES credo facesse solo quello, e che il rispetto delle leggi valga per tutti, a partire dai Rave Party, da chi ruba, da chi violenta, da corrotti e corruttori, ecc.; come dovrebbe succedere in un paese normale, che sia governato da partiti di Destra, Sinistra o Centro; ma forse è troppo tardi; quando un albero è secco a poco serve innaffiarlo.
Lino Franzini Presidente della Municipalità di Ramiseto
http://FranziniLino
Scusa Carlo se mi permetto… questo tuo lato pubblico e popolare lo apprezzo di più di quello di capogruppo della maggioranza consiliare a Castelnovo che invece tende ad essere più in difesa della linea. Comunque, ora che Sindaco e Giunta hanno un mandato consiliare per sviluppare una iniziativa a favore del punto nascita attraverso l’interlocuzione con la Regione e con altre situazioni provinciali, non vedo l’ora di conoscere i passi intrapresi.
Nadia Vassallo
Non capisco cosa c’entri l’attuale governo quando il punto nascite è stato chiuso dalla Regione e la Regione, nella persona di Bonaccini, si era impegnata a riaprirlo. La sanità è una competenza regionale, quindi secondo me il dott. Boni dovrebbe guardare all’interno del suo partito e del partito che governa la regione (e che ha governato il paese per oltre un decennio) se è in cerca di responsabilità. Detto questo, visto che puntare il dito lascia il tempo che trova, non sarebbe meglio vedere come risolvere la situazione anziché recriminare?
Vico Terzi
Mi sembrerebbe francamente tradursi in una autorete il voler cercare eventuali responsabilità nel Governo attualmente in carica, insediatosi da neppure tre mesi, e tenuto altresì conto che “la sanità è una competenza regionale” e che il partito che governa la Regione “ha governato il Paese per oltre un decennio”, come scrive Terzi.
E qui mi aspetterei di udire anche la voce del PD montano, come successo nella prima decade di agosto, sempre in argomento, allorché il Coordinatore zonale di detto partito ebbe ad intervenire qualche giorno dopo il Capogruppo di maggioranza a Castelnovo Monti, con rispettive posizioni che non mi parevano essere proprio coincidenti.
A rendere complessa la materia concorrono verosimilmente molteplici fattori, economici, organizzativi, ecc.., che vanno casomai ad intrecciarsi, e la cui soluzione comporta intuitivamente l’apporto di tutte le istituzioni preposte, ai vari livelli, ma riterrei che a chi legge occorra innanzitutto capire quali sono i “passaggi”, e a chi competono.
P.B. 01.01.2023
P.B.