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Alex Ferrari: “Che soddisfazione vincere ma farlo con mio zio ancora di più”

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Testa sulle spalle e radici ben piantate nella sua Castelnovo, Alex Ferrari è stato uno dei personaggi di punta del rally reggiano. Grande spirito sportivo ha affrontato le gare con concentrazione senza mai dimenticare la componente ludica dando filo da torcere a piloti con esperienza decennale pur continuando a divertirsi e a divertire. E nell’ultima gara, ennesima vittoria, ha portato con sé un pezzo di famiglia…

Alex quando è nata questa passione?

Mio papà, grande appassionato, non ha mai corso ma ha sempre seguito le gare e mi ha portato fin da piccolino a vedere le macchine, di conseguenza sono nato con la passione dei rally. Ho iniziato con la moto perché meno dispendioso e perché si poteva iniziare a correre anche prima dei 18 anni, io infatti ho iniziato a 5 anni. Dopo l'ultimo incidente, abbastanza impegnativo, ho messo da parte il motocross ma non riesco a stare lontano dai motori e mi sono buttato sulle macchine.

Il papà allora deve essere felicissimo…

Quando io corro lui si gira dall'altra parte! Vorrebbe per me uno sport più tranquillo mentre mia mamma non vede l'ora di vedermi correre, è lei che spinge.

Ma c’è un altro componente della famiglia che è felice di vederti correre, cosa ti ha chiesto tuo zio Alfonso?

Dopo l'ultima gara, in cui siamo arrivati secondi nel campionato italiano del trofeo Renault, una mattina prima di cominciare a lavorare parlando mi fa “sai che mi piacerebbe fare una gara con te?” e io da lì ho carpito l’idea. Sapevo che c'era questa gara a San Marino a cui partecipava la gente della zona, tra l'altro anche i suoi amici del Motoracing dove lui fa assistenza ai rally, e proprio con la complicità di due amici del Motoracing abbiamo organizzato questa sorpresa.  A sua insaputa mentre era al mare abbiamo preparato un pacchetto con la tuta, il casco e un biglietto in cui veniva convocato per la gara. La sua primissima volta in macchina.

Primissima volta come navigatore, è possibile senza esperienza?

Non è stato facile, assolutamente. Ho studiato tanto la strada sui video, su Internet e sono arrivato abbastanza preparato. Abbiamo anche fatto delle prove nei giorni precedenti qua intorno a casa per far la stesura delle note, tutto sempre con l'aiuto di Andrea Montecchi del Motoracing che mi ha dato le dritte principali e siamo riusciti ad arrivare a un punto discreto da poter riuscire a correre. Chiaramente non è stato facile, il ruolo del navigatore non è solo è basato sul dare le note ma c'è anche tutto il contesto intorno, i controlli orari, la lettura del radar… diciamo che tra i due è più facile guidare perché un pilota deve solo guidare e andare più forte possibile mentre il navigatore ha un ruolo forse più importante perché ti dà il ritmo.

Se l'è cavata benissimo, primi di classe…

Primi di classe, primi due ruote motrici e dodicesimi assoluti, di più non potevano fare! Noi non ci aspettavamo assolutamente questo risultato, io avevo una macchina nuova oltre a un nuovo navigatore quindi ho approcciato la gara con spirito goliardico, l’importante era divertirsi e non fare stupidate poi quello che viene viene. Dopo la prima prova ho guardato i tempi e abbiamo iniziato a crederci, da lì ho capito che ce la si poteva fare e ho cominciato a spingere di più.

Questa vittoria chiude la stagione, come è andata quest'anno?

È andata bene anche sopra le aspettative perché siamo partiti con un campionato abbastanza impegnativo. Abbiamo faticato la prima gara perché, comunque, la prima gara di quest'anno è stata la mia quarta gara in assoluto e ho visto che non eravamo lontanissimi dai primi. Già dalla seconda gara abbiamo iniziato a crescere: la prima prova della seconda gara abbiamo vinto, dopo ho fatto due marachelle toccando la macchina e non ero più libero con la mente, ho puntato a portare a casa il risultato senza fare ulteriori danni. Dalla terza gara abbiamo iniziato a vincere e abbiamo capito che potevamo in una qualche maniera ambire per la vittoria. Ci siamo ritrovati all'ultima gara che ci giocavamo in tre il titolo di campione italiano per vari episodi e abbiamo fatto secondi di trofeo.

Quando ti rivedremo correre?

Non so quando ma ormai andiamo al 2023.