Troppi autisti di Seta si licenziano per andare nelle aziende di trasporto pubblico di altre città, che applicano contratti più vantaggiosi. Lo segnalano i consiglieri regionali della Lega Gabriele Delmonte e Maura Catellani per cui “da inizio anno il saldo fra assunzioni e cessazioni dei rapporti di lavoro all'interno del gruppo Seta presenta un conto negativo di 16 autisti”. Un passivo “che va ad aggiungersi al pregresso ammanco di 20 autisti”, sottolineano i leghisti. Che parlano quindi di “una situazione critica che rischia di comportare la soppressione di linee e tratte extraurbane (si pensi principalmente all'area appenninica) con conseguente diminuzione delle corse del servizio pubblico locale e che, pertanto, va scongiurata”.
In un'interrogazione alla Giunta regionale depositata ieri, martedì 22 novembre, gli esponenti del Carroccio chiedono quindi all'Ente “quali azioni intenda mettere in atto con Seta Spa al fine di sopperire alle problematiche di reperimento degli autisti” e “se stia valutando una rimodulazione del contratto di lavoro del Gruppo”. Le ‘fughe’ infatti, spiegano Delmonte e Catellani, "Sarebbero riconducibili alle condizioni contrattuali che prevedono turni di lavoro che richiedono un impegno superiore alle 12 ore al giorno a fronte di stipendi non in linea con il livello del costo della vita". Del resto, “proprio Seta Spa avrebbe ammesso le proprie difficoltà nel reperire nuovo personale, al punto da considerare la possibilità di offrire agli aspiranti dipendenti un supporto economico finalizzato al conseguimento della patente di guida idonea al trasporto passeggeri”, concludono Delmonte e Catellani.