L’ultima delle case a torre nel borgo di Gazzolo che conserva ancora simboli templari, rischia il crollo.
Sula quesitone è intervenuto il sindaco di Ventasso Enrico Ferretti: “Quest’anno la casa a torre di Gazzolo non era nelle priorità. La scelta culturale a valere sul Pnrr l’abbiamo fatta sull’acquisto e ristrutturazione del teatro di Ligonchio con un bando di 1.600.000 euro più altri 900mila. Quella di Gazzolo è una casa a torre del 1.300 che merita di essere recuperata proprio per la sua storia. Ci accorderemo con il Parco Nazionale dell’Appennino per l’emissione di un nuovo bando per il recupero della struttura”.
Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano spiega: "Noi, comproprietari con il Comune Ventasso della ‘Casa a Torre’, siamo disposti a fare la nostra parte, però il Comune deve definire la nuova destinazione della struttura, ossia l’utilizzo”.
Denominata Villa dei Cavalieri, dopo lunghe trattative, la casa a torre da proprietà privata era passata all’ente pubblico per farne un luogo di attrazione: comproprietari l’allora Comune di Ramiseto e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Ottima iniziativa!
Auspico che si arrivi alla concretezza operativa tra il Presidente del Parco ed il Sindaco di Ventasso.
Su quale sarà la nuova destinazione della struttura ed il suo utilizzo, penso che sarebbe utile che i cittadini fossero tenuti informati costantemente su ogni atto amministrativo dei rispettivi “Enti Pubblici comproprietari della Casa a Torre”, al fine di non ritrovarci tra 10 anni ancora con le promesse.
Paolo Fracassi