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Castelnovo, sabato 19 novembre all’Oratorio il nuovo musical della Mangrovia

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Sabato 19 novembre, sempre all’Oratorio alle ore 21 sarà portato in scena il nuovo musical della Mangrovia, compagnia teatrale del centro culturale missionario PIME di Milano. Primo piano è il titolo dello spettacolo, che viene proposto con ingresso a offerta libera e il ricavato che sarà devoluto a favore del Progetto Mariam, portato avanti in Etiopia dall’associazione Gaom, per la valorizzazione della donna.L’evento è collegato alla Festa dei Popoli, che si terrà domenica 20 novembre all’Oratorio Don Bosco di Castelnovo, la sera prima,L’idea alla base di Primo piano è quella di riportare in scena il tema dell’accoglienza, che non cessa di essere di attualità. La Mangrovia ha scelto di farlo creando un sequel di “Mondominio”, il suo ultimo musical (già eseguito anche al Teatro Bismantova nel 2019). In esso, un condominio si faceva espressione delle diverse risposte al problema dell’accoglienza, incarnato da una famiglia migrante che avrebbe dovuto essere accolta nel palazzo. In Primo piano la storia va avanti: la famiglia è arrivata e i condomini affrontano una nuova quotidianità, ognuno a modo suo. Un sequel, ma non del tutto: se il tema e l’ambientazione sono gli stessi, infatti, c’è molto di diverso e di nuovo rispetto a “Mondominio”.
Questo nuovo spettacolo, infatti, è pensato per essere molto snello nella sua messa in scena, attraverso la durata breve, una scenografia ridotta all’essenziale e meno personaggi a calcare il palcoscenico. Questo ovviamente senza rinunciare alla ricchezza composta dalle musiche originali eseguite dal vivo, dalla recitazione alla quale si aggiungono letture sempre dal vivo (info: https://lamangrovia.it).
Un’anticipazione della Festa dei Popoli di domenica, dalle ore 16 all’Oratorio Don Bosco. Un evento nato per celebrare la multi-culturalità e l’accoglienza di un territorio, l’Appennino, che storicamente è al centro di fenomeni migratori: a partire dall’800 con i montanari e le montanare in veste di emigranti, poi dagli ultimi anni del ‘900, luogo di immigrazione, con stranieri di diverse etnie e nazionalità che hanno scelto la montagna per vivere e lavorare, integrandosi e portando a un incontro con le loro tradizioni, costumi e usanze. Durante la giornata sarà possibile ascoltare le voci provenienti dai vari stand allestiti dagli “amici del mondo” presenti sul territorio appenninico, con testimonianze, musica, immagini, una merenda originale e diversa dal solito, giochi e infine una preghiera interreligiosa contro la guerra e per una fratellanza universale.