"Nuovi avvicinamenti” è il titolo del cartellone che dà il via alla nuova stagione del Teatro Bismantova che prenderà il via alla dine del mese di novembre
che condurrà gli spettatori in un percorso, dall’autunno 2022 alla primavera 2023, per condividere il piacere del bello declinato nelle diverse forme d’arte.
Quest’anno gli appuntamenti saranno divisi in due sezioni: “Idea della Prosa” il venerdì sera con i nomi più rappresentativi del Teatro italiano; “Molto forte, incredibilmente vicino” con appuntamenti musicali e di parole concentrata principalmente la domenica pomeriggio, aperta ai diversi generi, che ospiterà grandi esecutori provenienti da tutta Europa.
Non mancheranno ulteriori appuntamenti quali presentazioni di libri, mostre, eventi che andranno ad arricchire le numerose festività e ricorrenze dell’anno, proposte di artisti locali e attività per scuole e famiglie.
Affermano il vicesindaco e assessore alla Cultura, Emanuele Ferrari e il direttore artistico del Teatro, Giovanni Mareggini: “Anche quest’anno abbiamo lavorato sui principi guida della qualità, e anche della misura, quest’ultima nel senso di immaginare una stagione essenziale, che invogli le persone a tornare a frequentare un luogo importante come il teatro. Certamente dobbiamo anche guardare ai costi, ma vorremmo trasmettere il messaggio che il teatro e la cultura sono presenze indispensabili, che hanno un valore molto superiore al loro costo. La misura la intendiamo anche nel senso di essenzialità, trovando produzioni, testi, interpreti che sappiano dare tanto al pubblico e al linguaggio teatrale senza forme di eccesso, ma con sobrietà: Lello Arena e Amanda Sandrelli sono due esempi di questa cura. Abbiamo poi voluto unire spettacoli di richiamo nazionale, come ad esempio l’anteprima assoluta di Aspettando Godot di Lello Arena, con produzioni che sono espressioni artistiche del territorio, come ad esempio lo spettacolo realizzato con NoveTeatro, con cui collaboriamo da anni, e insieme alle scuole per lo spettacolo dedicato alla figura di Pasquale Marconi. Il lavoro sulla memoria e sulle nostre radici, che rappresentano anche il nostro futuro, è un’altra delle linee guida di chi disegna una stagione teatrale. C’è poi la parte musicale, importante perché siamo sede di un istituto Afam, il Peri-Merulo insieme a Reggio, e perché la musica solleva le persone dalle preoccupazioni, ci migliora come persone e ci rende più disponibili ad ascoltarci. Vogliamo anche ringraziare a tutti coloro che da tanti anni lavorano in teatro, che hanno bisogno di sostegno in un momento storico in cui tenere aperto un teatro è molto difficile ma noi vogliamo preservare questi luoghi che offrono un’educazione permanente alla bellezza e alla convivenza”.
La stagione di prosa vede davvero grandi nomi, di forte richiamo, e si svilupperà in cinque grandi appuntamenti a partire dal 29 novembre (dalle ore 21, come tutti gli spettacoli). A inaugurare ufficialmente la stagione sarà una prima nazionale, di uno spettacolo che è un classico del teatro dell’assurdo e in generale del teatro moderno: “Aspettando Godot”, nella versione coprodotta da La Contrada Teatro stabile di Trieste e Teatro Cilea di Napoli, con protagonista Lello Arena, insieme a Massimo Andrei, Biagio Musella, Elisabetta Romano, Esmeraldo Napodano, Angelo Pepe e Carmine Bassolillo. Uno degli scopi di questo nuovo allestimento è quello di riportare l’azione scenica, scenografica e testuale di questo capolavoro alle intenzioni più segrete ed intime del suo autore, ma con nuovi profumi e un punto di vista diverso proprio quando entra in contatto con il Dna dei figli di una città che ha presto dovuto imparare il senso tragicomico dell’attesa. L’attesa di un nuovo invasore che scacci un vecchio tiranno, quella per la liquefazione del sangue del suo santo patrono a conferma della sua presenza e protezione, quella del terremoto pronto a distruggere case e certezze, quella dell’eruzione del vulcano bisbigliata e scongiurata nelle preghiere tra i riccioli di marmo del barocco e le volte d’oro delle chiese. Il tutto attraverso la verve del grande Lello Arena.
Il 15 dicembre sarà la volta di “Siate esageratamente buoni”, uno spettacolo in memoria del Professor Pasquale Marconi, medico, partigiano membro del Cln di Reggio e fondatore delle Brigate Fiamme Verdi di ispirazione cattolica, parlamentare e membro dell’Assemblea costituente, promotore e fondatore dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo Monti. Nel 2022 cade il cinquantesimo anniversario della sua scomparsa. Lo spettacolo è una produzione NoveTeatro, e ne ripercorre le scelte di vita, i valori e la vicenda profondamente umana e sempre rivolta all’altro.
Il 27 gennaio, il cartellone della prosa proseguirà con “Il sequestro”, di Fran Nortes, con Roberto Ciufoli e Nino Formicola, due attori comici di lungo corso e conosciutissimi dal pubblico: Ciufoli è stato parte de La Premiata Ditta, e Formicola è stato Gaspare del duo Gaspare e Zuzzurro. Entrambi hanno poi intrapreso una fortunata carriera teatrale. Insieme a loro sul palco Sarah Biacchi, Daniele Marmi e Alessandra Fabretti, in una produzione PipaMar e La Bilancia Produzioni. Per sventare la speculazione edilizia che costringerebbe alla chiusura il mercato rionale e metterebbe sulla strada decine di famiglie, fra cui la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio del ministro che si accinge a firmare il decreto.
Il 17 febbraio sarà la volta di un nuovo, libero adattamento di “Lisistrata” di Aristofane, per la regia di Ugo Chiti e con protagonista Amanda Sandrelli, attrice che non ha bisogno di presentazioni e che torna a calcare il palcoscenico del Bismantova dove si è già esibita in passato. Con lei ci saranno Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci, Gabriele Giaffreda, Elisa Proietti e Lucianna De Falco (una produzione Arca Azzurra). Chiti reinterpreta la classicità con occhio contemporaneo e insieme rispettoso dell’originale, con una lingua sapida, ricchissima che sembra fatta apposta per rendere l’originale nella sua interezza, reinterpretando quelle parti rese di difficile comprensione dal tanto tempo trascorso. Lo fa avendo trovato in Amanda Sandrelli una protagonista perfetta per la commedia di Aristofane.
La stagione della prosa si chiude il 30 marzo, con “L’onesto fantasma”, che vedrà protagonisti Gianmarco Tognazzi, Renato Marchetti, Fausto Sciarappa e la partecipazione in video di Bruno Armando. Quattro attori, che anni prima durante una tournée sono diventati grandi amici, si ritrovano in tre, perché uno di loro muore tragicamente. Dei tre, Gallo ha nel frattempo fatto una rapida carriera ed ora è un personaggio cinematografico di successo. Gli altri due, Costa e Tito, hanno un disperato bisogno di lavorare e tentano di convincerlo a portare in scena un Amleto. Ma Gallo si rifiuta: senza l’amico lui non ha più nessuna intenzione di fare teatro. Uno spettacolo Altra Scena Produzioni. Anche per Gianmarco Tognazzi la necessità di presentazioni è minima: attore teatrale, televisivo e cinematografico, si è destreggiato brillantemente nella sua carriera tra ruoli comici e drammatici, evidenziando tutto il “peso” del Dna di una grande famiglia attoriale italiana.
La stagione musicale del Teatro Bismantova “Molto forte, incredibilmente vicino” inizierà invece il 21 dicembre, unico appuntamento al mercoledì (ore 21) mentre tutti gli altri saranno alla domenica pomeriggio (dalle 18). Si parte dunque con il “Concerto di Natale”, che vedrà Elisa Aramonte alla voce, Alessandro Atarocca al pianoforte, Sterpano Carrara al basso e Alessandro Lugli alla batteria. Elisa Aramonte è originaria di Pordenone, città dove compie gli studi e in cui fin da giovanissima si avvicina alla musica, studiando prima pianoforte poi canto moderno con Lorena Favot. In seguito ha frequentato i corsi invernali dell’Accademia Siena Jazz. Il Concerto di Natale vedrà una proposta di brani Gospel, Spiritual e pezzi della tradizione.
Il 15 gennaio si proseguirà con “Dal Po all’Appennino”, un film-concerto con Alessandro Scillitani (voce), accompagnato da Marco Macchi al pianoforte, Tommi Prodi alla chitarra, Stefano Ferrari al basso, Mimmo Fontana alla batteria. “Capita sempre – racconta Scillitani – si pensa di viaggiare lontano per cercare storie e, invece, i racconti sono lì, sotto casa, magari lontani dai riflettori, e allora basta illuminarli, mettersi in ascolto. Partendo da casa, il racconto, fatto di parole, musica dal vivo, immagini e storie, si snoda tra paesaggi e uomini. Tra evocazioni dei mondi raccontati da Guareschi, Zavattini, Ghirri, Cavazzoni, Soldati e Fellini, ci si spinge verso la montagna, la spina dorsale dell’Italia, il luogo dei dimenticati, il grande cuore della nostra penisola”.
Il 26 febbraio, appuntamento con “Fellini and friends”, immagini di grandi film e musiche di autori quali, fra gli altri, di Nino Rota ed Ennio Morricone, con Umbria Ensemble. Fanno parte dell’ensemble Maria Cecilia Berioli, già primo violoncello in diverse orchestre; Luca Ranieri prima viola di importanti orchestre, come l’Orchestra Sinfonica della Rai di Roma e il Teatro San Carlo di Napoli; Andrea Trovato, diplomato d’onore in pianoforte al conservatorio “L. Cherubini” e Santa Cecilia a Roma, oltre al diploma in organo e composizione organistica, si è perfezionato in clavicembalo e in direzione d’orchestra.
Il 19 marzo sarà la volta di “Viaggio nel tempo” con l’Ensemble Barocco dell’Istituto musicale Peri-Merulo, che proporrà musiche di Vivaldi, Corelli, Bach, Piazzolla, Nyman, Martynov.
Ultimo appuntamento il 16 aprile, con Specchio Barocco e i Solisti Filarmonici Italiani insieme a Giovanni Mareggini al flauto. Verranno eseguite Le Stagioni di Vivalti e la Suite Antica di Rutter. I Solisti Filarmonici Italiani sono considerati oggi tra le più importanti orchestre da camera a livello internazionale e raccolgono la lunga esperienza e l’eredità maturata in più di vent’anni.
Per informazioni sulla stagione, i vari spettacoli e le formule di abbonamento: www.teatrobismantova.it, tel. 0522 611876, cell. 348 8570060. Biglietteria tel. 0522 614078.