La farina di castagna prodotta dalla cooperativa I Briganti del Cerreto vince il quinto contest Dolce&Farina, il premio che il Parco nazionale dell’Appennino riserva ai produttori di farina di castagna della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano. La finale di Dolce&Farina si è svolta il 29 dicembre al Parco di Sassalbo, in provincia di Massa Carrara.
“Questo premio è per noi una graditissima sorpresa”, dichiara Luca Farina, presidente della Coop I Briganti del Cerreto, intervenuto a ritirare il premio con diversi soci. La cooperativa è nata nel 2003 e può contare su 9 dipendenti.
E aggiunge: “Siamo orgogliosi di un prodotto che merita di essere valorizzato; a Cerreto abbiamo 2 ettari di castagneto dove raccogliamo 40 quintali di castagne, in parte essiccate per una produzione di 12 quintali di farina che vendiamo direttamente, ma anche tramite caseifici, forni e piccoli market. Anche grazie all’attività promossa dal Parco nazionale dell’Appennino, come questo contest, crediamo che questo prodotto possa ulteriormente qualificarsi”.
Dai quattro versanti del Parco erano in gara 24 aziende. Seconda classificata l’azienda Boschetti Giancarlo (Tavernelle Licciana Nardi), terza classificata Az. Agricola La Bukolica (Fivizzano).
Al lavoro, coadiuvati da Mario Giannarelli, la giuria presieduta da Rolando Paganini, dell’Accademia cucina italiana ed ex docente Istituto Alberghiero Bagnone, Giuseppe Mignani, esperto Lunigianese della battitura delle castagne, Gianluca Testa, giornalista di Montagne 360, Francesca Nobili, assessore a Turismo e cultura del Comune di Fivizzano, Gabriele Arlotti, giornalista e assaggiatore internazionale di prodotti agroalimentari.
“Pur in una annata segnata dal caldo, le farine erano davvero di alto livello e rappresentative di una produzione tradizionale eccezionale – ha spiegato Paganini – e non è stato facile selezionare le premiate. Elementi distintivi sono risultati colore, profumo, aroma e assenza di difetti. Da qui la necessità di un ulteriore assaggio delle diverse farine di castagna”.
“La farina di castagne dell’Appennino ottenuta con il metodo tradizionale è un prodotto di straordinaria qualità – afferma il direttore del Parco nazionale, Giuseppe Vignali -. I frutti sono raccolti in boschi che non subiscono alcun trattamento e tutta la filiera produttiva è a km zero. I produttori dedicano energie, passione e competenze per realizzare questa farina che si potrebbe paragonare, se fossimo nel mondo dei vini, allo Champagne”.
Al termine della manifestazione il pubblico ha potuto degustare sfiziosi prodotti tipici realizzati dal Castagneto Fiorini di Sassalbo, dai I pattonari di Agnino, dal Il Ristorante Gambin, da La Compagnia del Guiterno e dalla La Gelateria di Corniglio.