Nonostante il divieto di avvicinamento con l’allontanamento dalla casa familiare eseguito da parte dei carabinieri, misura cautelare eseguita nel pomeriggio di lunedì 22 ottobre, un 48enne residente in un comune dell’Appennino, la stessa sera si è ripresentato a casa, dove c’erano la donna e i figli della coppia.
Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura reggiana diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, a seguito delle presunte condotte maltrattanti commesse dall’uomo nei confronti della moglie 40enne.
Tra i due è scoppiata l’ennesima violenta lite. Il 48enne ha iniziato a prendersela con tutto quello che gli è capitato sotto mano, rompendo oggetti di casa, arrivando anche a lanciare un piatto all’indirizzo di uno dei figli minori, che hanno assistito alla lite; si è poi impossessato delle chiavi di casa ed è fuggito in auto. La donna ha lanciato l’allarme al 112 dei carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti.
Poco dopo, in località Terminaccio del Comune di Castelnovo Monti, il 48enne è stato rintracciato dai carabinieri delle stazioni di Collagna e Ligonchio che hanno proceduto al suo fermo. Aveva con sé ancora quelle stesse chiavi di casa sottratte alla donna.
Data la gravità dell’accaduto, per lui è scattato l’arresto: ha violato il provvedimento cautelare che lo aveva appena colpito. Una misura di tutela della presunta vittima.