Riceviamo e pubblichiamo
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La senatrice Liliana Segre ha reso pubblica la decisione di denunciare chi si firma nei post che riceve da due anni, infarciti di intimidazioni, ingiurie, insulti anti semiti e minacce di morte.
La senatrice Segre ,93 anni, testimone instancabile della tragedia della Shoah, e costretta a vivere da due anni sotto scorta nello stesso clima di odio che fu la causa del suo internamento e della morte di molti suoi famigliari.
Fotografata mentre si sottoponeva a vaccinazione per sostenerne la utilità,ha scatenato la imbecillità e l' idiozia dei no vax italiani,con minacce concrete di morte!!
A ciò si aggiungono in questi giorni le dichiarazioni altrettanto deliranti di alcuni no vax al momento del reintegro sul posto di lavoro la dove si parla di fine di una persecuzione, etc etc, aggiungendo benzina sul fuoco!!
La senatrice ha ricordato la paura che la ha accompagnata per tutta la vita e il suo richiamo a vivere liberi e soprattutto a non avere paura!!
Il partito democratico della montagna, i suoi iscritti, ma io credo tutti i cittadini di buon senso, uomini ,donne, si stringono vicino alla senatrice.
La paura, il rischio che si cancelli la memoria di cosa ha subito il popolo ebraico anche in Italia, che come dice la senatrice con il tempo rimanga solo un rigo sui libri di storia, vanno combattuti tutti i giorni, anche con piccoli gesti quotidiani, esercitando e allenando la memoria, consapevoli che il diritto di una signora di 93 di vivere in pace i suoi ultimi anni ci riguarda e ci rende responsabili tutti!
(Paolo Ruffini, Partito democratico della montagna)
Pienamente daccordo con le tue parole paolo.
Io non comprendo cosa c’entrino i No Vax reintregati sul posto di lavoro col restante discorso qui fatto dall’esponente PD della montagna, e perché mai debba indignare lo stato d’animo che qualcuno dei sospesi dal lavoro può aver provato durante la “sospensione”, posto che ognuno di noi ha la propria sensibilità, insieme al diritto di poterla eventualmente esprimere in libertà, così come dovrebbe essere per tutte le nostre rispettive opinioni, senza venir “incolpati” di aggiungere benzina sul fuoco (non mi pare peraltro che siano gli interessati a fare accostamenti tra persecuzioni ben diverse tra loro).
Il dire poi che si è scatenata “la imbecillità e l’ idiozia dei no vax italiani ….” è espressione che parrebbe essere totalizzante, nel senso di dar l’idea di includervi tutti coloro che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione per motivi vari – semmai tra perplessità ed incertezze – o perché hanno ritenuto di dar credito a tesi che sconsigliavano il ricorso al vaccino, e lo hanno fatto senza alcun rumore, e se del caso esponendo civilmente le proprie ragioni, come penso dovrebbe essere consentito ad ognuno di noi, in nome del pluralismo delle idee (suppongo vi siano altri argomenti per non far spegnere la memoria).
P.B. 10.11.2022
condivido totalmente
ottavio tarabelloni
Le pagine di Redacon ci informano sulla iniziativa promossa dalla “Associazione La rinascita della montagna”, e prevista nella mattinata odierna a Castelnovo Monti per protestare contro quello che definiscono il “taciturno immobilismo dello smantellamento dell’ospedale Sant’Anna”, e questo mi farebbe pensare che il rappresentante del PD montagna, anziché “tirare in ballo” i No Vax reintregati sul posto di lavoro, avrebbe forse potuto o dovuto dir qualcosa riguardo alla suddetta manifestazione, nonché sulla “questione Ospedale montano”, che pare essere tuttora aperta se anche un esponente di Italia Viva ha ritenuto di intervenire in merito, pur se con un taglio da partito della sinistra (intervento peraltro concomitante con la manifestazione in discorso, una coincidenza che ciascuno di noi può ovviamente interpretare come meglio crede).
Ma l’affrontare l’argomento Ospedale (rispetto allo “scroccar frecce” contro quei No Vax reintegrati sul posto di lavoro che hanno ritenuto di “dir la loro”) poteva riuscire più impervio e “imbarazzante” per chi appartiene ad una forza politica lungamente egemone nelle nostre parti, dal piano locale a quello regionale, e che è stata pertanto determinante nel decidere l’assetto della nostra organizzazione sanitaria, e circa l’atteggiamento poco amichevole verso i No Vax, varrebbe forse la pena di considerare che tra i medesimi sono stati inclusi anche coloro che, una volta guariti dal COVID, hanno titolato i propri livelli anticorpali, casomai ripetutamente nel tempo, ritenendo che la presenza di anticorpi specifici, ottenuti per via naturale, da contatto col virus, conferisse sufficiente protezione (senza dover ricorrere alla immunizzazione indotta dal vaccino).
P.B. 12.11.2022
Finalmente!!!! Un esponente come Paolo Ruffini che coraggiosamente, coerentemente, umanamente,stigmatizza una situazione incresciosa come quella che vede protagonista Liliana Segre.
Coraggio!!!…….ci vuole coraggio!!!……come Paolo Ruffini !!!!……nell ‘appennino delle ” preghiere alla premier ” ,qualcuno che doverosamente alza un velo, che vale come un’orazione.
Coraggio!!!…..un profondo encomio a Paolo Ruffini.
Seregni Gianluca
Da chi esprime giustamente sdegno e biasimo per i deplorevoli atteggiamenti nei confronti della senatrice Segre, mi sarei aspettato che – in nome di un garantismo autentico, ossia non unilaterale – si levassero parole di ferma disapprovazione anche verso chi, per dimostrare la propria ostilità e contrarietà all’on. Meloni, è ricorso ad un manichino con le sue sembianze appeso a testa in giù (ma forse va messo in conto che anche il garantismo possa essere a senso unico, o a giorni alterni per dirla in altra maniera).
P.B. 13.11.2022
Gent.le Sig.P.B;
Mi sembra di cogliere in ogni suo (rispettattabilissimo) intervento, un velato retropensiero,,che tende in una modalità tipica del linguaggio politichese,ad esprimere poco di quello che lei tanto invoca:il garantismo.
Aggiungerei che il garantismo dovrebbe essere supportato da un onestà intellettuale ed obiettiva visione degli eventi,in questo caso un profondamente coraggioso intervento di un esponente come Paolo Ruffini che in prima persona si è espresso,relativamente ad una figura di livello mondiale,che ha una storia che parla per sé.
Prendiamo atto di questo!
Indubbiamente le manifestazioni di intolleranza manifestate da chi espone un manichino a testa in giù,sono altrettanto deplorevoli,coperte da anonimato,ma ampiamente stigmatizzate da tutti gli organi di stampa internazionali.
Cordialmente Seregni Gianluca
Posso sbagliarmi ma il secondo commento di Seregni sembra dirci che il garantismo lo si può decidere e dosare in base alla importanza delle persone coinvolte, importanza che, sempre secondo detta tesi, stabiliremmo volta a volta noi, col nostro discrezionale metro di giudizio, innanzitutto ideologico (a me pare un garantismo abbastanza monco o sbilanciato, nella logica illiberale, e anche un po’ elitaria, dei “due pesi e due misure”).
Circa gli organi di stampa internazionali che avrebbero stigmatizzato le “manifestazioni di intolleranza manifestate da chi espone un manichino a testa in giù”, io qui guardo piuttosto ai “fatti di casa”, cioè all’ambito a noi più vicino, posto che abbiamo a che fare in primo luogo con la politica locale, un cui esponente si è espresso, a mio modesto vedere, con un garantismo a senso unico (che lascia fuori un rappresentante di altra parte politica).
Quanto poi al coraggio che sarebbe richiesto per esprimersi come ha fatto il portavoce del PD montano, “nell’Appennino delle preghiere alla premier”, mi viene francamente un po’ da sorridere, posto che la sinistra non ha mai lesinato critiche, talora anche piuttosto acide e pungenti, agli avversari politici, da Craxi in poi, per stare agli ultimi decenni, e lo ha fatto sempre liberamente (credo che il coraggio vada riservato a ben altre cose).
Ricambio le cordialità.
P.B. 16.11.2022
Gent.le Sig.P.B,
con tutto il rispetto,personalmente colgo nelle sue analisi,arzigogolati esercizi di retorica,retropensiero,complottismo,demagogia citando argomenti e personaggi che nel merito specifico dell articolo in questione,poco hanno a che vedere,
Non ho altro da aggiungere.
Cordialmente Seregni Gianluca