L'inverno è o era di otto mesi in montagna.
Una sessantina o più quintali di legna pronta per la stufa, nella legnaia si conservava anche una decina di fascine di ramaglie per forni e stufe.
I fienili strapieni di fieno, in cantina oltre a vino nuovo a riposo, stagionavano anche formaggi e naturavamo zucche, in un cassone al buio stracolmo di patate per gnocchi e puree in un angolo cassette di mele e pere tardive mentre in altre cassette coperte da paglia naturavamo Nespole o cachi appena raccolti, in un altro cassone di legno diviso da due scompartimenti all' asciutto un paio di sacchi di farina del grano macinato a luglio e anche sacchi di farina gialla per polenta. Alle travature del piano erano appesi alcuni salumi ormai pronti ad essere consumati per Natale, e i chiodi liberi erano in attesa di appendere i salumi dei prossimi gennaio febbraio, una damigiana da venticinque litri colma d'olio toscano fresco di frantoio acquistato nei giorni precedenti. Molti seppellivano carote in secchi pieni di terra per raccogliere al bisogno, alcune massaie mettevano in una miscela di calce viva e acqua in grossi recipienti di vetro almeno una cinquantina di uova per consumarle fino alla primavera prossima quando le galline tornavano produttive.
Altri scaffali erano pieni di vasi di verdure sott'aceto o sott'olio, io ero / sono goloso della Giardiniera che faceva mamma, in un ripiano Funghi sott'olio e confetture di frutta varia, sacchetti di frutta secca noci, nocciole e Castagne e Farina di castagna in barattoli ermetici,
Grappoli di uva Sultanina erano invece appesi in cucina dove il calore della stufa provvedeva ad essicarli.
In un altro ripiano erano conservati blocchi di sapone fatto in casa.
L'inverno in Appennino inizia a Ottobre e finisce a Giugno
e questo i montanari lo sapevano perciò il 21 Dicembre di ogni anno guardavano con soddisfazione la grande fatica fatta per riempire fienili, legnaie, dispense e cantine pronti ad affrontare una nuova stagione per riposare le membra e pianificare semine e raccolti per gli inverni futuri.
Lo Scrittore Stefano Benni scrisse... "cos'è l'eternità se il passato (anni 80) era tanto tempo fa?"
Tutto questo era tanto tempo prima degli Iper, Super e Megastore che sono le nostre moderne cantine dispense.
Già cos'è l'eternità?Sarà buona cosa, per chi ha la possibilità, ripristinare il vecchio, amato e sano "supermercato" di casa!
BUON INVERNO A TUTTI VOI.
Fabrizio Biacco Fontana