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L’associazione ‘Per Te – Donne insieme contro la violenza’: un punto di riferimento in montagna

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In Appennino l’associazione 'Per Te – Donne insieme contro la violenza' rappresenta un punto di riferimento per le donne che chiedono aiuto. Presieduta da Lorenza Casalgrande, l’associazione è nata nel 2011 per volontà di un gruppo di donne mosse dal desiderio di offrire aiuto nell’ascolto di altre donne vittime di atti di violenza garantendo l' anonimato e l’assoluta riservatezza.
La pandemia ha bloccato il lavoro delle volontarie dell’associazione, come spiega la presidente: “Purtroppo abbiamo dovuto rallentare di molto la nostra attività e non siamo ancora riuscite a riprendere pienamente. Non riceviamo tante chiamate, forse anche perché nel frattempo si sono attivati dei numeri nazionali. Noi manteniamo il nostro numero verde attivo 800 975139 perché vogliamo sia un punto di riferimento per le donne che subiscono violenza”.
Le volontarie, prima della pandemia, erano anche impegnate ad organizzare iniziative soprattutto nelle scuole, per sensibilizzare i giovani ad una problematica così seria ed importante.
“Mi rammarica soprattutto aver dovuto interrompere questi progetti – aggiunge la presidente – e ci auguriamo di riprenderli al più presto. Venerdì faremo uno spettacolo al teatro Bismantova, sarà una serata per riflettere insieme e dato il successo dello scorso anno, abbiamo pensato di far tornare la compagnia Le Mafalde che metteranno in scena il loro nuovo spettacolo”.
Lo spettacolo ‘I monologhi della vagina’ andrà in scena a Castelnovo oggi, sarà con ingresso a offerta libera e il ricavato sarà devoluto proprio all’associazione Per Te – Donne insieme contro la violenza.
L’associazione “Per te. Insieme contro la violenza” è anche coinvolta, nell’ambito del bando della Regione Emilia-Romagna finalizzato alla promozione delle pari opportunità e delle politiche di genere, nel progetto “Post it. Insieme contro la violenza maschile sulle donne”, coordinato dal Comune di Reggio Emilia in partenariato anche con l’associazione Nondasola, la Cooperativa Giro del cielo, la Cooperativa Papa Giovanni XXIII che gestisce il Servizio Uomini maltrattanti, l’associazione Casa d’Altri che gestisce Binario49, il Comune di Baiso e l’Unione montana (Carpineti, Casina, Castelnovo, Toano, Ventasso, Vetto, Villa Minozzo) e l’Ufficio scolastico provinciale.
Tra le azioni messe in campo e realizzate: laboratori di prevenzione nelle scuole secondarie di primo e secondo grado condotti dall’associazione Nondasola che hanno accompagnato l’installazione dell’opera d’arte “Parole, parole, parole” realizzata per il Comune di Reggio Emilia dall’artista Elena Mazzi. Si ricorda che l’opera di Elena Mazzi è tuttora visitabile nei luoghi della città in cui è stata realizzata ad oggi - biblioteca Panizzi, Spazio Gerra, Casa delle Donne, Musei civici mentre nelle scuole è stata allestita al Liceo Chierici, Liceo Moro, Iti Nobili, Scuola media Manzoni, scuola media di Baiso, Istituto di Istruzione Superiore Cattaneo Dall'aglio e Iis Nelson Mandela di Castelnovo Monti.

Nel giorno in cui ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, designata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, si leggono i dati e si organizzano iniziative per sensibilizzare su un fenomeno che resta preoccupante.
Dati che mostrano che c’è ancora tanto da fare perché sono ancora troppe le donne maltrattate, ammazzate da uomini che non accettano la fine della relazione; le donne vittime di violenza domestica, donne che subiscono violenza on line. Soprattutto, ancora troppe, quelle che hanno paura di denunciare.