Continua la collaborazione tra il liceo linguistico Cattaneo Dall'Aglio e Redacon tramite la rubrica Speakeasy, curata direttamente dagli studenti dell'anno 2021-2022.
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It is now considered normal that elementary school children already have a mobile phone. The most frequent question that parents ask themselves and that leads to a modern dilemma is whether to actually give this device into the hands of a child, or keep it away from the world of social media.
Figures given as a result of a research carried out by Ofcom, the UK Communications Regulator, declare that 91% of children who are 11 years old, have mobile phones; whereas in Europe, in 19 countries, more than 60% of kids from 9 to 11 years old connect to the internet with their device at least once a day.
These researches are about teenagers’ behavior, when they use electronic devices and the potential consequences on their mind and daily attitude.
Often, these data are the outcome of studies made on groups of adolescents, who have been using electronic devices for some time, and who consequently often have greater awareness of the risks; though it is verified that younger age groups may be more susceptible to negative effects.
Candice Odgers, a professor of psychological sciences at the University of California, who studied the relationship between the mental health of children and teenagers and the use of digital technology, has not found a logical link between these two.
Thus the one has not an effect on the other, or at least, when it happens, it has really minimal negative effects.
But it is important to remember that these researches are based only on averages, and it would be necessary to analyze each subjective situation.
The only person who really can judge how social media affects children is often the one closest to them – Amy Orben
According to Amy Orben, a psychologist at Cambridge, it would be impossible to understand what impact technology can have on the psychological sphere or on other related aspects of our mind. You can use all kinds of research, but you will never find a source that can provide meaningful results.
Sometimes the only support that the majority of teenagers can receive is from their parents, when they have problems related to the consequences of social media.
On the other hand, many times technological devices are a way to get in touch with the world, especially for those with disabilities.
Other sources explain that in addition to providing information, platforms allow to create an interconnection between all teenagers, so that they can join together and share their thoughts and ideas.
So a teenager on a smartphone should not always be seen as someone who avoids reality, because in some cases phones give children independent mobility, which increases the trust of parents, because they can contact their children at any moment.
Thanks to smartphones, we keep in contact even with people who live far away from us , creating interpersonal relationships.
However, it can't be forgotten that risks may be attached to the relationship with the Internet. When you open up to the technological world, you can meet unknown places where the only defensive weapon would be prudence or at least experience.
The role of parents is fundamental because, especially in puberty, young people are very impressionable, in fact they are more sensitive and prone to soak in the negative part of the media.
In this phase the brain is subjected to a continuous change, and a dependence on technology can lead to effects on their behavior but also on their ability to relate to other people.
As a teenager you are more influenced by other people, and you are more interested in what others think of you; someone will suffer about his or her relationship with the internet, and its impact is very subjective.Therefore, research can provide food for thought to families who must decide whether to buy a smartphone for their children, but it cannot offer specific answers to the question "when?".
For many parents, buying a phone for a child is a practical decision.
Odgers says that in many cases, parents are the ones who want younger children to have phones so that they can keep in touch during the day.
Anja Stevic thinks that buying a phone for a child can be seen as an important step towards adulthood and can help them feel more independent and responsible.
But then the question we ask ourselves is :" When are children at a stage where they are responsible enough to have their own device?”
One factor that parents should not ignore is how comfortable they feel with their child having a smartphone.
Sonia Livingstone, professor of psychology at the London School of Economics and Political Science, says that many parents, once they buy their child a smartphone, determine which applications the child should download and those which are forbidden.
Parents could also, for example, spend time playing with children or take time to see what is on their children’s phones together.
A European study says that even young children learn from smartphones and that parents can use this to their advantage to teach them new things in a creative way.
Ultimately, when should parents buy their children a smartphone?
When they believe their children have reached the awareness that even without a mobile phone they can live in a serene and creative way, without thinking they should have a mobile only because their friends have one.
Quando dovrebbero avere uno smartphone i bambini?
Oramai è considerato normale che i bambini delle scuole elementari abbiano già un cellulare, e la domanda più frequente che i genitori si pongono e che porta ad un dilemma moderno, è se effettivamente dare questo dispositivo nelle mani del proprio bambino, oppure tenerlo lontano dal mondo dei social.
I dati forniti in seguito ad una ricerca effettuata dall Ofcom, l'autorità di regolamentazione delle comunicazioni del Regno Unito, afferma che il 91% dei bambini all’età di 11 anni possiede un telefono cellulare; mentre in Europa, in 19 Paesi, più del 60% degli ragazzi che vanno dai 9 agli 11 anni si collega ad internet con il proprio dispositivo almeno una volta al giorno.
Spesso i dati che si ricavano però sono frutto di studi fatti su gruppi di adolescenti, che già da tempo fanno uso di apparecchi elettronici, e che quindi hanno spesso maggior consapevolezza dei rischi; mentre è provato che fasce di età più piccole possono essere più soggette a effetti negativi.
Candice Odgers, professoressa di scienze psicologiche all’università della California, esaminando il rapporto tra la salute mentale di bambini e adolescenti e l’uso della tecnologia digitale, non ha trovato un legame logico tra le due cose, quindi l’una non influisce sull’altra, o almeno, nei casi in cui accade, ha effetti negativi veramente minimi.
Ma è importante ricordare che queste ricerche sono basate solamente su medie, e per andare nello specifico sarebbe necessario analizzare le situazioni private dei singoli individui.
L'unica persona che può davvero giudicare come i social media influiscono sui bambini è spesso quella più vicina a loro: Amy Orben
Secondo uno studio eseguito da Amy Orben, psicologa a Cambridge, a proposito della cattiva influenza sul benessere psicologico che la tecnologia può avere sui ragazzi, quest’ultima non influirebbe sulla loro salute mentale.
Considerando che tutte le ricerche sono effettuate su valori basati su delle statistiche medie, molte delle problematiche emerse dai social media possono essere alleviate con il dialogo coi propri genitori; questo per evidenziare i lati negativi di queste piattaforme.
D’altro canto, molte volte i dispositivi tecnologici sono un modo per mettersi in contatto col mondo, anche per chi dovesse avere delle disabilità.
Altre fonti spiegano che oltre alla semplice informazione, quindi per scopi pedagogici, le piattaforme consentono di creare un'interconnessione tra tutti gli adolescenti, in modo da unirsi tra di loro e “ricondividere” i loro pensieri e idee. Quindi i giovani al cellulare non devono essere visti sempre come isolati nella società, rischiando di essere considerati disinteressati alla realtà, perché in certi casi i telefoni donano ai giovani una mobilità indipendente, che aumenta la sicurezza dei genitori.
Con gli smartphone infatti, ci si tiene più in contatto anche tra grandi distanze, e implica una connessione che favorisce i rapporti interpersonali.
Non bisogna escludere però che si possono trovare molti rischi in internet. Aprendosi sul mondo tecnologico, si possono incontrare ambienti sconosciuti dove l’unica arma sarebbe la prudenza o come minimo l’esperienza.
Il ruolo dei genitori è fondamentale perché, soprattutto nella pubertà, i giovani sono molto influenzabili, infatti risultano più sensibili e inclini a non avere filtri che li possano proteggere dalla parte negativa della rete.
In questa fase il cervello è sottoposto a un continuo cambiamento, e può portare a produrre degli effetti negativi sul loro comportamento ma anche sulla loro sfera emotiva,oltre a problemi legati a relazionarsi con altri. Da adolescenti si è più influenzati dagli altri ragazzi, e si è più interessati a quello che gli altri pensano di noi; molte persone avranno una tendenza diversa ad assimilare il loro rapporto con i social.
Dunque, la ricerca può fornire spunti di riflessione alle famiglie che decidono se acquistare uno smartphone per i propri figli, ma essa non può offrire risposte specifiche alla domanda "quando?".
Per molti genitori, l'acquisto di un telefono per un bambino è una decisione pratica.
Odgers dice che in molti casi, i genitori sono quelli che vogliono che i bambini più piccoli abbiano il telefono in modo che possano tenersi in contatto durante il giorno. Anja Stevic pensa che comprare il telefono ad un bambino possa essere visto come un passo importante verso l’età adulta e possa aiutarli a farli sentire più indipendenti e responsabili.
Ma allora la domanda che ci poniamo è :” Quando è che i nostri figli sono in una fase in cui sono abbastanza responsabili da avere il proprio dispositivo?”
Un fattore che i genitori non dovrebbero trascurare è quanto si sentano a proprio agio con il fatto che il loro bambino abbia uno smartphone.
Sonia Livingstone, professoressa di psicologia alla London School of Economics and Political Science, afferma che molti genitori, una volta acquistato lo smartphone ai figli, si sentono in dovere di stabilire quali applicazioni i bambini dovrebbero scaricare e quelle interdette. I genitori potrebbero anche, ad esempio, passare del tempo a giocare con i bambini o dedicare del tempo per vedere cosa c’è sul telefono dei propri figli insieme.
Uno studio europeo dice che anche i bambini piccoli imparano dagli smartphone e che i genitori possono sfruttare questa cosa a loro vantaggio per insegnare loro cose nuove in modo creativo.
In definitiva, quando i genitori dovrebbero comprare uno smartphone ai propri bambini?
Secondo gli studi, quando essi reputano che i loro figli abbiano raggiunto la consapevolezza, che anche senza cellulare riuscirebbero a vivere in modo sereno e creativo, senza che ci sia una costrizione ad avere un dispositivo mobile, sottolineando come, alla fine, lo smartphone risulti un dispositivo superfluo nella prima crescita.
(Noemi Beretti, Laura Bertocchi, Ilenya Lombardo 5 Q) https://www.bbc.com/future/article/20220914-whats-the-right-age-to-get-a-smartphone