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Don Geli ha compiuto 80 anni

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Don Evangelista Margini, per tutti don Geli, ha compiuto 80 anni ed è stato festeggiato dalle comunità che in oltre 55 anni di sacerdozio lo hanno avuto come guida: Braida, Castelnovo Monti, Novellara.
La santa Messa e la successiva condivisone conviviale si sono svolte a Novellara, dove ora vive, venerdì 30 settembre, dopo un rinvio di quindici giorni per motivi di salute.

Don Evangelista Margini è nato a Roncadella il 12 settembre 1942 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966. Dopo qualche anno di collaborazioni, nel 1972 don Geli arriva a Braida (Sassuolo) come assistente dell’allora parroco don Carlo Padulini, per diventare poi parroco tre anni dopo e rimanere nella parrocchia sassolese fino all’autunno 2000, quando il vescovo decide di mandarlo a Castelnovo ne’ Monti. Nell’unità pastorale della montagna resta come parroco per 18 anni fino alla meritata ‘pensione’.

A Novellara affianca e supporta il parroco don Giordano Goccini, che era stato insieme a lui sia a Braida sia a Castelnovo.
Durante la Messa don Geli ha ringraziato quanti ha conosciuto in questi 80 anni, la famiglia, le comunità che lo hanno accolto, le persone che ha incontrato, di cui ricorda nomi e caratteristiche grazie a una formidabile memoria, sottolineando che “la comunità non la fa il sacerdote, ma che tutti insieme siamo chiamati ad essere comunità e Chiesa… E oggi è necessario riflettere sull’essere comunità, sul nostro essere Chiesa”. Un ringraziamento particolare poi è andato ai sacerdoti che lo hanno accompagnato nella sua vita da prete.

Al termine della celebrazione in una ‘zirudela’ dedicata al sacerdote ne sono stati ricordati l’altruismo, la disponibilità, la saggezza e anche la grande passione per la montagna, che ancora affronta con buon passo da camminatore, cosa che ha contribuito a farlo arrivare in ottima forma ai suoi ‘primi’ 80 anni.
Attestati di stima e riconoscenza sono arrivati anche via video durante la cena conviviale a base di gnocco fritto, pizza ed erbazzone, dimostrando quanto la presenza di don Geli nelle diverse comunità ha portato molto frutto sia in termini di opere (ad esempio gli oratori costruiti a Braida e Castelnovo), ma soprattutto a livello di relazioni positive con i tanti che lo hanno incontrato, in particolare i giovani che sono cresciuti con il suo esempio di fede e di accoglienza.È stata ricordata anche la partecipazione attiva alla vita sociale delle comunità in senso più largo dove il sacerdote è vissuto, luoghi in cui ha portato proposte costruttive a beneficio di tutti: a Castelnovo gli stata concessa la cittadinanza onoraria, mentre a Sassuolo è stato una figura importante per le attività giovanili, l’accoglienza dei primi migranti, i problemi del lavoro, sempre attento alla dignità e crescita della persona, accolta indipendentemente dalla fede, cultura o scelte di vita.

(da La libertà, Solange Baraldi)