“Perchè l’unità cinofila del non viene utilizzata dai comuni dell’Unione?, lo chiedono Elio Magliani e Sauro Fontanesi.
“I circoli di Fratelli d'Italia dell'Appennino – affermano - hanno, con piacere, preso atto della attività di prevenzione e di contrasto allo spaccio e alla detenzione di droghe svolta dalla compagnia Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti, con il fattivo intervento della unità cinofila dei Carabinieri di Bologna”, lo
“Ciò detto – spiegano - desideriamo con rammarico, porre l accento sulla attività che dovrebbe essere svolta anche dalla unità cinofila della Polizia Locale della Unione dei comuni dell' Appennino che, a quanto pare, lavora in supporto a numerosi comuni della provincia e di province limitrofe ma, non nell'ambito della Unione. Perché accade questo considerato che lo stesso sindaco di Castelnovo ne’ Monti ha espresso, in modo significativo, la preoccupazione per l' uso di droghe da parte dei giovani?”.
E concludono: “Il mancato impiego della unità cinofila che dovrebbe essere almeno periodico e peraltro costoso per il suo mantenimento, scaturisce dalla volontà del comandante della Polizia Locale o da altro?
Abbiamo appreso inoltre che è stata depositata una interrogazione alla presidenza della Unione e attendiamo una risposta , sia come montanari , sia come presidenti dei circoli di Fratelli d'Italia dell'Appennino”.
Penso che sia per tutelare il cane , gli spacciatori odiano i cani antidroga! Non ci penserebbero due volte a farlo fuori! Carla