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Busana, la curva lungo la SS 63 è pericolosa: arriva Striscia la notizia

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L’inviata di Striscia la notizia Chiara Squaglia è stata a Ventasso per cercare riposte sulla mancata messa in sicurezza della curva lungo la SS 63, dove il 26 luglio del 2020 perse la vita Massimo Faggiani. E prima di lui, altri due motociclisti. Il servizio è andato in onda ieri sera.

Ai microfoni dell’inviata di Striscia i motocilcisti, amici di Massimo, raccontano quanto accaduto due anni fa: “Un nostro membro del gruppo ha fatto la curva e ha impattato contro i paletti verticali del guard rail, quelli che sostengono proprio la lama di contenimento e che diventano degli strumenti di morte: una banale scivolata si trasforma in una tragedia certa. Prima di Massimo anche altri due ragazzi negli ultimi anni hanno perso la vita su questa stessa curva, schiantandosi proprio sui paletti di questo guard rail”.

Ricordiamo che subito dopo l’incidente il consigliere leghista Alessandro Raniero Davoli, presentò un esposto per omicidio stradale e più volte ha ribadito l'importanza di istallare guardrail Dispositivi Salva Motociclisti come previsto dal Decreto Legge 01 aprile 2019.

“Dopo l’incidente di Massimo – continuano a raccontare i suoi amici - il gruppo di cui faceva parte e la moglie hanno raccolto i fondi per l’acquisto dei dispositivi salva motociclisti. Queste barriere si chiamano tecnicamente DSM, cioè dispositivi salva motociclisti: sono degli elementi di plastica fatti apposta per essere montati dove si trovano i paletti. Ma perché su quella curva non abbiamo visto nessun DSM, sono passati due anni e ci chiediamo perché il Comune di Ventasso non ha ancora autorizzato questa installazione. E neanche l’Anas ha mai dato una risposta”.

L'associazione Motorlab aveva, infatti, indetto una raccolta fondi “per la curva di Massimo” al fine di poter fornire direttamente al Comune i dispositivi DSM da installare.

L’Anas ha però risposto all’inviata di Striscia che ha mostrato il documento durante il servizio e dove si legge “che per la tipologia di barriera installata su questa curva, ad oggi non risultano disponibili dispositivi salva motociclisti certificati, compresi quelli donati da Motor Lab”, la quale invece rimane convinta che non sia vero.

Ultima tappa di Chiara Squaglia è la sede del Comune per incontrare il primo cittadino Enrico Ferretti.

“Si tratta di una strada statale - spiega -  per cui le competenze sono di Anas ma comunque mi sono fatto già il portavoce delle loro esigenze, giuste esigenze di sicurezza”.

Quindi l'impegno del sindaco ad agire entro la fine dell'anno.

Ora si aspetta che si agisca nell'immediato per mettere in sicurezza la curva: l'inviata di Striscia tornerà a fine anno per 'verificare'.

1 COMMENT

  1. E’ veramente importante che il Signor Sindaco Enrico Ferretti, continui ad insistere presso l’Anas affinché la pericolosa curva lungo la SS 63, sia messa in sicurezza per evitare al massimo gli incidenti, anche mortali, specialmente per i motociclisti e che entro la fine dell’anno l’inviata di Striscia Chiara Squaglia, torni a Ventasso per verificare se gli impegni presi dal Sindaco abbiano avuto successo nei confronti dell’ Anas.

    Chiedo al Signor Sindaco di concordare in tale occasione una visita dell’inviata di striscia la notizia, “anche a Ramiseto per constatare le condizioni di insicurezza dei pedoni, cittadini e turisti costretti a camminare sulla carreggiata stradale della Provinciale 15, in pieno Centro Abitato dove molti conducenti dei veicoli, motociclisti compresi, non rispettano il limite di velocità di 30 Km/h con i pedoni in strada, in condizioni di massima pericolosità, per mancanza del marciapiede; art. 190 -comma 1° e 2°come previsto dal C.d.S.

    Assicuro la mia disponibilità per un confronto in diretta con il Sindaco Enrico Ferretti per ribadirle quanto le ho segnalato e richiesto tramite Email protocollate, a nome di molti cittadini di Ramiseto che sicuramente parteciperanno alle riprese televisive.

    • Firma - Paolo Fracassi