Home Cultura A Selvapiana le tradizioni musicali della valle dell’Enza

A Selvapiana le tradizioni musicali della valle dell’Enza

283
0

La sagra di Selvapiana, intitolata a Santa Teresa D'Avila, ospiterà domenica 16 ottobre una manifestazione sulle tradizioni orali della musica da ballo prima del ballo liscio a cura dell'Istituto M&D (Memoria e Durata) per la conservazione e divulgazione della ricerca musicale e musicologica.

Il soprano Teresa Camellini, direttrice scientifica dell’M&D, sottolinea l’importanza di far rivivere ai giovani un Appennino che suonava e cantava in un passato prossimo durante il quale ricercatori sul campo hanno raccolto dalle testimonianze degli anziani sia i canti che le musiche della tradizione orale. Saranno presenti due testimoni della ricerca sul campo che, presso la trattoria Petrarca di Selvapiana, eseguiranno le musiche tratte dalle ricerche nelle valli e sui monti dell’Appennino.

Teresa Camellini, curatrice della manifestazione, dialogherà con i musicisti per far conoscere le differenza tra i diversi modi esecutivi delle musiche a ballo ponendo la differenza tra ciò che viene considerato ‘popolare’ e ‘folklorico’.

Inoltre tutti i bambini del borgo, allievi dell’accademia Orfeo condotta dal soprano Teresa Camellini, canteranno e suoneranno la messa e poi seguiranno con gioia il momento dello spettacolo per entrare in una memoria da un certo punto di vista sia culturale che ludico. Accompagnati dal suono della ghironda, del violino e dell’organetto si proseguirà con il pranzo e una visita guidata al caseificio del borgo.

La chiesetta intitolata a Santa Teresa d’Avila, la prima donna nominata Dottore della Chiesa, il bar Trattoria Petrarca e il caseificio Terre di Canossa saranno le tre forze centripete per l’aggregazione dei paesani insieme ai parenti e agli ospiti, ovvero, una sagra a Selvapiana come la si viveva anche nel passato.

L’Istituto M&D è un contenitore che spazia dalla musica alla musicologia e alla etnomusicologia contiene studi e ricerche non solo nel merito
dell’etnomusicologia (400 titoli) che ha già messo a disposizione per la regione Veneto per quanto riguarda la ricerca nell’area compresa tra la Val d’Adige, l’Alta Lessinia, e la Valpolicella e, a tal proposito il 19 ottobre presso la Fondazione G. Cini di Venezia verrà annunciato un fondo dedicato al ricercatore e musicologo Marcello Conati, che ha raccolto non solo in Veneto ma anche nella Val d’Enza e nella Val Cedra con inediti che prossimamente verranno eseguiti attraverso uno spettacolo.